Un libro. Un manuale. Una guida. Pagine di buoni e competenti consigli. Racconti. Un po’ di tutto. Questo è racchiuso nelle 320 pagine di scritte e disegni colorati, di facile consultazione e di semplice comprensione, nonostante affrontino situazioni sanitarie. ‘Il mio cuore elettrico’ è la pubblicazione di Massimo e Luca Santini, che con un linguaggio apprezzabile e accessibile illustrano e indicano i migliori modi per salvaguardare il nostro organo vitale, ma anche per la necessaria protezione in caso di disagi con il conseguente intervento dei sanitari. Il maneggevole stampato, distribuito gratuitamente con il quotidiano Il Foglio, è suddiviso in cinque sezioni: ‘Le malattie elettriche del cuore e come possiamo curarle con i dispositivi impiantabili’, ‘Le problematiche aritmologiche più frequenti’, ‘Patologie aritmiche congenite ereditarie’, ‘Aritmie fattori di rischio e stile di vita’ e ‘Storie di vita vissuta’, che raggruppano una quarantina di capitoli per dettagliare ulteriormente l’argomento trattato. La divulgazione, che è anche scaricabile come e-book dal sito del quotidiano diretto da Claudio Cerasa, è stata sollecitata dalla onlus ‘Il Cuore di Roma’ e, praticamente, segue i dati e i risultati raccolti negli ultimi dodici anni, fra cui con lo screening su almeno 25 mila giovani di oltre duecento istituti scolastici delle medie e delle superiori sia statali che religiosi, eseguito dal 2010 al 2015. L’iniziativa ha consentito di immagazzinare un gran numero di informazioni e di indicare gli studenti a rischio di morte improvvisa per aritmie cardiache maligne genetiche attraverso l’elettrocardiogramma, la misurazione della pressione arteriosa e la compilazione di un questionario per verificare la presenza di altri casi all’interno del nucleo familiare, anche allargato. L’interessante novità è stata ufficialmente presentata a Roma, naturalmente dai ben noti cardiologi, Massimo e Luca Santini, rispettivamente zio e nipote, con la partecipazione di Gianni Letta, di numerosi sanitari e operatori del settore e di alcuni pazienti, che in passato sono stati assistiti proprio dalla coppia di autori e, via-telefono, dall’assessore della Regione Lazio alla Sanità Alessio D’Amato. L’approfondimento dei ‘Santinis’, così definiti nella postfazione alla pagina 283 da Fabrizio Ammirati, direttore del Dipartimento di Medicina alla ASL Roma 3 è responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’ospedale ‘Giovan Battista Grassi’ di Ostia, è abbellito dalle oltre duecento illustrazioni di Laura Badellino e Sandro Rosi e arricchito dalle testimonianze di chi ha vissuto questo tipo di esperienza e degli scrittori Antonella Lattanzi, Marco Lodoli, Gaia Manzini e Antonio Pascale. Il brillante impatto della copertina è griffato da Makkox con la vignetta che anonimamente chiede all’organo , ‘Che fai per vivere?’, la risposta, ‘Batto’. I vari capitoli sono completati non per i professionisti e gli specialisti della medicina, ma per tutti, per la gente comune, che, così, può anticipare ogni eventuale problematica con visite preventive e successivi controlli. “Annualmente sono impiantati quasi 72 mila pacemaker e più di 25 mila defibrillatori automatici cardiaci in pazienti di ogni età e genere per un ricambio fra i 5 e i 7 anni, apparecchiature e sistemi risultati essenziali per il prolungamento della vita di numerose persone, nonostante abbiano procurato una comprensibile apprensione, malessere, incertezza e dubbi sul futuro e sulla qualità dell’esistenza”, ha rilevato il professor Massimo Santini, direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell’ospedale ‘San Filippo Neri’ di Roma da oltre vent’anni. Ha ricoperto numerosi incarichi sia nel nostro Paese che a livello internazionale ed è autore di libri e scritti pubblicati su prestigiosi periodici scientifici di tutto il mondo. Il dottor Luca Santini, ottenuta la laurea in Medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è stato operativo al ‘San Filippo Neri’, al Policlinico di Tor Vergata e al ‘Giovan Battista Grassi’ di Ostia, litorale della capitale.
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