Gemme da festival

Cerealia. Incontri, approfondimenti e degustazioni fra ambiente, cibo e salute

Roma e il Lazio, ma anche le città siciliane, della Puglia e della Lombardia. E, poi, i riflettori rivolti nel 2019 sull’attività produttiva e culturale della Tunisia. ‘Cerealia. La Festa dei Cereali. Cerere e il Mediterraneo’ allarga e allunga gli interessi e i confini e arricchisce e abbellisce il programma degli incontri, degli approfondimenti e delle preparazioni e delle degustazioni. La nona edizione dell’originale serie è in cartellone dal 6 al 9 giugno, ma nelle altre terre le iniziative saranno promosse e organizzate fino al prossimo autunno, in quanto, come in Sicilia, sono coinvolti i giovani delle classi degli istituti scolastici.
È il farro il cereale preferito per questa edizione, il più antico grano coltivato dall’uomo. La gran parte delle forme selvatiche sono presenti nella regione di origine dei cereali, la cosiddetta ‘mezzaluna fertile’, estesa dagli attuali Israele,
Libano, Giordania e Siria occidentale all’attuale Turchia sud-orientale e lungo le rive dei fiumi Tigri e Eufrate fino all’Iran e all’Iraq. In quell’area è iniziata l’agricoltura del Neolitico, dai 10 mila ai 12 anni fa.
Paola Sarcina e Letizia Staccioli, che hanno ideato e creato l’ormai tradizionale manifestazione in grado di ottenere per il terzo biennio consecutivo il riconoscimento Effe Label assegnato ai Festival Europei di Eccellenza, hanno indicato come filo conduttore ‘L’etica nel piatto: Cibo, Salute, Ambiente’. La rassegna ha l’obiettivo di valorizzare lo scambio e l’arricchimento interculturale fra i paesi del Mediterraneo ed è rivolto soprattutto ai temi dell’alimentazione, dell’economia, del territorio e del turismo.
Il Festival, fra l’altro, ha il sostegno dell’INSOR, l’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, il cui presidente Lucio Fumagalli ha ricordato i sessant’anni dalla
fondazione, che risale al 22 luglio del 1959, voluta da Giuseppe Medici e la recente scomparsa della guida storica ultraquarantennale, Corrado Barberis. L’apertura della Festa è prevista a Roma, all’Istituto ‘Luigi Sturzo’ di via delle Coppelle, con al centro un seminario su ‘Il farro: cultura, economia, nutrizione e scienza del più antico frumento coltivato’ e, poi, al MACRO di via Nizza, dove, nel pomeriggio, è possibile assistere al simbolico passaggio del testimone da Malta alla Tunisia alla presenza dei rispettivi diplomatici e a un originale e caratteristico spettacolo.
Nella seconda giornata è protagonista l’Orto Botanico del’La Sapienza’ e dell’Università di Tor Vergata anche con il Mercato Contadino dei Castelli Romani.
Passeggiata nel Rione Ludovisi la mattina dell’8 giugno e serata al Circolo degli Ufficiali delle Forze Armate di via XX Settembre.
La Tunisia sarà protagonista con meeting, incontri e
confronti e con lo chef Nabil Bakouss, vincitore del ‘Cous Cous Festival’ del 2018 di San Vito Lo Capo. E con la musica del gruppo Carthage Mosaique calerà il sipario al riqualificato We Gil di Trastevere.
Molteplici, comunque, gli appuntamenti che saranno aggiornati e consultabili digitando www.cerealialudi.org, in particolare quelli dell’hinterland romano, in particolare ad Ariccia, Artena e a Tarquinia e nel resto della nostra penisola. Nella Città Eterna iniziative anche al Parco della Memoria del Gianicolo e a quello Archeologico del Colosseo.

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