Tradizioni del bosco

Presidio Slow Food per la Mosciarella di Capranica Prenestina. Al Salone del Gusto di Torino il riconoscimento

 

La tradizione riaffiora attraverso l’impegno di alcuni appassionati con il Made in Italy che estende la circonferenza in modo da contenere altre specialità e allungare la lista delle gemme agroalimentari. La tipica unicità delle proposte nell’occasione è rappresentata dalla Mosciarella delle casette di Capranica Prenestina, hinterland orientale sopraelevato della capitale. Lo scenario interessato, però, coinvolge anche la spontaneità naturale del territorio di San Vito Romano.
La produzione sarà Presidio Slow Food ed avrà la giornata di ufficiale consacrazione all’interno dello spazio della Regione Lazio allestito in occasione del periodico appuntamento con Terra Madre-Salone del Gusto previsto al Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre. La manifestazione internazionale promossa e organizzata dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e da Slow Food e, fra l’altro, è dedicata ai frutti spontanei, proprio come le castagne, risorsa importante per le zone montane anche per le funzioni che svolge nell’ecosistema. Nel pomeriggio del 23 settembre l’area del ‘Sentiero della Biodiversità’ sarà l’ideale palcoscenico per la formazione della cosiddetta ‘rete’ dei castanicoltori, di cui fa parte anche la Mosciarella.
Il pericolo del completo abbandono delle aree produttive risale all’inizio del secolo quando è aumentato lo spopolamento anche abitativo delle alte e medie colline un po’ di tutta la nostra penisola, dalle appenniniche a quelle del centro. Qualcuno ha continuato a interessarsi dei castagni con la manutenzione, pulitura e potatura. Alle porte di Roma la riattivazione, sollecitata fra gli altri dal giovane Loris Pergolini diventato riferimento del Presidio Slow Food, è iniziata nel 2011. In quel periodo, infatti, le amministrazioni comunali di Capranica Prenestina e di San Vito Romano hanno varato un’iniziativa per il recupero del bosco che nel 2019 ha portato al riconoscimento di 166 ettari del castagneto prenestino come Monumento Naturale, diventando, in pratica, un valore ambientale e culturale. Un’assoluta novità, la svolta per la riemersione della originale produzione, che diventa anche opportunità economica, commerciale, occupazionale e anche turistica. Rosaria Olevano, referente Slow Food, ha annunciato “un censimento dei proprietari della zona interessata, che ha portato, almeno finora, all’individuazione di quasi il 40% del totale. Almeno 440 i titolari suddivisi sui 166 ettari. Individuare la porzione coltivata non è semplice, ma la stima è intorno al 15%”.
Il progetto di salvaguardia, rilancio e valorizzazione è partito e nel futuro, più o meno prossimo, può solo ampliarsi con una base operativa e di riferimento proprio San Vito Romano e a Capranica Prenestina dove è un alimento identificativo e associativo. “Mosciarella non è la varietà della castagna, ma il risultato della lavorazione, di un procedimento di essiccazione indispensabile per la conservazione nei mesi invernali, dalle rigide temperature solitamente registrate in questi posti da un migliaio di metri di altitudine. Le fasi degli interventi degli operatori avviene nelle casette, piccoli locali in pietra costruiti nei boschi dove sono arsi i resti delle potature degli alberi e delle spulle, l’esterno delle castagne dell’anno precedente. Il fumo e il calore asciugano le castagne novelle che risultano leggermente affumicate. Segue la battitura per la separazione della buccia ormai secca dal frutto. A quel punto sono pronte per essere consumate, in particolare in zuppe ammollate anche nel latte o trasformate in farina” utilizzata nei laboratori delle pasticcerie e da qualche tempo anche dei panifici e dei pastifici.
Capranica Prenestina, 915 metri sul livello del mare, ha una superficie di quasi 21 chilometri/quadrati con qualche centinaio di abitanti compresi quelli del sovrastante Guadagnolo. San Rocco, il patrono cittadino, è festeggiato il 16 agosto. Più esteso il vicino comune di San Vito Romano, con un maggior numero di residenti e posto sui Monti Prenestini a 655 metri sull’orizzontale marino.

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