Trasporti e smog

‘MobilitAria’. Rapporto di Kyoto Ckub e CNR sulle condizioni di quattordici città della nostra penisola

Un leggero miglioramento della qualità dell’aria in alcune città della nostra penisola, ma non sufficiente per contenere le concentrazioni e i superamenti al di sotto dei limiti previsti dall’attuale normativa. Per questo motivo l’Italia è stata deferita dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia per il mancato rispetto dei valori stabiliti per la qualità dell’aria e, in particolare, per non aver predisposto iniziative appropriate per la riduzione dei superamenti dei limiti delle polveri.
Il Rapporto ‘MobilitAria’, promosso da Kyoto Club e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche attraverso l’IIA, l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico, in collaborazione con OPMUS, l’Osservatorio Politiche Mobilità Urbana Sostenibile di ISFORT, l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti, curato da Anna Donati, Carlotta Gasparini, Francesco Petracchini e Laura Tomassetti, ha fotografato la situazione ambientale e analizzato le politiche nel delicato settore di quattordici città italiane nel biennio 2017-2018: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.
I dati sono stati illustrati nell’Auditorium romano delle Ferrovie dello Stato alla presenza, fra gli altri, dei rappresentanti di alcune amministrazioni pubbliche locali, delle associazioni e aziende del settore. L’appuntamento è stato aperto dall’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono, che ha ricordato le iniziative promosse per abbassare ancor di più le emissioni inquinanti, migliorare il servizio e contenere le spese. Il treno è il mezzo di trasporto che danneggia meno l’ambiente. “L’attenzione è rivolta ai servizi integrati, intermodali, quasi personalizzati e all’ammodernamento dei collegamenti regionali con l’arrivo di altri convogli. I primi entreranno in circolo il prossimo maggio sulle linee dell’Emilia-Romagna, ma pian piano saranno coinvolte tutte le zone del nostro Paese. L’impegno dell’azienda riguarda anche il cosiddetto ‘ultimo miglio’ con il sistema ‘salvacoda’ per i taxi avviata, per il momento, a Milano, Roma e Torino e nei collegamenti con gli aeroporti. A Vicenza è stato realizzato il primo impianto fotovoltaico; a Cagliari, Napoli e Firenze, invece, è iniziata la produzione di energia ‘pulita’”.
A Bari sono aumentate le auto e le moto in circolazione, come le piste ciclabili, però ancora insufficienti e le aree pedonali. Stabile l’offerta di trasporto pubblico. Le cinque centraline di monitoraggio hanno segnalato un peggioramento delle condizioni dell’aria.
Bologna ha consolidato la crescita dell’utilizzo dei mezzi pubblici, +17%. A metà del 2018 è stato attivato il servizio di bike sharing. A disposizione mille due ruote a pedali. È partito anche il car sharing e l’ampliamento della rete di ricarica elettrica dopo l’intesa con l’ENEL. Previsti oltre cinquanta i punti. Non peggiora la qualità dell’aria registrata nelle tre stazioni di rilevamento.
Aumentano le Zone a Traffico Limitato e le aree pedonali a Cagliari, ma non le piste ciclabili. Offerta pubblica del trasporto stazionaria nonostante il maggior numero di viaggiatori, +9%. Migliora l’aria del capoluogo sardo secondo i rilevamenti delle tre centraline.
Nota positiva a Catania: la metropolitana, nel tempo, allungata che ha consentito un balzo in avanti del 130% dell’utilizzo. Dallo scorso novembre sono in circolazione 42 nuovi autobus a metano. Nel capoluogo siciliano sono a disposizione degli incentivi per l’acquisto di mezzi elettrici a due ruote. Previsto un rafforzamento del numero delle colonnine per la ricarica e il miglioramento di alcune linee del trasporto pubblico. Dalle tre centraline di monitoraggio non è stato segnalato alcun aspetto peggiorativo.
Lavori per la rete tramviaria, estensione della ZTL estiva e bike sharing a Firenze, dove non sono state registrate dalle quattro stazioni di rilevamento condizioni più critiche rispetto al passato.
A Genova, al cospetto di un aumento della richiesta, è in discesa la disponibilità del trasporto pubblico. È sul tavolo la scelta fra un futuro di filobus o di tram. Otto le stazioni di monitoraggio, che non hanno mostrato rilevanti scostamenti rispetto al recente passato.
