6 milioni 471 mila 549 famiglie del nostro Paese sarebbero in possesso, secondo i dati forniti dall’ACI, di 9 milioni 83 mila 663 due ruote, fra moto, scooter e ciclomotori. In pratica, qualche nucleo domestico è proprietario di un paio di motorizzazioni di vari modelli e cilindrata. Nel 2017 è stata confermata l’inversione di tendenza, che vede una risalita del quantitativo delle vendite, oltre 228 mila con una differenza attiva del 5% rispetto all’anno precedente. Il settore è trainato dalle moto comprese fra le cilindrate 300 e 750, poi quelle ancora motoristicamente più potenti e, infine, dai ciclomotori e dagli scooter racchiusi in un’unica casella, che, comunque, hanno segnato un +2,7%. Il positivo andamento del mercato, però, non è servito granché al rinnovamento del parco motoristico circolante. Quasi la metà ha superato i dieci anni dalla prima immatricolazione e il 32% appartiene alle categorie identificate come euro 1 e euro 2. Il 37% è euro 3 e solo l’1% è di ultima generazione. Le condizioni dei mezzi circolanti è rischioso sia per l’inquinamento atmosferico ed acustico che per la sicurezza non solo di chi viaggia. Questa è solo una parte dello tsunami di dati, che ‘fotografano’ la situazione italiana, resi noti nel corso della 3^ edizione del summit dedicato e riservato al mondo delle moto e degli scooter promosso e organizzato a Roma da Fleet&Mobility con il sostegno di Agos e dell’ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, aderenti alla Confindustria, nell’ambito del programma, ‘La Capitale Automobile’. All’incontro, coordinato da Pier Luigi Del Viscovo del Centro Studi Fleet&Mobility, hanno partecipato, fra gli altri, i rappresentanti delle maggiori case produttrici, di alcune compagnie assicurative, dei riferimenti di compravendite on-line e della stampa specializzata. Da una ricerca emerge che gli acquirenti appartengono a una fascia di età in continua e costante crescita, come dire uno degli aspetti del mercato è fondato sulla solida passione alimentata nel corso degli anni. “Lo scooter è un acquisto razionale”, per lo più dettato dalle necessità della mobilità urbana, valida alternativa all’auto e ai mezzi pubblici di trasporto, quello “delle moto è emozionale”. Un legame consolidato nel tempo, “persone diventate mature, ma che vogliono rimanere giovani” nei comportamenti, nelle abitudini e nell’animo. I venditori hanno rilevato che per il calo demografico è scivolato verso il basso il livello della clientela giovanile. Situazione confermata dall’altrettanta flessione del conseguimento del conseguimento delle patenti autorizzative alla guida. “I concessionari, comunque, non potranno essere sostituiti anche se aumentassero notevolmente gli affari conclusi attraverso la rete”, hanno ribadito quasi in coro i rappresentanti dei marchi di livello e caratura internazionale. Su Internet, però, possono essere acquistati anche i ricambi con tutele e responsabilità per la qualità e la sicurezza estremamente incerta, poi montati anche nelle officine come fosse un post-vendita. “L’intervento ufficiale e calendarizzazione dopo l’acquisto è probabilmente più costoso, ma garantito dalla fabbrica e dall’assistenza”. Consulenze e interventi anche sull’usato protagonista della compravendita da privato-a-privato anche attraverso internet. Abbondano le offerte e le proposte di nuovi modelli presentati dalle case costruttrici e, forse, è collegato anche a questo l’aumento delle vendite dopo il riconosciuto anno orribile del 2013. Il personale delle officine, ormai, riparano sempre meno, semmai sostituiscono e se il pezzo è portato dal cliente c’è da valutare il costo della manodopera. “Non più meccanici, ma meccadronici”. Dalla diagnostica alla risoluzione evitando ogni altro passaggio come avviene nella maggior parte dei casi con le auto. La Lombardia è la regione leader con oltre un milione di moto circolanti, ma non nei furti, dove, invece, è preceduta dalla Campania, al di là delle 9 mila sparizioni; Lazio e Sicilia. Più di un/terzo delle 45 mila 351 delle due ruote portate via sono ritrovate. Il 34%, 15 mila 556, con il Lazio capoclassifica nei recuperi, seguito dalla Lombardia. Per le compagnie assicurative il furto non è più un esclusivo buco nero nel bilancio e determinante nel costo delle polizze, soprattutto se coadiuvati dalla tecnologia per rintracciare e recuperare la refurtiva presa di mira. I motociclisti, però, chiedono una polizza parcellizzata, stagionale, personale. Una copertura ad uso e consumo solo per il periodo dell’utilizzo della moto. Richiesto anche un passaggio assicurativo dal mezzo alla persona. Ricerca, sperimentazione e sviluppo con i più moderni e aggiornati sistemi. Avanzamento tecnologico per migliorare moto, abbigliamenti e accessori. Due ruote sempre più guidabili, performanti e ‘pulite’ nelle fuoriuscite dagli scarichi; vestiari confortevoli con protezioni originalmente innovative per far salire il livello di sicurezza e caschi messi in commercio dopo aver superato anche i test delle gare dei mondiali di ogni categoria e cilindrata. Prossimi all’uscita quelli con la visiera graduata per chi ha difficoltà visive. Infatti, come hanno confermato i team manager Lucio Cecchinello e Fausto Gresini, le case motoristiche presentano con periodica puntualità le novità, che poi saranno commercializzate a vantaggio dei consumi, delle emissioni e della sicurezza. Inesistente ancora il mercato dell’elettrico, che potrebbe avere un valido impulso con il varo del Mondiale in partenza dalla prossima stagione. In Italia, come per le auto, sono deficitarie le infrastrutture, in particolare le colonnine per la necessaria ricarica delle batterie, pressochè introvabili. Qualcuno ha curiosamente e pazientemente solcato il web per scoprire che da cinque anni la parola più ricercata è la tradizionale e fascinosa Vespa. Harley-Davidson, invece, è il brand che attrae maggiormente gli interessi e le fantasie degli appassionati del settore.
|