Il Friuli-Venezia Giulia è il maggiore produttore italiano di barbatelle, le piantine di vite già innestate e pronte per essere poste nel filare. Una leadership dovuta soprattutto alla provincia di Pordenone, che vanta un primato rasente all’assoluto, oltre il 90%. Il territorio del nord-est, fra l’altro, produce oltre un/quarto del vino nazionale. Nel 2018 nel Friuli-Venezia Giulia sono stati imbottigliati ben 2 milioni e 48 mila ettolitri, il 4% della quota della penisola. Il riferimento del primato è rivolto al confinante Veneto produttore di quasi 12 milioni e 100 mila ettolitri, il 26,6% nazionale. Gli spazi della Fiera di Pordenone dal 2017 ospita RIVE, la Rassegna Internazionale di Viticoltura ed Enologia, a scadenza biennale. Il prossimo appuntamento è fissato nel 2021, dal 26 al 28 gennaio. La Rassegna, sostenuta dalla FederUnacoma, la Federazione Nazionale dei Costruttori delle Macchine per l’Agricoltura, avrà alcuni particolari settori dedicati al vivaismo viticolo, alla viticoltura, alla vite, alle varie attrezzature, alla commercializzazione e ad alcuni servizi. L’attenzione è rivolta alla tecnologia trasferita e applicata anche in cantina. Parallelamente alla manifestazione è organizzata anche ‘EnoTrend-Dalle radici al vino’, la parte scientifica. Previsti incontri, approfondimenti, seminari e workshop sulle nuove tecniche e tendenze sulla coltura della vite fra innovazioni, ricerca e sviluppo. Un settore diventato eccellenza del Made in Italy e con un export sempre più ricercato ed apprezzato. Il filo conduttore della terza edizione dovrebbe riguardare la sostenibilità, argomento di estrema attualità sia per i produttori che per i consumatori. Strategie moderne nella coltivazione anche per la creazione di valore. Il presidente del Comitato Scientifico, il professor Attilio Scienza e il docente dell’Università di Padova Vasco Boatto sono impegnati proprio nell’approfondimento di questi aspetti… Quella alla Fiera di Pordenone è una rassegna in continua crescita. Nel 2017 erano presenti 110 espositori, che hanno mostrato oltre duecento marchi, con i visitatori arrivati da diciotto regioni della nostra penisola e da altrettanti paesi esteri, in particolare dall’Est Europa. Nella seconda edizione, straordinariamente l’anno dopo, la cifra dei frequentatori è lievitata del 30%. Salita anche la provenienza degli interessati, da diciannove regioni e dallo stesso numero di nazioni con il vertice conquistato dalla vicina Slovenia. Gli organizzatori hanno anche individuato il profilo di chi ha superato l’ingresso, che rappresenta soprattutto un’azienda agricola nel 45% dei casi. L’ufficializzazione delle date della Rassegna, alla presenza dell’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche Stefano Zannier, è stata l’occasione per il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti e i vertici di FederUnacoma Alessandro Malavolti e Massimo Goldoni di sottoscrivere un protocollo d’intesa finalizzato al sostegno e allo sviluppo a livello internazionale della Rassegna di Viticoltura ed Enologia.
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