Produzioni inimitabili

Da AICIG a Origin Italia. Importante cambiamento nel panorama dei consorzi nazionali

Sarà al più presto aggiornata la targa posta sul panorama dei consorzi di tutela delle DOP e delle IGP. L’AICIG, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, muta la denominazione in Origin Italia e, così, finisce nella protezione comune della struttura europea, che nel frattempo, ha seminato anche oltre i larghi e lunghi confini, fra l’altro in vari continenti, negli Stati Uniti e in Marocco. L’ufficialità è arrivata nella sala ‘Cavour’ del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal primo giorno del nuovo anno anche del Turismo, che sarà sfilato al dicastero di via del Collegio Romano.
L’occasione è stata l’assemblea generale degli aderenti all’ormai superata AICIG colta dal presidente Cesare Baldrighi, il quale ha rilevato “la svolta importante per i prodotti agroalimentari, la cui origine è diventata una caratteristica determinante e irrinunciabile”. Baldrighi ha ricordato che “l’Unione Europea ha ormai assunto il ruolo-guida”, confermato dai numerosi “accordi bilaterali”. Le Indicazioni Geografiche devono essere sostenute e tutelate dalle contraffazioni e dalle falsificazioni, vista anche la continua e costante ricerca internazionale dei prodotti Made in Italy. Per questo motivo dovrebbe essere rafforzato il sistema dei controlli e delle sanzioni parallelamente alle informazioni utili al consumatore anche da parte della grande distribuzione, chiamata “a valorizzare le produzioni italiane di qualità con la separazione sugli scaffali delle confezioni DOP e IGP da altre similari, che potrebbero essere ingannevoli per gli acquirenti. Passo in avanti con la direttiva dell’Unione Europea per contrastare le pratiche commerciali sleali”. Le aziende dei vari consorzi hanno investito negli anni quasi 2 miliardi di euro. Nell’interna ‘solidarietà’ da ‘mutuo soccorso’ dell’Associazione i consorzi più ampi, articolati, solidi e noti, sono chiaramente un traino per le generali produzioni di qualità, ma di limitata quantità. L’ultima adesione riguarda la tradizione norcina di Norcia. Il Prosciutto. Un’organizzazione attiva da una ventina d’anni con nove piccole aziende, fra l’altro ammaccate e danneggiate dalla devastazione del terremoto del 2016. L’aggiornata risalita mostra un segnale positivo del 20% e una crescita produttiva di 450 mila prosciutti da destinare alla commercializzazione. La nuova struttura conta di rafforzare l’unione con i produttori del vino e con la Fondazione Qualivita.
La trasformazione favorirà, fra l’altro, il coinvolgimento delle associazioni delle singole strutture delle specifiche varietà produttive. All’appuntamento, ‘Da AICIG ad Origin Italia, il significato di una svolta’, erano presenti, fra gli altri, il primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo Di Castro e quello della Camera Filippo Gallinella e il generale dei Carabinieri Forestali Antonio Ricciardi.

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