L’arte dell’artigianato

Visitabili con ‘ApritiModa’ sartorie, laboratori e archivi delle grandi creazioni del Made in Italy


Ammirare, apprezzare, ma anche scoprire e, naturalmente, valorizzare l’ennesima prova dell’originale e inconfondibile artigianalità del Made in Italy. Ottobre sarà il periodo per essere coinvolti nell’ormai tradizionale appuntamento con ‘ApritiModa’, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e organizzato e curato per la quarta volta da Cinzia Sasso ineditamente sull’intero territorio nazionale.
Lo sguardo di appassionati, interessati e curiosi sarà rivolto inizialmente sullo schermo alla ricerca delle assolute novità e, poi, personalmente nell’ultimo week-end del mese. Il 24 e il 25 sono previste visite gratuite in tutta la nostra penisola, negli atelier, nei laboratori, nelle sartorie e nei musei non sempre aperti, accessibili e disponibili all’accoglienza esterna. L’unico e necessario vincolo riguarda la prenotazione della location preferita fra le almeno settanta proposte digitando sulla mappa interattiva di www.apritimoda.it. Un procedimento inevitabile a causa delle disposizioni varate per contenere i contagi da Covid-19.
‘L’arte della moda’ consente e ha come obiettivo di esaltare l’invidiabile produzione italiana, la ricercata creazione artigianale, pronta ad essere trasformata in ineguagliabili preziosità. Un campionario straordinario e strepitoso arricchito ed abbellito anche dai costumi utilizzati negli spettacoli di prosa e musicali, dai campioni di stoffa ricavati dai disegni, dai figurini, dai bozzetti e modelli, dagli oggetti. Non mancheranno le testimonianze della varietà dei tessuti, ma anche i documenti conservati negli archivi e nelle biblioteche dei musei dello Stato.
La rassegna è anche l’occasione per ricostruire le esperienze collegate alle idee e all’impegno dei molteplici protagonisti nella lunga storia di una conoscenza e di una capacità impareggiabile. Un racconto pluriennale con sottofondo le vedette e i caratteristici gesti, rumori, colori e odori, fra sforbiciate, macchine da cucire e lavorazioni delle pelli. La classica manifattura italiana.
L’iniziativa ha trovato il sostegno e la collaborazione, fra l’altro, del FAI, il Fondo Ambiente Italiano; di Altagamma; della sezione Moda della Confindustria; dell’UNIC, l’Unione Nazionale dell’Industria Conciaria; della Camera della Moda Italiana; della Fondazione Cologni; di Artemide; del Consorzio Prosecco DOC; di Intesa Sanpaolo e di Fuler Hermes.

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