Personal kit

Raccolta dati a domicilio sull’inquinamento da biossido di azoto organizzata a Brescia, Milano e Roma

150 volontari hanno rilevato per un mese i valori del biossido di azoto attraverso un kit distribuito da Patagonia e installati nei pressi di abitazioni, scuole e posti di lavoro a scelta con il sostegno degli iscritti a Greenpeace. Brescia, Milano e Roma le città coinvolte nel progetto, ‘NO2, no grazie. Stop ai diesel in città’, promossa da I Cittadini per l’aria, in collaborazione con l’associazione Salvaiciclisti.
Inquietanti e pericolosi per la salute pubblica i risultati della prima mappatura. Intanto sull’aria della capitale. Nella maggioranza dei casi la concentrazione di biossido di azoto è superiore ai limiti previsti dall’attuale normativa, mediamente di 40 microgrammi per metro/cubo su conteggi annuali. A Roma, in particolare, nel periodo del monitoraggio le condizioni meteorologiche erano anche favorevoli alla dispersione, ma il verdetto è stato impietoso con concentrazioni assolutamente incontrollate in via di Trasone, compresa fra la Salaria e via Nemorense; via Casilina, nell’area della prima periferia di Torpignattara e in viale Etiopia e piazza Addis Abeba, che ha conquistato la non invidiabile leadership con 95,4 microgrammi per metro/cubo di aria. Praticamente oltre il doppio dei limiti previsti e consentiti dell’attuale normativa.
Al cospetto di questa realtà l’amministrazione comunale per pensieri e parole del sindaco Virginia Raggi ha confermato gli obiettivi e ha annunciato una serie di iniziative per favorire il trasporto pubblico locale in modo da contenere
le emissioni inquinanti nell’aria. E, allora, sarebbe pronto l’investimento per l’acquisto di 600 nuovi e moderni autobus e, poi, la realizzazione di corsie preferenziali per aumentare la velocità commerciale; una elettrificazione a vantaggio delle linee di collegamento su rotaie e la decisione di bloccare la circolazione nel centro cittadino ai veicoli alimentati a gasolio.
Nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini del Campidoglio Virginia Raggi ha sottolineato la vastità del territorio comunale e le conseguenti difficoltà negli spostamenti da una parte all’altra della città, che non possono avvenire “solo in bicicletta”. Roma, fra l’altro, è stato il primo comune italiano ad annunciare la messa al bando nel 2024 dei diesel, ma “il miglioramento della qualità dell’aria deve essere omogeneo attraverso un piano nazionale
, che coinvolga tutto il Paese”, ha rilevato l’assessore alla Città in Movimento Linda Meleo.
Un contribut
o da parte dei cittadini e della ricerca scientifica è stato richiesto e sollecitato da Pinuccia Montanari, responsabile all’Ambiente dell’attuale amministrazione di Roma Capitale. E anche i cambiamenti climatici condizionano l’equilibrio e la stabilità ambientale.
Nella capitale i mezzi di trasporto a motore sono la prima origine degli ossidi di azoto, in particolare quelli alimentati a gasolio, compresi gli euro 6, di ultima generazione. In Italia è maggiormente esposto alle pericolose sostanze inquinanti chi vive e frequenta l’interno della cinta cittadina, dove il limite è quasi sempre superiore a quella fissata dall’attuale normativa. Almeno 23 mila decessi ogni anno sono riconducibili all’inquinamento atmosferico, senza calcolare i disagi e i costi sociali da sostenere. Il biossido di azoto ha effetti acuti e cronici sull’apparato cardiovascolare e respiratorio. Causa danni neurologici e al sistema cognitivo anche durante lo sviluppo del feto e problemi nell’età scolare. Maggiormente a rischio, quindi, i bambini; i nati e i nascituri con l’handicap dello sviluppo polmonare e la riduzione di peso alla nascita; gli anziani e, chiaramente, le persone affette da patologie all’apparato respiratorio. Ogni anno sul pianeta sono attribuibili all’inquinamento atmosferico oltre 3 milione di decessi, almeno 520 mila in Europa. Stimata una spesa per l’assistenza sanitaria di 97 miliardi di dollari. Un peso economico sociale evidente, ma non riequilibrato da opportuni investimenti per la riduzione dello smog, che faciliti spostamenti con auto poco inquinanti e con mezzi pubblici di trasporto, soprattutto su ferro.

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