Assistenza sanitaria

Analizzati i dati raccolti con il Programma Nazionale Esiti da AGENAS in merito alle cure erogate negli ospedali pubblici e in quelli privati accreditati. In aumento il numero dei servizi

Sono una decina di anni che il PNE, il Programma Nazionale Esiti, realizzato da AGENAS, l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali, è diventato un vero e proprio osservatorio sull’assistenza ospedaliera nel nostro Paese. Le condizioni sono monitorate attraverso una serie di parametri, che nel tempo sono aumentati per offrire uno strumento sempre più completo ed efficace. Il comun denominatore, comunque, riguarda la modalità di erogazione e le performance assistenziali e gli assetti organizzativi dei singoli nosocomi. Al PNE hanno collaborato il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio e l’Istituto Superiore di Sanità con le regioni, le province autonome, le istituzioni centrali, la comunità scientifica e la società civile.
L’edizione 2023 del Rapporto, dedicato a Giovanni Bissoni assessore alla Sanità per una quindicina d’anni, dal 1995 al 2010, dell’Emilia-Romagna ed ex presidente di AGENAS nel periodo 2012-2014, scomparso settantenne all’inizio di ottobre, ha analizzato l’attività di quasi 1.400 ospedali fra pubblici e privati e il periodo oscillante fra il 2015 e il 2022 per la ricostruzione dei trend temporali. Calcolati complessivamente 195 indicatori, di cui 170 relativi all’assistenza ospedaliera e 25 a quella territoriale valutata indirettamente come evitabile, a lungo termine e per gli accessi impropri al pronto soccorso. Una decina i nuovi parametri inseriti rispetto all’approfondimbento dello scorso anno, di cui otto riguardanti l’ambito ospedaliero. Un’altra dozzina sono in sperimentazione e interessano i reparti di Oncologia, Neurologia, Cardiologia e quello per l’apparato digerente in relazione alla cirrosi epatica. Gli altri indicatori presi in esame hanno interessato le varie forme di difficoltà cardiovascolari, cerebrovascolari, all’apparato digerente, per malattie infettive, muscolo-scheletriche, oncologiche, otorinolaringoiatriche, relative alla pediatria, alle vie respiratorie, riguardanti trapianti e urogenitali. Lo studio ha focalizzato, fra l’altro, anche le ospedalizzazioni potenzialmente evitabili e i ricorsi non propriamente necessari al pronto soccorso.
Dal Rapporto emerge un consolidamento delle diseguaglianze nell’accesso all’assistenza sanitaria variabile nelle varie aree della nostra penisola. I dati raccolti sono stati analizzati nella capitale nel corso di un incontro promosso proprio da AGENAS, nella Sala ‘Folchi’ dell’Azienda Ospedaliera ‘San Giovanni-Addolorata’, a cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente e il direttore generale della stessa Agenzia Enrico Coscioni e Domenico Mantoan; Marco Mattei del Ministero della Salute; Francesco Zaffini, vertice della Commissione Affari Sociali, Sanità, Lavori Pubblici e Privati, Previdenza Sociale del Senato; Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto Superiore della Sanità; Anselmo Campagna, coordinatore tecnico della Commissione Salute, Conferenza delle Regioni e Pubblica Amministrazione; Giovanni Migliore e Tiziana Frittelli, che guidano rispettivamente FIASO e Federsanità; Valeria Fava di Cittadinanzattiva; Barbara Cittadini di AIOP, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata e i rappresentanti di struttura mediche e operatori del settore.
Nel 2022 sono aumentati i ricoveri rispetto all’anno precedente, +328 mila, superando la debacle segnalata nel periodo del Covid-19. Il riallineamento riguarda “sia i ricoveri programmati che quelli diurni, mentre gli urgenti confermano la flessione degli ultimi anni, -13% rispetto al 2019”. In pratica nel periodo 2020-2022 “la riduzione dell’attività ospedaliera è stata di quasi 3 milioni e 800 mila ricoveri”.
La raccolta dei dati confermano “ancora le diseguaglianze e le criticità non solo geografiche, ma anche sociali e di genere. E, poi, non è sufficiente soffermare l’attenzione sulla prestazione o sull’intervento, ma verificare anche il dopo, la programmazione per la fisioterapia, l’assistenza e l’accesso ai farmaci”, ha rilevato Valeria Fava di Cittadinanzattiva.
Nel 2022, secondo l’ISTAT, risultavano nel nostro Paese 5.030.716 stranieri, l’8,5% del totale dei residenti, il -2,7% dell’anno precedente, a maggioranza femminile, 51%. La concentrazione è superiore nelle regioni settentrionali, 59%, in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; poi nel centro, 26%, soprattutto nel Lazio, quindi nel sud, 10% e nelle isole, 5%. Stranieri che sono arrivati dalla Romania, 22%, dal Marocco e dall’Albania, poco oltre l’8% e dalla Cina, 6%. I ricoveri per gli immigrati sono stati 438 mila, in calo del 6% rispetto al 2021, che sono proporzionali alle regioni abitate, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. Rappresentano, inoltre, una delle fasce più vulnerabili della popolazione, in quanto maggiormente esposti ai rischi per le condizioni di marginalità sociale.
Il senatore Francesco Zaffini ha affrontato il problema dell’edilizia sanitaria e dell’ammodrrnamento delle strutture e dell’aggiornamento delle tecnologie. Ritorna d’attualità la funzione degli ospedali di comunità e di primo intervento in quelle aree decentrate e chilometricamente distanti da un centro sanitario più attrezzato.

Condividi

Attualità

Imprese storiche

Premiate nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano le attività operative da oltre cent’anni nella capitale. Riconoscimento anche per il ministro Adolfo Urso “per tutelare e valorizzare il Made in Italy” Condividi

Condividi
Read More
Attualità

Il valore dell’agricoltura

Le richieste della Coldiretti alla futura Commissione Europea illustrate nel corso dell’Assemblea alla presenza dei ministri Fitto, Lollobrigida e Tajani. L’importanza dell’etichetta sull’origine dei prodotti alimentari Condividi

Condividi
Read More
Attualità

Le risorse per il welfare

Approfondimento promosso dall’Adnkronos al Palazzo dell’informazione su ‘La cura delle persone’ con i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e delle Imprese Condividi

Condividi
Read More