Le povertà nelle città

Illustrato il sesto Rapporto della Caritas Diocesana, che mostra a Roma un aumento delle diseguaglianze e delle richieste di sostegno alimentare, economico e sanitario

Il prossimo 19 novembre è la Giornata Mondiale dei Poveri e non è mancato il messaggio di Papa Francesco, che ha sottolineato come “un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare. Quel fiume sembra travolgerci, tanto è il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà sempre più forte”. Quelle richieste in continua e costante crescita sono testimoniate dai dati del sesto Rapporto sulla ‘Povertà a Roma: un punto di vista’ realizzato dalla Caritas Diocesana e illustrato nella capitale nella sala ‘Ugo Poletti’ del Vicariato, alla presenza, fra gli altri, del cardinale Angelo De Donatis, vicario del Papa per la Diocesi della Città Eterna; del vescovo Benoni Ambarus, delegato diocesano dell’Ambito della Diaconia della Carità; del direttore della Caritas romana Giustino Trincia; del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; del sindaco Roberto Gualtieri e del coordinatore dell’approfondimento, Alberto Colaiacomo.
Le 180 pagine del volume raccolgono le attività e le iniziative promosse dalle parrocchie della capitale nel 2022 presenti sulla vasta area, che fra il centro storico e la periferia, è di almeno 1.285 chilometri/quadrati, superiore al totale delle altre importanti realtà capoluogo della nostra penisola. Dallo studio emergono conferme, contraddizioni e paradossi di una una città multifaccia e, soprattutto, plurireddito, oscillante fra crescita e inflazione, dai diversi status, stili di vita, quotidianità ed esigenze sociali. Incrociati i dati ufficiali dell’Ufficio Statistico di Roma Capitale, dell’ISTAT, della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da cui emerge che nel 2022 il personale reddito medio è aumentato di 1.100 euro rispetto all’anno precedente toccando i 28 mila e 600 euro. Roma, fra le grandi città, è sul podio, preceduta solo da Milano e da Bologna. Lo scenario, però, è disomogeneo fra le varie zone cittadine. L’elevata ed evidente diseguaglianza è distribuita su quattro aspetti, che riguardano, in particolare, il territorio, la generazione, la nazionalità e il carico familiare. Il potere d’acquisto, comunque, è calato dello 0,6%. L’innalzamento medio è dovuto anche al reddito e alla pensione di cittadinanza, che ha coinvolto complessivamente quasi 84 mila nuclei familiari.
L’altra parte della lavagna coinvolge l’indebitamento. La richiesta nel Lazio, meglio, l’erogazione dei prestiti nella regione sono arrivati al 4,1%, ma nel caso dei “crediti di consumo non finalizzati”, quelli che non sostengono l’acquisto di un prodotto di un particolare settore merceologico, sono saliti al 5,7%. Ancor di più, 9,7%, la lievitazione della cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Scivolando nei particolari, il Rapporto mostra le differenze nei vari territori, con il periferico Sesto Municipio dal reddito medio più basso, un soffio al di là dei 17 mila euro, -33,6% di quello dei contribuenti romani. Un solco abissale rispetto ai residenti del Secondo, che vantano oltre 41 mila euro annui, seguito a distanza ravvicinata dal centralissimo Primo con quasi 38 mila euro. La fascia fra i 60 e i 74 anni è quella più remunerata.
La vasta periferia romana penalizzata, come i giovani, che sono alle prese con i contratti precari e gli stranieri con mensilità estremamente contenute. Nei quindici municipi alla fine del 2020 la popolazione di diversa nazionalità era di 2 milioni 822 mila e 981, a leggera maggioranza femminile, 51%, in arrivo soprattutto dalla Romania, dal Bangladesh e dalle Filippine.
