Cittadini viaggiatori

Migliorare il trasporto pubblico per limitare l’uso dell’auto privata e contenere le emissioni inquinanti

4 miliardi e 500 milioni di euro saranno investiti per migliorare i collegamenti ferroviari regionali da Trenitalia. La rivelazione è dell’amministratore delegato Orazio Iacono arrivata nel corso del convegno, ‘Cambiamenti climatici, politiche di mobilità e qualità dell’aria nelle grandi città italiane’, promosso nell’Auditorium romano delle Ferrovie dello Stato in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. La Commissione Europea da tempo ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e di altri paesi, fra cui la Francia, la Gran Bretagna e la Spagna, in merito alla qualità dell’aria e ai superamenti dei limiti previsti dall’attuale normativa per il biossido di azoto e il Pn10, il pericoloso e dannoso per la salute particolato, che finisce nell’atmosfera.
Gli esperti continuano a ripetere che una opportuna riduzione del traffico veicolare ridimensionerebbe la concentrazione inquinante dell’aria. Lasciare l’auto privata nel parcheggio vicino l’abitazione o in quelli di scambio se il trasporto pubblico fosse in grado di soddisfare le richieste con puntualità e funzionalità. Iacono ha ricordato che l’iniziativa del Gruppo dovrebbe coinvolgere tutte le regioni del nostro Paese. Attesi 450 nuovi convogli di ultima generazione, progettati e realizzati in Italia, che avvantaggiano la velocità, il comfort e l’aspetto ambientale concretizzato nel risparmio energetico, nel maggiore spazio destinato e riservato alle biciclette e dal 95% dei materiali utilizzati di possibile futuro riciclaggio. Il rinnovo inizierà nella primavera del 2019 dall’Emilia-Romagna, da Bologna. Qualità, sicurezza, comodità, basso impatto ambientale e integrazione sono le linee seguite per il delicato trasporto ferroviario regionale quotidianamente assaltato dai pendolari del lavoro e dello studio. Abbattere le sostanze inquinanti disperse nell’aria delle città sollecitando l’abbandono della quattroruote privata e personale nei parcheggi di scambio con gli altri mezzi pubblici di trasporto, ma anche con servizi di noleggio convenzionati, in fase sperimentale e pronto a essere adeguato e allargato per il cosiddetto ‘ultimo miglio’. “L’80% della linea nazionale è elettrificata”, ha ribadito l’amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono. Dopo l’alta velocità, quindi, sarebbe necessario riqualificare e riammodernare il trasporto regionale su ferro, in particolare quelle aree non coinvolte dal passaggio dei treni rapidi. Per questo sono state attivate convenzioni e agevolazioni, fino al 20% e con un solo pagamento, con società di noleggio di pullman e taxi finora esclusivamente a Milano, Roma e Torino.
Cercano soluzioni migliorative anche le amministrazioni pubbliche locali, che delle condizioni ambientali sono direttamente responsabili. Un po’ tutte ampliano ke ZTL con orari variabili e flessibili;
le aree pedonali; le piste ciclabili e gli inevitabili blocchi della circolazione veicolare. L’obiettivo, comunque, è comune e riguarda il contenimento sempre maggiore dell’uso dell’auto privata a vantaggio del trasporto pubblico locale.
Passerella di amministratori comunali all’appuntamento romano organizzato da Kyoto Ckub e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Milano, che dai dati raccolti e analizzati appare migliorata nel corso degli anni per le iniziative continuamente attivate, ha deciso di acquistare dal 2020 solo mezzi elettrici per le necessità dei servizi comunali.
Il ridimensionamento dei contributi da parte della cassa centrale a quelle locali, che hanno condizionato gli investimenti sul trasporto pubblico locale, sarebbero stati parzialmente superati per la sensibilità e l’attenzione mostrata dal nuovo ministro Graziano Delrio. “A Roma”, come ha rilevato l’assessore alla Città in Movimento Linda Meleo, “sono attesi nuovi autobus”, vista l’alta età media attuale, più vicina ai 12 che agli 11 anni. 160 mila gli euro stanziati. Per il momento. Altri fondi ministeriali dovrebbero essere destinati alla manutenzione e all’acquisto di nuovi treni della metropolitana. Linda Meleo non sottovaluta la mobilità ciclabile. A questo proposito sono in fase di realizzazione altri percorsi specifici per le due ruote e l’atteso completamento del GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, che interesserà sia il centro cittadino che alcune zone dell’estesa periferia della capitale.
Maria La Pietra, assessore alla Mobilità di Torino, punta sugli spostamenti tramviari e su una eventuale nuova tariffazione. 2 euro e 50 centesimi per il biglietto unico giornaliero. Investimento di 240 mila euro per la mobilità delle due ruote a pedalata più o meno assistita.
Quattro reti di tram sono in programma nell’area comunale di Bologna. L’assessore alla Mobilità Irene Priolo ha ufficializzato anche il piano per migliorare la qualità dell’aria nell’intera area metropolitana con il coinvolgimento di 55 comuni dell’hinterland.
Assolutamente diversa la situazione a Messina, che deve recuperare un profondo gap, come segnalato dall’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. Nella città siciliana ancora non sono stati attivati i segnalatori elettronici della ZTL. Indispensabile il rinnovamento in una rimessa quasi orfana dello strumento fondamentale per lo spostamento pubblico, l’autobus.
Uno dei temi di estrema attualità riguarda la fase provvisoria e sperimentale ipotizzata in quattro città tedesche per ridurre in modo significativo l’accensione mattutina dell’auto di proprietà: viaggiare gratuitamente su autobus e tram. L’ASSTRA, l’Associazione rappresentante della maggior parte delle imprese di trasporto pubblico locale, è attenta e interessata alla proposta,
anche se di complicata attuazione e applicazione nel nostro Paese, soprattutto a causa della qualità e dell’inefficacia del servizio, che in alcune città non potrebbe assorbire una possibile impennata delle richieste. Inevitabile, quindi, un deciso miglioramento delle infrastrutture e la sostituzione degli autobus e dei pullman vecchi e inquinanti circolanti ancora sulle strade delle città della nostra penisola. E l’ENEL non manca di sottolineare l’imminente rafforzamento del numero di colonnine a disposizione delle auto elettriche per l’opportuna ricarica.

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