Lavori nell’agroalimentare

Approfondimento sul progetto ‘MySea’ sostenuto dall’Unione Europea e gestito dal CIES per la formazione con l’obiettivo di un’occupazione. Cinque i paesi coinvolti

Nella regione euromediterranea è segnalato un elevato livello di disoccupazione soprattutto giovanile: uno su quattro delle zone meridionali del Bacino non è impegnato in alcun lavoro e, conseguente, non ha un reddito, un’adeguata e utile istruzione e tantomeno un’opportuna e qualificata formazione. La non brillante situazione coinvolge soprattutto la categoria femminile che è scarsamente rappresentata. Gli osservatori, però, hanno rilevato che alcuni settori sono alla ricerca di specializzati in grado di gestire le nuove tecnologie e le innovazioni sostenibili ed ecoresponsabili, in particolare nei settori dell’agroalimentare e della rivalutazione dei rifiuti.
In questo contesto è inserito il progetto ‘MySea’, che ha come obiettivo il miglioramento della consistenza occupazionale delle donne e dei giovani fra i 18 e i 24 anni. Un’attenzione è stata rivolta anche agli under 30 che non hanno una preparazione didattica e di indirizzo professionale soprattutto nelle attività dell’agroalimentare e della gestione dei rifiuti di cinque paesi bagnati dalle acque del Mediterraneo: Giordania, Grecia, Italia, Libano e Tunisia.
L’iniziativa transnazionale è stata realizzata con il sostegno dell’Unione Europea attraverso lo specifico programma 2014-2020. E dopo un paio d’anni sono stati resi noti i risultati del progetto ‘MySea’, Mediterranean Youth, destinato soprattutto ai cosiddetti ‘NEET’, Not in Education Employment or Training people, i giovani lontani da un’occupazione, dalla necessaria formazione e dalla richiesta istruzione. La novità, coordinata dal CIES, la onlus del Centro di Informazione e Educazione allo Sviluppo, è iniziata con la ricerca, la raccolta dei dati e l’analisi della situazione occupazionale dei giovani dei 18 ai 24 anni, della sezione dei trentenni  e delle donne di ogni età. Parallelamente è stata avviata una indagine in tutti i paesi sulle tendenze del mercato del lavoro proprio in quei settori individuati, l’industria dell’agroalimentare e della gestione dei rifiuti. Nell’operazione sono state impegnate un migliaio di persone, coinvolte quasi cinquecento fra aziende e organizzazioni private e non governative, una cinquantina di istituzioni e imprese di istruzione, formazione tecnica e professionale e almeno quindici autorità locali, regionali e nazionali e alcuni ministeri dei paesi coinvolti.
L’approfondimento sull’esperienza è stato promosso nella capitale, all’interno del riqualificato Palazzo Merulana, soprattutto da Elisa Bianca Melandri, presidente del CIES e da Loredana Gionne, responsabile del settore Cooperazione Internazionale e Co-Sviluppo, alla presenza, fra gli altri, di Maria D’Alisa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Sabrina Alfonsi, assessore all’Agricoltura, all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale e ai rappresentanti di sigle sindacali, di imprese, di cooperative, di associazioni, della ricerca e dell’informazione. ‘Un futuro sostenibile. Giovani, donne, formazione e lavoro nella Blue&Green Economy. L’esperienza del progetto ‘MySea”.
Nell’articolato percorso erano previste lezioni e seminari sia teorici che pratici per la consegna di duecento certificati di tirocinio e di formazione per ogni paese; di un centinaio di posti di lavoro e la creazione di una quindicina di associazioni. Nell’ambito dell’iniziativa ‘MySea’ è stato anche realizzato un volume fotografico di una settantina di pagine patinate alla conclusione del laboratorio organizzato nella Biblioteca Comunale di Priverno, area provinciale di Latina. L’arricchimento era una delle attività inserite nel progetto promosso con il Programma di Cooperazione ENI CBC Med per un inserimento socio-lavorativo nei mercati emergenti della Blue&Green Economy. Il riferimento fotografico preferito per questo reportage è stato il Frantoio ‘Orsini’ di Priverno, un’azienda agricola biologica a conduzione familiare risultata l’ambientazione ideale. ‘Catturare la sostenibilità’ è stato il viaggio fotografico che ha avuto come risultato il catalogo del laboratorio creativo del progetto ‘MySea’.
L’ampio Programma è una iniziativa multilaterale di cooperazione transfrontaliera per promuovere uno sviluppo economico, sociale e territoriale giusto, equo e sostenibile, che possa far progredire l’integrazione e la valorizzazione dei territori e i valori dei paesi coinvolti: Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia. L’Autorità di Gestione è la Regione Autonoma della Sardegna con i dialoghi e gli scritti in arabo, in francese e in inglese.

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