Messina impegnata a potenziare l’offerta del trasporto pubblico locale anche con l’arrivo di 13 autobus elettrici. Dopo una lunga riflessione è stato deciso di riqualificare la linea dei tram. Aumenta l’afflusso di auto e moto, al contrario delle ZTL, delle aree pedonali e delle piste ciclabili. La coppia di centraline non ha segnalato particolari peggioramenti rispetto ai precedenti rilevamenti.
L’amministrazione comunale di Milano e l’ATM, l’Azienda locale di Trasporto, hanno deciso che entro il 2030 tutte le vetture saranno sospinte elettricamente. 1.200 bus, progressivamente, sostituiranno quelli alimentati a gasolio. Un programma da 2 miliardi di euro. Intanto continuano i lavori per la realizzazione della linea ‘Blu’ della metropolitana leggera senza macchinista a bordo. Un’altra novità riguarda l’area ZTL, forse la più vasta d’Europa, quasi il 72% del territorio comunale, un milione e 400 mila persone coinvolte, chiamate a fermare tutti i modelli più inquinanti e ingombranti dal lunedì al venerdì nelle ore della giornata oscillanti fra le 7 e 30 e le 19 e 30. Leggeri e momentanei spiragli e deroghe per i residenti in modo da adeguarsi alle nuove regole. In miglioramento le condizioni
dell’aria rilevata dalle otto postazioni cittadine.
Non sale l’offerta del trasporto pubblico e delle piste ciclabili a Napoli. In impercettibile controtendenza le aree pedonali disponibili. In programma la riqualificazione del Lungomare e la fase sperimentale del bike sharing. Proseguono i lavori per la realizzazione della linea ‘1’ e ‘6’ della metropolitana. Stazionaria la situazione dell’aria rilevata dalle sei stazioni cittadine.
Adesso a Palermo la ZTL è controllata da varchi elettronici, che sarà allargata anche alle aree dei mercati storici ‘Capo’, ‘via Sant’Agostino’ e ‘via Bandiera’. Dovrebbe aumentare la disponibilità di autobus, 89, nonostante la creazione di quattro nuove linee di tram. Cresce il numero di auto e moto in circolazione sulle strade del capoluogo siciliano, che, comunque, rafforza la cura del ferro con altri interventi cittadini e anche verso l’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’. Miglioramento generalizzato della qualità dell’aria segnalata dalle otto centraline di monitoraggio.
Reggio Calabria ha cercato di migliorare l’offerta del trasporto pubblico dopo la crisi dell’ATAM di quasi quattro anni fa. Nel 2019 dovrebbero arrivare altri 51 autobus e 13 scuolabus comunali. Nessun superamento dei limiti inquinanti registrati dalle due centraline attive sulla parte calabrese dello Stretto.
Roma ha visto scendere la disponibilità del trasporto pubblico e la percezione dei cittadini è anche peggiore per i ripetuti disagi quotidiani. Allungato fino a ‘San Giovanni’ il collegamento della metro ‘C’. In programma, fra l’altro, la riattivazione completa della Laziali-Giardinetti e il prolungamento verso la zona di Tor Vergata utile sia per l’Università che per il Policlinico. Fallimentare l’esperienza del bike sharing mentre sembrano confortanti i risultati ottenuti con il car sharing e lo scooter sharing. Avanzano lentamente le realizzazioni delle piste ciclabili. Dall’inizio dell’anno è entrato in vigore il Regolamento per i bus turistici. Non sembrano preoccupanti le condizioni dell’aria rilevate dalle dieci centraline di monitoraggio.
Aumentano i viaggiatori sui mezzi pubblici di trasporto di Torino, +12% e, paradossalmente, anche le auto e le moto in circolazione, +5%. Continuano i lavori per la realizzazione della linea ‘2’ della metropolitana. Approvate nuove norme per la ZTL del centro cittadino. Migliora la situazione atmosferica rilevata dalle cinque centraline di monitoraggio.
Successo per le linee ferrate a Venezia. Avviati il servizio
di car sharing e la ZTL nel centro storico cittadino. In chiaroscuro la qualità dell’aria registrata dalle quattro stazioni di rilevamento.
 Non tutti i comuni hanno ancora approvato e attivato il PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Bologna, fra l’altro, ha varato e reso operativo anche quello dell’Area Metropolitana. A ‘macchia di leopardo’ la situazione per il PGTU, il Piano Generale Urbano del Traffico. Normative e provvedimenti locali che incrociano quelli regionali, che guardando il quadro generale a livello nazionale procedono a diverse velocità. In alcuni casi sono già concretizzati, in altri sono ancora in fase di ritardata elaborazione.

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