Piccoli (grandi) comuni

Festa a Villa Borghese con le caratteristiche zone da esplorare del Lazio in attesa di quella nazionale d’inizio giugno

 

Un festival, l’esaltazione di mostrare le rispettive bellezze e tradizioni e dimostrare che sono e possono essere una risorsa turistica continua e costante e, quindi, economica e commerciale. In attesa della passerella clou nazionale il Lazio ha offerto una carrellata con il quinto appuntamento della ‘Festa dei Piccoli Comuni’ organizzata nello spettacolare scenario di Villa Borghese, a Roma, dalla Regione e da Legambiente, per l’occasione in collaborazione con SlowFood attraverso i numerosi e apprezzati presìdi. Quasi inevitabile il successo raccolto nel cosiddetto grande ‘polmone verde’ della capitale con la partecipazione di appassionati e anche semplici curiosi sia italiani che stranieri.
Una settantina i borghi che hanno sciorinato ai visitatori le qualità storiche, archeologiche, architettoniche, artistiche, artigianali, naturalistiche ed enogastronomiche. Centri che il più delle volte sono aggirati dai classici circuiti disegnati e proposti dai tour operator. E, invece, in queste aree da esplorare sono racchiuse delle vere e proprie interessanti preziosità, che andrebbero scoperte, conosciute e valorizzate. “Fondamentale la rinascita dei borghi, parti della biodiversità e, inoltre, l’intenzione è di candidare il Lazio come modello di sperimentazione della spesa pubblica finalizzata alla ricerca della felicità, al sostegno dei territori e alla qualità della vita”, ha sottolineato il presidente regionale Nicola Zingaretti. La Regione Lazio, fra l’altro, ha un riferimento specifico per i Piccoli Comuni e i Contratti di Fiume. L’attività dell’Ufficio di Scopo è coordinata da Cristiana Avenali, la quale ha ricordato la necessità “di investire sulla forza dei piccoli comuni”. Pronti altri 12 milioni di euro per sostenere nel prossimo triennio oltre trecento progetti di riqualificazione e abbellimento.
È rivolto soprattutto all’agricoltura l’interesse di Carlo Petrini, ideatore e animatore di SlowFood e a “un ritorno alle buone pratiche” e alla riscoperta dei colori, dei profumi e dei sapori. Intanto sono le stesse realtà locali, le amministrazioni sensibili, le volenterose comunità e le altre associazioni, ad allestire le rispettive vetrine per l’esposizione delle migliori attrattive. Promozione anche dei costumi e degli orizzonti naturali, delle spianate, delle colline, dei monti, dei fiumi, dei laghi e dei litorali.
“Sviluppo sostenibile e tutela ambientale sono da sostenere e rilanciare”, ha rilevato il presidente di Legambiente del Lazio Roberto Scacchi, che ha rilanciato l’iniziativa ‘Voler bene all’Italia’, la festa nazionale dei ‘Piccoli Comuni’. Appuntamento, sempre a Roma, dal 2 al 5 giugno.

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