Il direttore della Caritas di Roma Giustino Trincia ha ricordato l’impegno e gli interventi, in particolare nel Quinto, nel Sesto, nel Settimo e nel Decimo Municipio, dove il numero dei casi di difficoltà è stato maggiore. Lo scorso anno è stato registrato il più frequente afflusso nei centri della Caritas, nelle parrocchie e nel servizi diocesani. Oltre 25 mila persone hanno richiesto un sostegno, soprattutto alimentare. Nelle tre mense sociali, ‘Giovanni Paolo II’ a Colle Oppio, ‘Don Luigi Di Liegro’ alla Stazione Termini e ‘Gabriele Castiglion’ ad Ostia, sono state distribuiti 319 mila 387 pasti e accolte 9 mila 148 persone, di cui il 44,7% per la prima volta. L’81% sono uomini e il 7,6% sono minori non accompagnati. Il sostegno è assicurato in collaborazione con i Servizi Sociali di Roma Capitale e la locale Questura.
La Caritas è intervenuta anche per sollevare dai pagamenti di acqua, energia elettrica e gas.
Un altro delicato segmento riguarda l’abitazione , con gli sfratti per ‘morosità incolpevole’ triplicati rispetto al 2021. I senzatetto e quelli mancanti di una fissa dimora, per l’ISTAT, nel 2023 sarebbero 23 mila 420 nell’area metropolitana di Roma. “E pensare che nei confini comunali gli appartamenti sfitti sarebbero oltre 110 mila e potrebbero contribuire ad abbassare l’emergenza abitativa”. 29 mila 270 nuclei familiari avrebbero richiesto al Comune di Roma un contributo per saldare il canone di affitto, oltre il doppio rispetto al 2019, che erano stati 12 mila 999.
Problemi nell’assistenza sanitaria; per l’occupazione, con uno su tre instabile o a “bassa paga”; per sanare i debiti tornati ai livelli segnalati prima del Covid-19 e per l’incremento dell’incontrollato gioco d’azzardo, che solo nel Lazio è stimato in 10 miliardi e 249 milioni di euro. Su questa urgenza i vescovi del Lazio il 5 dicembre dello scorso anno hanno sollecitato i sindaci della regione a un intervento. Appello puntualmente disatteso. Finora.
I Servizi e i Centri di Ascolto hanno assistito soprattutto i cittadini ucraini accolti nel nostro Paese per sfuggire alla tragedia del conflitto con la Russia. Più di 25 mila le persone affiancate e accompagnate nelle necessità, mentre all’Emporio della ‘Cittadella della Carità’ sono aumentati gli ingressi. La prima è stata inaugurata il 13 febbraio del 2088 nei pressi di Ponte Casilino. In questi anni sono state utilizzate dai nuclei familiari quasi 11 mila e 500 tessere per soddisfare oltre 39 mila e 300 persone, fra cui 18 mila e 285 minori. Poco più della metà, il 51% degli ingressi sono stati di italiani. 98 le nazionalità che hanno usufruito della tessera nell’Emporio di Montesacro e in quelli di Spinaceto, del Trionfale e di ‘Marconi’.
Quattro le opportunità sanitarie organizzate dalla Caritas a Roma: il poliambulatorio, il servizio farmaceutico, il centro odontoiatrico e di psicoterapia, ‘Ferite invisibili’ per le vittime di violenze e torture. Nel 2022 sono state distribuite 15 mila confezioni di medicinali ad almeno 5 mila richiedenti.
Nei rispettivi interventi il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri hanno confermato l’impegno per sostenere le persone e i nuclei familiari in difficoltà.
In chiusura il vescovo Benoni Ambarus ha affermato che le azioni sono promosse “non per i poveri, ma con i poveri, evitando, così, di trasformare chi benevolmente sostiene ed è impegnato in un ‘centro di potere'”.

Condividi

Attualità

Imprese storiche

Premiate nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano le attività operative da oltre cent’anni nella capitale. Riconoscimento anche per il ministro Adolfo Urso “per tutelare e valorizzare il Made in Italy” Condividi

Condividi
Read More
Attualità

Il valore dell’agricoltura

Le richieste della Coldiretti alla futura Commissione Europea illustrate nel corso dell’Assemblea alla presenza dei ministri Fitto, Lollobrigida e Tajani. L’importanza dell’etichetta sull’origine dei prodotti alimentari Condividi

Condividi
Read More
Attualità

Le risorse per il welfare

Approfondimento promosso dall’Adnkronos al Palazzo dell’informazione su ‘La cura delle persone’ con i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e delle Imprese Condividi

Condividi
Read More