Esteso fra le straordinarie testimonianze dell’Antica Roma e le visioni di una città più attuale, attraversato dai saliscendi dei vicoli e dalle strade sanpietrinate, con vecchie e tradizionali botteghe, locali di ristorazione e rifocillamento e attualità artigianali, il Rione Monti è certamente uno dei validi esempi rappresentativi della capitale. “Nessun luogo come Monti riesce a metterti di fronte alla storia più antica di Roma”, ha rilevato Giuseppe Cerasa, direttore della collana del’Le Guide’ pubblicate dal quotidiano La Repubblica. È sofficiente “lasciare via Nazionale, scendere per via dei Serpenti e guardare l’orizzonte tagliato dalle arcate del Colosseo. La sensazione di un ritorno al passato” in uno scenario spesso e volentieri protagonista di pellicole cinematografiche. Il Rione Monti è l’ultimo approfondimento proposto da La Repubblica con ‘Le Guide ai sapori e ai piaceri’ nella sezione ‘Quartiere Italia’. Quasi 290 pagine di facile, curiosa, interessante e anche divertente consultazione. Una pubblicazione maneggevolmente colorata, acquistabile in compagnia del quotidiano a 9 euro e 90 centesimi. Il volume ospita immagini d’annata in bianco e nero e gli ‘Itinerari d’Autore’ di sette personaggi noti e caratteristici, fra cui lo chef Antonello Colonna; Francesca Bria, assessore a Barcellona; il regista Pappi Corsicato; l’attrice Iaia Forte e un’immensa della danza, Carla Fracci. E, poi, la descrizione del Rione; il ‘Testimonial’, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con alcune pagine dedicate alla festa del ritorno dal Quirinale e ‘I Volti e le Storie’ di una ventina di radicati animatori e operatori dell’area. Inevitabili i racconti e i resoconti, ma anche le segnalazioni dei perimetri preferiti dall’industria del cinema; dei luoghi di culto; delle gallerie d’arte; dei mercati; delle zone dedicate e destinate ai più piccoli e da quelle frequentate e da frequentare dal popolo della notte. Uno sguardo alle abitazioni da ricordare, quelle dell’altro ieri come la Domus Aurea fatta costruire da Nerone; di ieri, quale il Palazzo del Grillo e Villa Aldobrandini e d’attualità; le venti ‘pietre d’inciampo’ realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig poste al civico 82 di via Madonna dei Monti per ricordare le persone deportate dai nazifascisti. Una targa all’inizio di via Urbana ricorda don Pietro Pappagallo per aver salvaguardato i perseguitati del regime e fucilato il 24 marzo del 1944 alle Fosse Ardeatine. Sul grande schermo il prelato è stato interpretato dall’indimenticato Aldo Fabrizi nel film ‘Roma Città Aperta’ diretto da Roberto Rossellini. La zona, fra l’altro, ospita anche il riferimento dell’attività dei ‘Ragazzi di via Panisperna’, Edoardo Amaldi, Ettore Majorana, Bruno Pontecorvo, Franco Rasetti ed Emilio Segrè, che con Enrico Fermi hanno rivoluzionato negli anni Trenta il mondo della fisica nucleare. Dal 1999 il Museo della Fisica e del Centro Studi e Ricerche ‘Enrico Fermi’ è parte del Ministero dell’Interno con ingresso da piazza del Viminale. La parte finale del volume è riservata al sollazzo enogastronomico: ristoranti, pizzerie, menù etnici e di street food e gli indirizzi delle botteghe del gusto, compresi quelli degli artigiani. Riferimenti anche dei negozi per lo shopping e degli hotel e dei bed&breakfast per la ricettività e l’opportuna accoglienza.
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