Cassonetti da rottamare

Il Sesto e il Decimo sono i municipi romani coinvolti nella raccolta differenziata abitati da oltre 500 mila persone

La fase sperimentale al quartiere ebraico è stata considerata positiva, particolarmente indicativa per l’amministrazione di Roma Capitale confortata da un costante 86% mensile di raccolta differenziata. Il prossimo passo, attraverso il braccio operativo del Campidoglio, l’AMA, sarà ben più lungo, pesante e complicato, soprattutto “se i cittadini non saranno particolarmente collaborativi”, ha sottolineato Virginia Raggi, al timone della giunta monocolore pentastellata della Città Eterna.
La partenza dovrebbe coinvolgere oltre cinquecentomila persone di un paio di municipi, che potrebbero tranquillamente essere spacciate per province di oltre le medie dimensioni, il Sesto e il Decimo, come dire, per riferimento, Tor Bella Monaca e larghi dintorni e Ostia. Per entrare nella zona pratica l’AMA e il CONAI, il Consorzio impegnato da anni nella differenziata, prevedono una serie di incontri con i locali per la comunicazione e l’informazione relativa al nuovo sistema. Questo periodo sarà accompagnato da un’accattivante campagna, ‘Roma ci piace un sacco’, con il contenitore plastico che diventa un ‘ok’, a cui hanno partecipato da protagonisti una decina di dipendenti dell’AMA. Poi sarà la distribuzione dei kit per la raccolta a interessare i cittadini con tanto di indicazioni nelle tre giornate settimanali di intervento risolutore degli operatori dell’AMA.
Alla mappatura delle utenze, in pratica un vero e proprio censimento effettuato da una settantina di operatori della municipalizzata, sono emerse complessivamente quasi 50 mila utenze fantasma: oltre 118 mila, 30 mila in più nel Sesto, esteso soprattutto fra la Casilina e la Prenestina e quasi 110 mila, al di là di quota 17 mila in quel Decimo accarezzato dalla brezza del litorale. I balzi, rispettivamente, sono stati del 25% e del 16%. Nel tour di controllo e verifica sono state anche monitorate 5 mila e 600 utenze non domestiche su strada e 680 nei condomini del Sesto e 6 mila e 300 utenze non domestiche su strada e 1.570 nei condomini del Decimo. “Era necessaria questa ‘fotografia’ dell’attuale situazione per un aggiornamento dei dati in possesso dell’Azienda, in modo anche da regolarizzare l’aspetto economico”, ha sostenuto il presidente e amministratore delegato dell’AMA Lorenzo Bagnacani.
Nel giorno della raccolta differenziata, oltre alla frazione organica, a rotazione dovranno essere preparate la carta; la coppia plastica-metallo e l’indifferenziato. I residenti dovranno lasciare i rifiuti dalle 19 alle 21. Il vetro, invece, sarà ancora recuperato dalle campane verdi poste sulle strade.
Il piano, in pratica, prevede un servizio porta-a-porta nel Sesto Municipio per quasi 83 mila e 500 utenze e nel Decimo Municipio per oltre 65 mila utenze. Da metà aprile le aree interessate avranno dei punti di coordinamento in via Marco Rutilio e in via Benedetto Torti nel Sesto Municipio e in via Enrico Ortolani, viale dei Romagnoli e via Giuseppe André nel Decimo Municipio. In programma anche le domus ecologiche a livello condominiale e casette con accesso controllato e identificabile. Nei casi estremi saranno installati dei cassonetti ‘intelligenti’, che, comunque, progressivamente saranno eliminati. Già stimati i clienti, rispettivamente 1.809 e 33.800 nel Sesto e 6.000 e 39.000 nel Decimo per domus ecologiche e i contenitori tecnologici.
Sull’agenda del Campidoglio lo stesso iter preparatorio per le zone di San Lorenzo e Trastevere e la realizzazione di impianti per i rifiuti raccolti.
Virginia Raggi ha lanciato anche un appello “ai ragazzi di ‘Amici’ di Maria De Filippi per sostenere, in compagnia degli operatori dell’AMA, come in passato, il nuovo sistema di raccolta, che anticipa l’introduzione della tariffa puntuale, personalizzata e relativa alla quantità di rifiuti prodotta.

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