Equilibri per la sicurezza energetica

Assemblea di Proxigas alla vigilia della stagione invernale dove è previsto un incremento della domanda, ma non sono previste criticità per la diversificazione dell’approvvigionamento

“La situazione è sicuramente migliore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno anche se occorre continuare a monitorare l’andamento del mercato, fra l’offerta, attualmente diversificata e la necessità nazionale”, ha rilevato il presidente di Proxigas Cristian Signoretto all’apertura dell’Assemblea promossa a Roma. “Le scorte sono state completate” in un paese che dispone di sette impianti e di un paio di rigassificatori, uno a Piombino e l’altro in fase di realizzazione a Ravenna.
La categoria è alla ricerca di un altro rapporto in uno scenario trasformato per le note vicende geoeconomiche e geopolitiche, che ha condizionato un po’ tutti i paesi europei. La seconda Assemblea ha rivolto l’attenzione su ‘L’evoluzione del sistema energetico globale. Nuove sfide e nuovi equilibri tra sicurezza e decarbonizzazione. La visione di Proxigas’.
Sorprende la maggiore utilizzazione delle risorse più inquinanti nel 2022, in particolare di carbone e dei lavorati del petrolio anche nei paesi fra i più industrializzati del Vecchio Continente come la Germania. È aumentato anche il sostegno delle rinnovabili, ma non tanto da soddisfare il fabbisogno. Il nostro Paese ha trovato rifornimenti alternativi a quello dalla Russia, coinvolta nel conflitto con l’Ucraina, fra cui dalle aree del Nord Africa.
La sostenibilità attraversa anche l’accessibilità al green gases e con il direttore generale di Proxigas Marta Bucci sono state illustrate una serie di proposte, che riguardano la diversificazione dell’approvvigionamento; il rafforzamento delle infrastrutture e il potenziamento del ruolo dello stoccaggio e il sostegno allo sviluppo della tecnologia di cattura della CO2.
Sulla nostra penisola è capillare la rete anche per sostituire progressivamente i combustibili più inquinanti. “L’utilizzo delle tecnologie è fondamentale”, ha ricordato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
L’amministratore delegato di Italgas Paolo Gallo ha rivelato “l’accordo con la Coldiretti per il biometano e che le reti sono quasi tutte digitalizzate”, mentre il presidente di Federacciai Antonio Gozzi ha ricordato che “manca una politica europea comune”. Un altro settore particolarmente energivoro è quello rappresentato da Lorenzo Poli, presidente di Assocarta, fra l’altro leader nell’economia circolare.
Gozzi, inoltre, ha annunciato che “per il futuro sarà praticamente inevitabile il ricorso all’energia nucleare”. L’iter burocratico è ancora decisamente articolato e rallentato per l’installazione degli impianti eolici e fotovoltaici. Molte pratiche sono ancora in attesa di essere completate.
All’appuntamento hanno partecipato, fra gli altri, anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di ARERA Stefano Besseghini, l’amministratore delegato di SNAM Stefano Venier e quello di Edison Nicola Monti, il direttore generale Natural Resources dell’ENI Guido Brusco e il direttore di ENEL Nicola Lanzetta. Il settore, inoltre, è in attesa del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

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