Nell’ultimo periodo le vendite delle auto nuove sono calate del 7%. L’ormai ‘criminalizzato’ diesel da quasi tutte le amministrazioni comunali, considerato unico reo dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane, ha segnato un meno 27%. Il 2017, però, è stato un anno sostanzialmente positivo, in quanto è stata naturalmente avvicinata la soglia dei 2 milioni, una quota distante dal 2010. Stagioni, che hanno visto l’abisso nel 2013, con un giro di immatricolazioni di poco superiore al milione e 300 mila. Il giro d’affari dello scorso anno ha sfiorato i 40 miliardi di euro, ben superiore a quello del 2016 e alla fossa del 2013. I dati sono stati resi noti nel corso del tredicesimo Summit degli operatori della distribuzione automobilistica promosso da Fleet&Mobility negli spazi romani dell’ACI di via Marsala. Il miglioramento del livello delle vendite di auto nuove, comunque, non ha abbassato in modo rilevante l’anzianità del parco circolante. Le difficoltà economiche hanno irrobustito lo strato di vetture anche inquinanti e poco sicure non essendo dotate delle più adeguate e moderne tecnologie. Alla giornata di approfondimento hanno partecipato i rappresentanti dei maggiori marchi della produzione automobilistica e numerosi operatori del settore. Gli interventi sono stati coordinati da Pier Luigi Del Viscovo del Centro Studi di Fleet&Mobility. L’appuntamento è inserito nel programma del’La Capitale Automobile’, che prevede periodici incontri per analizzare ogni aspetto del panorama motoristico sia nel settore della commercializzazione che delle novità offerte dalle varie case. Un po’ tutti i costruttori, finalmente anche la FCA, hanno orientato gli interessi su l’aumento della gamma delle nuove motorizzazioni ibride ed elettriche sostenute anche dalla ricerca e dalla sperimentazione da parte delle scuderie protagoniste nel Campionato dell’automobilismo veloce sfociato nella FormulaE. L’evidente innalzamento delle prestazioni dei motori alimentati dal gasolio non hanno rallentato le disposizioni e le considerazioni alcune volte destabilizzanti per il mercato. Aumentano le possibilità dei finanziamenti biennali con eventuale restituzione delle quattroruote o il saldo del rimanente, alcune volte addirittura superiore allo stimato o al valore di mercato. I concessionari e i rappresentanti dei costruttori hanno rilevato le rimanenze delle auto, anche a ‘chilometro zero’, che, pian piano, aumentano nella quantità disponibile. Auto immatricolate per rispettare i target aziendali. La rete ancora non determina gli acquisti, anche se gli interessati acquisiscono informazioni utili per l’eventuale e successiva scelta e preferenza, ma inizia a condizionare e caratterizzare i servizi post-vendita, che i concessionari continuano ad allargare nelle possibilità e nelle disponibilità. L’industria automobilistica, che registra i cambiamenti più importanti, ha segnalato il maggior numero di brevetti a conferma del continuo e costante progresso. Le previsioni per il 2018 sono stabili, sia per il numero delle vendite che per il giro d’affari, in attesa, forse, di misure per alleggerire l’anzianità delle vetture circolanti altamente inquinanti. Intanto aumentano le richieste dei noleggi sia a corto che a lungo termine.
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