FAI week-end d’autunno

Il 15 e il 16 ottobre porte aperte in oltre settecento luoghi di tutte le regioni italiane solitamente inaccessibili al pubblico

 

Oltre settecento luoghi eccezionali per bellezza e storia di almeno trecentocinquanta località della nostra penisola potranno essere, alcuni straordinariamente, visitati e ammirati il 15 e il 16 ottobre con un contributo libero da un minimo di 3 euro e, fra l’altro, guidati da un ‘esercito’ di volontari del FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Nell’undicesimo appuntamento con le ‘Giornate d’Autunno’ emerge un evidente richiamo di sensibilizzazione, ‘Ricordiamoci di salvare l’Italia’ e il suo immenso patrimonio storico, artistico e paesaggistico unico al mondo, che necessita di tutela e anche di riqualificazione per garantire quel valore di tradizioni e bellezze mozzafiato, patrimonio non solo nazionale, ma, in alcuni casi ed aspetti, dell’Umanità.
La missione del FAI è iniziata nel 1975 e attualmente gestisce 71 fra castelli, case, palazzi, aree verdi, vallate alpine e baie marine, edifici rurali e industriali, parchi, orti, giardini, gallerie, conventi, ville e botteghe. 73 mila i metri/quadrati di edifici storici, 500 mila i metri/quadrati di aspetti naturali e oltre 7 milioni di metri/quadrati di paesaggio controllato e salvaguardato dal degrado. 54 sono regolarmente aperti agli interessati, 17, invece sono sottoposti a interventi di rivitalizzazione. Annualmente il FAI investe quasi 6 milioni di euro per i restauri e oltre un milione e duecentomila mila euro per una manutenzione, per così dire, ordinaria. A questo proposito lo stesso FAI promuove una raccolta fondi attraverso l’iscrizione annuale con una speciale quota di 29 anziché 39 euro. “Un piccolo gesto che è una grande azione per il Paese”, ha ricordato il presidente Marco Magnifico nel corso della presentazione della manifestazione autunnale consumata “per la prima volta in Campidoglio”, nella Sala della Protomoteca con la partecipazione, fra gli altri, del sindaco Roberto Gualtieri, che ha mostrato una particolare disponibilità per “ampliare la collaborazione”. In questi anni oltre 14 mila sono stati i luoghi eccezionalmente aperti e perlustrati da almeno 12 milioni di visitatori, sia italiani che stranieri. Tutte le regioni della nostra penisola sono iscritte alla passerella del fascino e della suggestione per lo strepitoso e invidiabile campionario, che solo il nostro Paese è in grado di offrire in una stupefacente quantità.
L’appuntamento autunnale segna anche il raggiungimento dell’intesa con l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, anche per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche locali a salvaguardare e valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale strapotere della maestria, dell’ingegneria, dell’architettura e dell’arte. Insomma della sconfinante bellezza in tutti gli aspetti che caratterizzano le proposte dell’ottobre 2022.
Complicato indicare le più meritevoli di essere visitate, in quanto ognuna ha una caratteristica e le particolarità per essere apprezzata. Nel Lazio, a Roma, c’è il più antico ospedale d’Europa, il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, le cui origini assistenziali risalgono al 727 dopo Cristo; in Calabria, a Bivongi, il tour porta alla Centrale Idroelettrica, la prima realizzata nel meridione, nel 1914; a Sorrento, con vista sul Vesuvio, al Design Hotel ‘Parco dei Principi’ by Gio Ponti, costruito sul terreno dei Gesuiti, ma prima Ferdinando IV di Borbone e, poi, Paolo Leopoldo conte di Siracusa fecero realizzare la Villa frequentata nelle feste da nobili e da personaggi illustri; a Modena, il Palazzo Ducale diventato riferimento dell’Accademia Militare compreso il Museo Storico; a Sequals, Pordenone, la Villa del pugile Primo Carnera; a Civitavecchia, il Forte Michelangelo; a Milano, Palazzo Diritti, oggi base della Prefettura; a Campobasso, il Museo dei Misteri; a Bari, l’ex Istituto Nautico ‘Caracciolo’; a Sassari, l’ex carcere ‘San Sebastiano’ edificato fra il 1857 e il 1871; a Perugia, il Collegio di Merito della Sapienza e a Verona, il Palazzo del Capitanio.
Nella lunga lista delle possibilità figurano anche castelli, villaggi, borghi, gallerie, palazzi istituzionali, scuole, università, centri di formazione e di ricerca, stabilimenti, fabbriche, industrie riconvertite e riqualificate e alberghi. Quasi impossibile evitare l’attrazione di questa opportunità unica di poter visitare posti che solitamente sono inaccessibili al pubblico.

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