Transizione ed efficienza elettrica

Convegno a Roma sul PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e la futura decarbonizzazione in una situazione di incertezza geopolitica ed economica

‘La bussola del nuovo PNIEC. Tra nord magnetico e linea di fede’, è stato il tracciato su cui sono intervenuti in alternanza imprenditori, rappresentanti di istituti di credito e finanziari e delle istituzioni, in particolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al seminario promosso nella capitale da E-Innovation Commitee. Il PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che potrebbe essere rappresentato dal ‘nord magnetico’ e dalla ‘linea di fede’. L’intenzione sarebbe di indicare il percorso intervallato, in alcuni casi accidentato e meno lineare del dovuto, per l’inseguita e più volte richiamata decarbonizzazione.
Un po’ tutti hanno rilevato che le vicende geopolitiche, che seguono il drammatico e sconvolgente biennio caratterizzato dal Covid-19, condizionano l’andamento dei prezzi per l’approvvigionamento del necessario per la produzione di energia e, inevitabilmente, anche tutta l’economia del pianeta e, conseguentemente, le strategie e i progetti dei vari paesi. Le previste scadenze temporali potrebbero essere rielaborate come anche i parametri per le complicazioni dei molteplici iter da seguire, soprattutto nel nostro Paese. L’obiettivo, comunque, appare deciso e  ornai immodificabile e coinvolge la ricerca dell’alternativa alle fonti fossili, che non sono più solo l’eolico, il fotovoltaico e l’idroelettrico.
La tecnologia procede speditamente con le imprese impegnate nella ricerca e nello sviluppo come anche le scrivanie e i laboratori degli atenei e degli enti preposti e disposti. Soluzioni e spazio, fra l’altro, ai nuovi propellenti bio ricavati da svariate risorse che non sfruttano le materie del pianeta.
Nell’aula di ‘Roma Eventi’ di via Alibert, a due passi da piazza di Spagna, sono stati affrontati importanti e delicati temi, quali, fra gli altri, il ‘PNIEC e la sostenibilità degli investimenti nel mercato elettrico’ con Virginia Canazza di MBS, Management Business Sustainability, Consulting; ‘Gli scenari della pianificazione energetica e gli impatti attesi’ con Franco Cotana, amministratore delegato di RSE, Ricerca sul Sistema Energetico; ‘Gli investimenti necessari nello scenario che cambia’ con Valerio Capizzi di ING Bank, Davide Manunta di Cassa Depositi e Prestiti e Luca Matrone di Intesa Sanpaolo; il ‘Gas naturale, i gas decarbonizzati e l’idrogeno per la transizione. Policy e regolazione’ con Lorenzo Parola; il ‘Presente e il futuro del gas per la sicurezza e la transizione del Paese’ con Claudio Farina di SNAM, la Società Nazionale Metanodotti; ‘Il ruolo dell’efficienza energetica nella transizione italiana’ con Paolo Arrigoni di GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, Giovanni Brianza di Edison Next, Nicola Lanzetta di ENEL e Renato Mazzoncini di A2A; ‘La rete elettrica alla prova del PNIEC’ con Fabio Bulgarelli di Terna; ‘Le FER utili al PNIEC. Le norme in discussione e quelle che servono’ con Giovanni Galgano e ‘Le misure per raggiungere gli obiettivi del nuovo PNIEC’ con Federico Boschi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Sono intervenuti anche Giuseppe Argirò di CVA, la Compagnia Valdostana delle Acque, Claudio Moscardini di Sorgenia e Riccardo Rossi di Southern Europe Origination Centrica.
Dalle molteplici considerazioni è emerso che sarà estremamente impegnativo raggiungere i target sia prossimi che futuri anche accelerando al massimo sulla produzione con le FER, le Fonti di Energia Rinnovabile; che il sistema creditizio, nonostante sia convinto della strada intrapresa, al momento mostra maggiore prudenza sul sostegno agli investimenti delle aziende; che la burocrazia nel nostro Paese condiziona negativamente l’intero settore, in quanto per le autorizzazioni e il completamento dell’iter occorrono tempi ormai insostenibili e insopportabili; che è necessario un rafforzamento delle infrastrutture per favorire la mobilità elettrica e che per il riscaldamento domestico è possibile scegliere altre soluzioni. Qualcuno ha ipotizzato anche un controllato sfruttamento delle risorse in relazione ai costi delle fonti fossili in continua oscillazione con tendenza verso l’alto. È stata anche ricordata la costante richiesta di personale specializzato in ogni sezione del comparto, l’eventuale e necessario “rafforzamento del numero delle iscrizioni alle facoltà universitarie e l’importante formazione per le nuove mansioni”. Le offerte “nel settore delle rinnovabili ormai da tempo si stanno irrobustendo a vantaggio di una qualificata occupazione sempre maggiore e migliore”.

 

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