La rivelazione era arrivata un paio di mesi fa. Improvvisa e inaspettata, forse anche per il delicato tema, fra i più attuali e problematici da affrontare, ma, ormai, non rinviabile sia per la critica attualità che per il futuro aspetto della città. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva annunciato la presentazione del Piano targato Campidoglio sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per fine luglio svelando qualcosa anche sugli impianti da realizzare scatenando in un lampo le reazioni e il dibattito anche a interesse e coinvolgimento nazionale. Dopotutto Roma è la capitale del nostro Paese. L’appuntamento anticipato da Gualtieri è pattinato di qualche giorno fino alle prime assolate e torride quotidianità di agosto. Nella Sala delle Bandiere del Campidoglio Roberto Gualtieri, sindaco e commissario straordinario di Governo per questa situazione, accompagnato dall’assessore anche all’Ambiente Sabrina Alfonsi, ha posto in bellamostra il voluminoso ‘Piano per la gestione integrata dei rifiuti e la pulizia di Roma Capitale’, realizzato in cooperazione e soprattutto supervisionato da Simonetta Tunesi, esperta dell’argomento, con laurea in Scienze Agrarie all’ateneo di Bologna e pubblicazioni, riconoscimenti, specializzazioni, master e dottorati, in particolare all’università del Wisconsin. Lo studio ha ‘fotografato’ l’attualità nel territorio comunale della capitale; il gravio sulle casse e, quindi, sui bilanci domestici dei romani per lo smaltimento in trasferta; le ipotesi realizzabili per abbassare la quota dei rifiuti non riciclabili e, al contrario, innalzare il peso della differenziata e predisporre i progetti per un’autonomia stabile e prolungata per completare il ciclo, sia dell’economia circolare che della fuoriuscita generalizzata. Numeri e parole e tabelle e grafici caratterizzano l’approfondimento stampato. Le slide, invece, hanno sostenuto l’illustrazione di Gualtieri nella doppia funzione di primo cittadino e di responsabile dell’andamento presente e futuro sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale afflitto ormai da anni da questo problema. “Un Piano rendere Roma una città al passo con le grandi capitali europee”. Quattro le assi portanti su cui poggia il Piano, che riguardano soprattutto la riduzione dei rifiuti da non riciclare con il conseguente incremento della raccolta differenziata; l’autosufficienza impiantistica territoriale per il riciclo e il recupero energetico e l’abbattimento delle emissioni inquinanti. Oltre un milione di tonnellate, complessivamente, è il carico di immondizia da smaltire annualmente, di cui la maggior parte non è riciclato per diventare materia prima seconda. L’abbassamento dell’annuale montagna di rifiuti dovrebbe avvenire con le strutture, oltre alla trentina di centri di raccolta posizionati in tutti i municipi cittadini: un paio di impianti di selezione, soprattutto per carta e plastica da 100 mila tonnellate, altrettanti e per la stessa capacità di biodigestori anaerobici e un termovalorizzatore da 600 mila tonnellate. “Gli impianti saranno realizzati con le migliori tecnologie attualmente disponibili” e applicabili. La carta, il cartone e la plastica sarà lavorata a Rocca Cencia e a Ponte Malnome, l’organico per la produzione di biometano utile nel settore dei trasporti e di compost per l’agricoltura sarà valorizzato a Cesano e a Casal Selce e il termovalorizzatore ad alta efficienza sarà destinato e riservato all’indifferenziato finalizzato al recupero energetico. Sarà anche avviata una sperimentazione per la cattura dell’anidride carbonica. L’investimento complessivo è di quasi un miliardo di euro. Un ulteriore impianto sarà attrezzato per il trattamento e il recupero delle terre da spazzamento. Entro il 2026 sono attesi i primi risultati relativi all’impiantistica. Intanto ad ottobre sarà definita la programmazione industriale dell’AMA, la municipalizzata di riferimento a cui sono stati assicurati operatori e nuovi mezzi. Previsto anche l’ausilio della tecnologia, in particolare per il tracciamento dei rifiuti. Il 12 agosto Gualtieri dovrebbe sottoscrivere l’ordinanza di approvazione della VAS, la Valutazione Ambientale Strategica e, quindi, sarà avviata la consultazione pubblica per le eventuali osservazioni, che andrà avanti per una quindicina di giorni.
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