Moto ferme, immobili, spente, in attesa che il generale scenario muti, in quanto condizionato dal temibile Coronavirus, che ha afflosciato l’intero settore. E dintorni, ovvero il necessario indotto. I rivenditori hanno serrato gli ingressi, come richiesto dai rispettivi governi e i cittadini sono finiti alla consegna domestica e residenziale per evitare eventuali contagi e diffusione del Covid-19. Questo ha sgonfiato il mercato delle duegomme, che ancora non è percentualmente precipitato al pari di quello automobilistico per i brillanti risultati raccolti e registrati nel primo bimestre del 2020. Dati positivi a gennaio e, soprattutto, a febbraio, con 45.321 immatricolazioni della coppia di ruote motorizzate con un aumento a due cifre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il previsto affondamento, peraltro veloce e verticale, è arrivato inevitabilmente nel terzo mese dell’anno, sia in Italia che negli altri paesi, travolti dal virus divampato alla fine del 2019 in Cina e ormai sparso in tutto il pianeta. A marzo le targhe consegnate sono state 9.051 con una suddivisione quasi equilibrata nella negatività: -69,5% per le moto, -66% per le dueruote oltre i 50 cc, -62,7% per gli scooter e -62,4% per i cosiddetti ‘cinquantini’. Nel bimestre gennaio-febbraio i ciclomotori avevano registrato un incremento dell’8,2%. Nel nostro Paese l’ultima graduatoria disponibile delle preferenze indicava nel poker d’onore i marchi Honda, Piaggio, Yamaha e Kymco. Solitamente le vendite nel terzo mese dell’anno assorbono intorno all’11% del rendiconto totale, ma nel 2020, a causa della tragica e travolgente ondata sanitaria, il bilancio è vistosamente e dichiaratamente passivo. Nel primo bimestre dell’anno il mercato italiano era al secondo posto nell’andamento europeo alle spalle solo di quello francese. Incerte le previsioni collegate chiaramente alla diffusione del virus e al numero dei contagiati. Le migliori puntano a un riavvio delle compravendite da giugno per una risalita nel canale della negatività nel secondo semestre del 2020. In particolare se venissero fissati sostegni pubblici per un possibile completamento dell’iter della riemersione nel 2021. Le politiche aziendali, le pianificazioni delle varie case costruttrici, comunque, sono continuamente aggiornate con l’evolversi della situazione internazionale. BMW e KTM, intanto, hanno annunciato l’assenza di nuovi modelli dai saloni che eventualmente saranno organizzati nell’anno, nonostante le ipotesi di rinvio non siano da escludere. Motodays, previsto ad aprile negli ampi spazi della Fiera di Roma e diventato vero e proprio punto di riferimento per le aree del centro-sud, è evaporato con il varo delle disposizioni di ‘distanziamento sociale’ per il contenimento dei contagi. In attesa dei dati ancora più aggiornati sull’intero settore è opportuno ricordare un paio di importanti manifestazioni in cartellone ad ottobre in Germania, a Colonia e nel nostro Paese, a Milano, dal 5 all’8 novembre, l’EICMA, l’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori.
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