Doppio senso e passaggi pedonali

Circolazione veicolare rivoluzionata nell’area di piazza Venezia dove sono in corso i lavori per la realizzazione della stazione della linea ‘C’ della metropolitana

L’amministrazione comunale del Campidoglio aveva avvisato che il tourbillon nell’area di piazza Venezia sarebbe stato continuo e costante per consentire la realizzazione dell’imponente e straordinaria stazione della linea ‘C’ della metropolitana romana. I primi effetti sono stati già assorbiti, da una quarantina di giorni, con la restrizione dell’orizzontale stradale e le transenne ripetutamente spostate a favore del lavoro degli operatori.
L’area, praticamente, è stata trasformata ed è diventata irriconoscibile come anche il flusso di bus, taxi e auto, comunque sempre presidiata e vigilata dalle forze dell’ordine e dall’Esercito per evidenti e comprensibili motivi di sicurezza. Nei giorni scorsi il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore Eugenio Patanè, accompagnati dai responsabili del cantiere, avevano aperto il nuovo passaggio di attraversamento pedonale proprio nel perimetro dove veniva posto e abbellito il grande albero in occasione delle feste di Natale e di fine anno.
Una zona della piazza è stata praticamente chiusa, nell’altra il via-vai è diventato a doppio senso di marcia. Rallentamenti inevitabili su un tratto che già era percorso lentamente. Questi ripetuti aggiornamenti e adeguamenti sono necessari e sono previsti anche nei prossimi anni. È il peso da sopportare e superare per vedere, finalmente, l’inaugurazione, l’operatività e la funzionalità di una stazione nel centro dell’Antica Roma.
E nella mattina del 24 ottobre sono state decise altre variazioni alla circolazione veicolare per cercare di migliorare o solo alleggerire la situazione. Tavolo tecnico con i collaboratori del sindaco Roberto Gualtieri e i rappresentanti della Polizia Locale, della Metro C, dell’ATAC e di Roma Servizi della Mobilità, i quali hanno deciso che da venerdì 27 ottobre i periodi semaforici di piazza Venezia saranno tre, uno in meno, con l’obbligo di svolta a destra verso via del Plebiscito per chi viene da via del Corso. Un modo per contenere i tempi di impasse. Cancellata la fermata dei bus in via del Plebiscito per favorire un maggior scorrimento della circolazione. Sarà ripristinato, invece, lo stop dei mezzi pubblici di trasporto in via Cesare Battisti. Assicurata, nel corso del confronto convocato dal sindaco Gualtieri, una numerosa presenza degli agenti della Polizia Locale.
La stazione è un’opera unica, integrata nel panorama urbano e museale, pronta a diventare uno snodo fondamentale per la pubblica mobilità. Previste ben 27 scale mobili, 6 ascensori per la risalita o l’immersione a 85 metri. Questa la quota di profondità degli interventi che portano allo scavo archeologico di 66 mila metri/cubi con 230 metri di porte sulle banchine.
La metropolitana è sviluppata su otto livelli sotterranei e tre entrate-uscite sulla piazza: a Palazzo Venezia, ai Fori Imperiali e al Vittoriano. Diventerà un museo con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica, alle Belle Arti e al Paesaggio. I ritrovamenti archeologici recuperati nel corso degli scavi saranno sia ricollocati che esposti, un po’ come è accaduto alla stazione ‘San Giovanni’. Sul tracciato dell’originale via Flaminia saranno ricollocate la facciata di un edificio con ‘tabernae’, dove erano promosse le attività commerciali e le grandi aule rettangolari che componevano l”Auditoria’ di Adriano.
Un’opera ingegneristica all’avanguardia, ineguagliabile, come poi è Roma, la Città Eterna. Nei pressi del Vittoriano sarà realizzato un pozzo di accesso per i Vigili del Fuoco che sarà collegato alla galleria del binario per eventuali interventi. La stazione è circondata dalle testimonianze storiche e architettoniche, fra il Vittoriano, Palazzo Venezia e quello delle Assicurazioni Generali e la Chiesa di Santa Maria di Loreto al Foro Traiano.
Sarà la venticinquesima fermata delle trentine previste per il convoglio senza macchinista, che collegherà l’estrema periferia della capitale, ‘Pantano-Montecompatri’, al centro cittadino. I prossimi tagli del nastro riguarderanno le stazioni di ‘Porta Metronia’ e di ‘Colosseo-Fori Imperiali’. Per completare il tracciato, poi, mancheranno le soste a ‘Chiesa Nuova’, a ‘Ottaviano’ e a ‘Clodio-Mazzini’. E, come ha assicurato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Matteo Salvini, l’intero percorso è stato finanziato, per cui procedono quasi in contemporanea anche gli interventi per il completamento atteso da oltre sessant’anni da chi soprattutto risiede nelle vaste e popolate aree lungo la via Casilina.

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