Un lascito sociale

Alzato il velo sulle iniziative promosse dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che prevede una raccolta-fondi per i cani-guida e la possibilità di una donazione testamentaria

Una raccolta-fondi nel periodo che va dal 13 dicembre, giornata dedicata a Santa Lucia, a Natale, da utilizzare per l’addestramento dei cani-guida e una campagna per favorire un lascito testamentario per il no-profit. Le iniziative dell’UICI, l’Unione nazionale dei Ciechi e degli Ipovedenti, è stata illustrata nella capitale, in particolare nella sala ‘Igea’ dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, fra gli altri dal presidente Mario Barbuto, dalla vice Linda Legname e dal notaio Giovanna dell’Erba.
Oltre tre milioni dichiarano di essere disponibili per una decisione solidale. 900 mila avrebbero già predisposto l’iter e un milione e 900 mila sarebbero intenzionati a intraprendere lo stesso percorso e, per sostenere chi ha deciso sulla generosa sottoscrizione, l’Unione Italiana dei Gechi, degli Ipovedenti ha raggiunto una intesa con il Consiglio Nazionale del Notariato. E saranno proprio i professionisti a seguire l’intera procedura.
“Il testamento è un atto scritto, revocabile e personale con cui è disposto il rispettivo patrimonio o anche una parte che sarà applicato dopo la scomparsa del sottoscrittore”. Testamento olografo, pubblico e segreto sono i tipi, sui quali è possibile riportare beni in denaro, titoli, azioni, fondi di investimento, gioielli, opere d’arte, immobili, terreni, arredi e appartamenti.
L’UICI è stata fondata a Genova nel 1920. Opera in tutta la nostra penisola a sostegno delle persone cieche e con disabilità plurime. Quasi 40 mila gli iscritti all’Unione. 126 gli uffici territoriali. Un milione le ore di attività dedicate agli interventi riabilitativi, educativi e socio-culturale. 1.600 i volontari coinvolti quotidianamente per l’inclusione sociale e per realizzare nuove alleanze fra generazioni.
All’incontro, coordinato dalla giornalista Alessandra Viero, ha preso parte anche Chiara Gaetani, che ha curato la campagna dell’UICI.
‘Abbiamo solo un modo per vedere il mondo. Fidarci degli altri’, lo slogan che accompagna le iniziative. L’UICI, fra l’altro, è impegnato a registrare centinaia di libri per offrire possibilità alternative a chi ha difficoltà nella lettura; all’addestramento di cani-guida; all’allestimento dei campi-estivi e a sostenere i diritti delle persone con differenti disabilità e delle rispettive famiglie.
La vicepresidente dell’Unione Linda Legname ha anche annunciato l’intenzione di “acquisire un terreno per allestire e attrezzare il centro per il delicato addestramento dei fondamentali cani-guida”. E per il completamento del ciclo sono necessari un paio di nomi e qualche anno, “fra impegno, pazienza e l’investimento è vicino ai 25 mila euro”.
Le stime mostrano una crescita del valore delle eredità in beneficenza, che nel 2030 potrebbe sfiorare i 130 miliardi di euro.
“L’attuale normativa garantisce una quota ‘libera’, con la quale tramandare messaggi come generosità e solidarietà”. E una “quota legittima’, in modo da tutelare i familiari. Da ricordare che “in assenza di eredi il patrimonio finisce direttamente nelle casse dello Stato”.
Intanto per la prima volta Firenze, in particolare il Teatro della Pergola, ospiterà il 20 dicembre la consegna del Premio ‘Lonis Braille’, abbinato alla ventisettesima stagionalità e dedicato a chi ha rivoluzionato il modo di comunicare e di consentire di ‘leggere’ attraverso i polpastrelli adattati per i ciechi e gli ipovedenti. La serata, promossa dall’UICI, sarà presentata dall’attrice Chiara Francini. Neri Marcorè, invece, porterà sul palcoscenico alcune parti dello spettacolo, ‘Gaber, monologhi e canzoni’. In passato il riconoscimento era stato consegnato, fra gli altri, a Andrea Bocelli, Fiorella Mannoia, Michele Placido, Andrea Camilleri, Sergio Mattarella, Lino Guanciale, la Banca d’Italia, le Ferrovie dello Stato, Nilde Iotti, PosteItaliane. La rassegna è sostenuta dalla Rai, da Pitti Immagine, dalla Regione Toscana e dal Comune e dalla Città Metropolitana di Firenze.

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