Marco Ravasi è il nuovo presidente di Assovetro, l’associazione dei produttori di un settore che nel 2021 ha mostrato evidenti segnali positivi con un incremento del 9,4% rispetto all’anno precedente. È la seconda industria manifatturiera in Europa e leader per la produzione di contenitori. La ‘fotografia’ sulla situazione è stata illustrata nel corso dell’annuale Assemblea promossa a Venezia e coordinata per l’ultima volta da Graziano Marcovecchio, che ha lasciato la presidenza dopo un paio di mandati dovuti alla rielezione del luglio del 2018. L’innalzamento del livello produttivo è stato di quasi 6 milioni di tonnellate e l’incremento percentuale è andato ben oltre quello del Prodotto Interno Lordo nazionale, che ha toccato il 6,6%. L’approfondimento degli esperti dell’Associazione, che raggruppa e rappresenta una quarantina di realtà fra i 25 della produzione e i 41 della trasformazione, ha evidenziato anche i risultati delle varie sezioni lavorative. Segni assolutamente positivi per il vetro piano, +23,2%, per quello cavo, +19,5% e per i filati e le lane di vetro, +19,5%. In una sola stagione, quindi, il comparto ha assorbito i biennio altalenante causato soprattutto dai provvedimenti decisi per evitare l’ampliamento del numero dei contagi da Covid-19. Il trend favorevole dello scorso anno è confermato anche dai dati raccolti nel 2022 ed esaminati dagli esperti, in particolare dall’aggiornamento del primo trimestre. Nel periodo gennaio-marzo la produzione in Italia è salita del 3,2% nonostante alcune situazioni internazionali che potrebbero condizionare il generale andamento. La lievitazione indiscriminata del costo dell’energia e delle materie prime associata alla crescente difficoltà nel relativo reperimento porterebbero a zavorrare l’industria e il continuo adeguamento verticale verso l’alto del prezzo dei carburanti potrebbe incidere sui trasporti, sia per il necessario alla lavorazione che per la distribuzione dei prodotti, vanto delle indiscusse capacità e genialità degli specializzati e della qualità del riciclo raccolto con la differenziata. Il settore conta su oltre cento stabilimenti e su un’occupazione complessiva di quasi 16 mila e 200 operatori dislocati nelle molteplici specializzazioni e professionalità. La produzione del vetro piano con oltre 1.190.000 tonnellate ha ribadito i risultati del 2020, che aveva registrato una flessione dell’8,5%. L’export è avanzato il 9%. Nello specifico, lo scorso anno, è emerso un +21% negli articoli per la casa, un +20% dei flaconi per la cosmetica e la farmaceutica e un +6% delle bottiglie. In calo, invece, la realizzazione dei vasi per le conserve, -5%. L’appuntamento annuale, questa volta organizzato nella città lagunare, è stata anche l’occasione per presentare la pubblicazione ‘Una storia di vetro’, che ricostruisce la storia dell’Associazione nell’anno del settantacinquesimo anniversario dall’istituzione, che risale, appunto, al 1947. Premio ‘Assovetro’ 2022 a Giovanni Bartolozzi della Vetreria Etrusca della toscana Montelupo per aver ideato e proposto articoli originali e di qualità, a conferma delle eccellenze targate Made in Italy. L’esperienza dell’azienda nasce nel 1951 con la creazione della Cooperativa Operativa Vetrai, trasformata negli anni, a partire del 1958, per diventare leader nel commercio di contenitori per distillati, vini, oli e alimenti sott’olio. Una rappresentanza del campionario dell’azienda toscana è finita anche nello spazio nella missione ‘Discovery’ con un minimo quantitativo di vino Sassicaia.
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