Indimenticabile étoile

Scompare a Milano Carla Fracci assoluta protagonista sui palcoscenici di tutto il mondo. Aveva 84 anni

Affascinanti evoluzioni, eleganti movimenti, carismatiche interpretazioni, riconoscimenti continui sulla contenuta e ristretta terrazza delle stelle, sensibilità mostrata anche lontana dai palcoscenici. Una imperatrice della danza Carla Fracci, scomparsa nella sua abitazione di Milano. Aveva 84 anni e da tempo era afflitta da un male diventato implacabile, fatale. Era originaria di Milano. E proprio nel Teatro del capoluogo lombardo della ‘Scala’ aveva iniziato giovanissima per quella che negli anni sarebbe diventata una strepitosa passione coronata da una straordinaria carriera. Elevata al massimo e di riconosciuto livello. Gli insegnamenti di Vera Volkova dal 1946, l’attestazione nel 1954 e dopo un paio di stagioni è diventata danzatrice solista, quindi prima ballerina nel 1958 a soli 22 anni.
Da quel periodo ha iniziato un tour pluridecennale fra le scenografie, i costumi e le musiche dell’intero pianeta pronta a raccogliere apprezzamenti ed ovazioni, a collezionare applausi e premi e ad avere l’opportunità di esibizioni con i migliori specialisti e professionisti, fra cui Mkhail Baryshnikov, Roberto Bolle, Rudolf Nureyev e Vladimir Vasiliev. Ha emozionato nelle compagnie internazionali, è stata ospite dell’American Ballet Theatre. È stata protagonista in alcuni ruoli, fra cui Giselle, Giulietta, Sylphide, Francesca da Rimini e Swanildal. Esempio per i più giovani e valido riferimento per il movimento culturale. Il New York Times nel 1981 aveva definito Carla Fracci “la prima ballerina assoluta”.
L’étoile ha diretto fin dalle ultime stagioni degli anni Ottanta i balletti del ‘San Carlo’ di Napoli; dell”Arena’ di Verona e, per un decennio, dal 2000 al 2010, quello del Teatro dell’Opera di Roma. Carla Fracci è stata anche componente dell’Accademia di Belle Arti di Brera e, nel 1997, ospite d’onore alla serata finale della quarantesima edizione dello Zecchino d’Oro all”Antoniano’ di Bologna. Partecipazioni da protagonista in pellicole cinematografiche trasposizioni degli spettacoli e apparizioni televisive hanno contrassegnato la splendida attività di Carla Fracci, che ha anche collaborato con il gruppo di Elio e le Storie Tese nel 2008 per l’incisione dell’album ‘Studentessi’ recitando in un intervento vocale. Ha espressivamente volteggiato anche nelle librerie, in particolare nel 2013 con l’autobiografia, ‘Passo dopo passo’, curata da Enrico Rotelli e stampata dalla Mondadori e nel 2016 con la prefazione del volume ‘Ballerina’ di Roberto Baiocchi per Giunti Editore. Eugenio Montale ha dedicato una ode a Carla Fracci, ‘La danzatrice stanca’, inserita nel ‘Diario del ’71 e del ’72’ uscito nel 1973.
Carla Fracci è stata attenta e coinvolta nelle situazioni collegate all’ambiente e nel 2004 è stata nominata Ambasciatrice della FAO e nel 2015 dell’Expo di Milano. Omaggi, onorificenze e riconoscimenti hanno condito l’intera attività artistica di Carla Fracci, ricordata anche per essere “più leggera dell’aria e più lieve di un sospiro”. Messaggi per chi è stata “una vita in volo, ma con le radici ben piantate nella terra” sono stati inviati da ogni parte del mondo, fra cui dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dal 1964 era sposata con il regista teatrale Giuseppe Menegatti. Dall’unione è nato Francesco.
La camera ardente è stata allestita nel foyer della ‘Scala’ di Milano. L’ultimo saluto è previsto per il prossimo 29 maggio nella Basilica San Marco del capoluogo lombardo.

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