Bus abbandonati

Green Mobility. Gli italiani preferiscono sempre più la soluzione dell’auto privata e sollecitano l’elettrico

L’89% degli italiani preferisce per gli spostamenti quotidiani i propri mezzi, auto e moto, con un aumento rispetto al passato del 2%. I dati raccolti a fine 2017 dagli esperti di Lorien Consulting in collaborazione con Legambiente sono stati resi noti nel corso della giornata di approfondimento sulla ‘Green Mobility’, a cui hanno partecipato amministratori pubblici, esponenti politici, rappresentanti di marchi motoristici, docenti e professionisti del settore. L’aumento dell’utilizzo di auto, moto e scooter personali non equilibra l’alto livello di abbandono dei mezzi pubblici, sia cittadini che extraurbani, -12%. L’allarme più sonoro riguarda il numero degli utilizzatori, che sono solo impercettibilmente superiori alla metà. La scelta è probabilmente collegata al trasporto pubblico locale, giudicato “insufficiente e inadeguato” alle esigenze, ma anche ad alcune aree del nostro Paese poco e mal collegate.
Calano, a leggere i risultati della ricerca, anche l’uso della bicicletta e dei taxi, a vantaggio della sharing mobility, +3%, sia con l’auto in compagnia che in condivisione. Lo studio ha riguardato anche l’eventualità di acquistare un’auto elettrica, che consente l’ingresso nei centri cittadini e la circolazione nelle giornate di blocco del traffico. I deficit sono relativi all’aspetto economico e alla mancanza di infrastrutture, soprattutto per la necessaria ricarica.
I temi ambientali, comunque, sono sempre più inseriti nei programmi delle amministrazioni pubbliche locali, anche perché lo scorso anno il 40% delle città italiane ha superato i limiti di inquinamento atmosferico previsti dall’attuale normativa. A questo proposito i cittadini, come misure antismog, vorrebbero incentivi per l’acquisto di auto nuove elettriche e anche usate, a motorizzazione tradizionale, ma meno inquinanti. E, inoltre, sollecitano l’impegno dei costruttori per l’arrivo sul mercato di veicoli a emissione zero e per un piano nazionale, che preveda un notevole rafforzamento del numero delle installazioni delle colonnine per la ricarica elettrica.
Non cadono le speranze per un miglioramento del servizio pubblico di trasporto, soprattutto nei collegamenti con le zone periferiche e dell’hinterland. Intanto aumentano gli utilizzatori del car sharing.
“Nel nostro Paese circolano quasi 38 milioni di auto e per abbassare il livello di emissioni di sostanze inquinanti”, ha rilevato Andrea Poggi di Legambiente, che ha pubblicato il volume ‘Green Mobility-come cambiare la città e la vita’, “è inevitabile un salto tecnologico e importanti cambiamenti negli stili di mobilità”. Emissioni inquinanti e climalteranti cause anche di decessi prematuri stimati dall’European Environment Agency nel Rapporto 2016 in 467 mila e l’Italia non sarebbe nelle condizioni più invidiabili.
Legambiente non ha mancato di ricordare come gli spostamenti con l’auto privata siano una risorsa per le casse pubbliche. Il gettito fiscale del settore del trasporto e della mobilità sarebbe di 73 miliardi di euro l’anno. La metà, praticamente, arriverebbe dalle accise e dall’IVA sui carburanti e l’altra parte dalle tasse sull’assicurazione e quelle sul possesso, il bollo; i ricambi e la generale gestione. E questo aspetto potrebbe pesare ancor di più delle risorse messe a disposizione per gli incentivi in vista dell’eventuale spinta verso la motorizzazione elettrica. Prime ipotesi sullo scenario futuro: 73 miliardi
di euro nel 2016, 37 miliardi nel 2030. Ogni 100 chilometri l’auto a combustione brucia 22 euro, quella elettrica 3 euro e 50 centesimi.
Catania è la città con il più alto numero di veicoli in rapporto agli abitanti, 671 per ogni 1.000. Precede di un soffio Roma, 670 e Torino, 615. Oltre confine la leadership è di Madrid, 480; poi, Barcellona, 380; la Monaco tedesca, 350; Amburgo, 330; Berlino, 290 e Parigi, 250.
Flash anche sui posti-auto a disposizione. In Italia 3.220.000, di più in Gran Bretagna, 4.300.000 e in Germania 7.574.000, ma il nostro è il Paese dove l’auto è maggiormente parcheggiata in strada.

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