Una palestra sociale

Riqualificata la struttura di San Basilio, periferia romana, che è stata affidata alle Fiamme Oro per il pugilato

Una struttura nella periferia romana “strappata all’abbandono e” alle possibili e probabili “attività illecite” prossimamente diventerà “un riferimento per i giovani, che attraverso lo sport” troveranno gli esempi e gli stimoli per facilitare l’aggregazione e l’eventuale integrazione sociale. Le chiavi per la serratura dell’immobile al civico 28 e 30 di via Carlo Tranfo sono state ufficialmente consegnate dal Comune di Roma alla Polizia di Stato, in particolare al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, con la benedizione e la collaborazione della onlus dell’Opera Don Giustino. La cerimonia ha concluso l’iter iniziato la scorsa estate con i primi sopralluoghi, rinnovati a settembre per ulteriori approfondimenti, che, poi, sono sfociati nell’accordo raggiunto e sottoscritto a gennaio dall’amministrazione comunale e dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Al passaggio della gestione dell’immobile erano presenti a San Basilio, fra gli altri, Virginia Raggi, sindaco di Roma; Antonio Coluccia della onlus dell’Opera Don Giustino e Francesco Montini, direttore dell’Ufficio Coordinamento delle attività del Gruppo Sportivo. La struttura sarà riqualificata e trasformata in una palestra per il pugilato. “Per anni i locali sono stati lasciati nelle mani dei criminali, che venivano utilizzati come base per il nascondiglio delle sostanze stupefacenti e per il conseguente spaccio. Adesso sarà a disposizione dei giovani della zona, l’altra attrattiva, alternativa, per poter crescere e continuare la formazione attraverso i valori sani che lo sport è in grado di affinare”, ha sottolineato Virginia Raggi.
“Un presidio di legalità e socialità, il bisogno e il sogno di speranza in un’area della periferia della capitale dove vive tanta brava gente impegnata a combattere l’illegalità. Andiamo avanti applicando la regola delle ‘tre p’, pochi piccoli passi”, ha rivelato don Antonio Coluccia. “Un’opera e un’operazione di inclusione sociale per i ragazzi e le giovani mediante le discipline sportive, che rappresentano i valori della legalità e del rispetto delle regole. Questi principi, alcune volte, sono smarriti”, ha rilevato Francesco Montini.
La nascita delle Fiamme Oro risale al 1954. Al momento sono operativamente attive con 43 discipline sportive e vantano il coinvolgimento di 321 atleti. Nove i centri in tutta la nostra penisola utilizzati per gli allenamenti. Negli anni gli atleti del Gruppo Sportivo della Polizia ha conquistato 275 titoli e 78 medaglie olimpiche, fra cui 38 del metallo più pregiato; 12 d’argento e 28 consegnate sull’ultimo gradino del podio, compresa quell’unica paralimpica. Nel 2014 alle Fiamme Oro è stato consegnato al CONI il Collare d’Oro al Merito Sportivo.
Lunga e prestigiosa la lista degli atleti che hanno difeso, via-via, i colori delle Fiamme Oro, alcuni vere e proprie vedette nelle rispettive specialità anche a livello internazionale. Il passato riguarda Livio Berruti; Loris Capirossi; Daniele Masala; Franco Manfroi e Carlo Pedersoli, conosciuto sul grande schermo come Bud Spencer. E, poi, Roberto Cammarelle; Yeman Crippa; Francesco D’Aniello; Elisa Di Francesca; Ayomide Folorunso; Andrea Minguzzi; Alessandro Miressi; Federico Pellegrino; Karen Putzer; Jessica Rossi, portabandiera con Elia Viviani ai prossimi Giochi di Tokyo; Domenico Valentino; Valentina Vezzali e Beatrice ‘Bebe’ Vio.
L’associazione Opera Don Giustino è stata fondata da don Antonio Coluccia. L’organizzazione di volontariato è impegnata soprattutto sull’assistenza e il recupero dei giovani emarginati, spesso vittime delle droghe, che sono sostenuti gratuitamente nella casa di accoglienza della capitale. Gli operatori sono coinvolti anche nella prevenzione attraverso incontri e confronti con i giovani nelle classi degli istituti scolastici di tutta la nostra penisola e con la partecipazione e gli interventi ai vari convegni promossi non solo a Roma.

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