Quattro giornate, dal 16 al 19 maggio, per sollecitare un ‘Nuovo Rinascimento’, in cui il filo conduttore sarà l’arte. Terza edizione del festival ‘art+b=love (?)’ alla Mole Vanvitelliana di Ancona, probabilmente l’unico nel nostro Paese dedicato a un aspetto culturale che innova la scienza, le imprese e la società. Sviluppare, in pratica, il potere innovatore dell’arte. La ‘b’ dell’equazione di riferimento rappresenta una variabile, diversa in ogni occasione, fra impresa, scienza, tecnologia e welfare. Un modo per unire e stimolare l’innovazione economica e sociale. L’ormai tradizionale appuntamento è stato promosso e organizzato da Sineglossa con il sostegno, fra gli altri, della Regione Marche e del Comune di Ancona. La direzione artistica è stata curata da Federico Bomba e Cesare Biasini Selvaggi, che hanno assicurato come “il festival ha una visione di promozione attiva e integrata dell’arte in tutti i settori della società”. Il tema della rassegna del 2019 riguarda “l’imprevisto come opportunità di scoperta”, in evidente collegamento con le esperienze passate. La Mole trasformata in una specie di “bottega” dell’altro Rinascimento, che sarà frequentata, in quei giorni, da artisti, economisti, operatori culturali e scienziati. Le quattro giornate del festival offrono un variegato panorama, fra cui esposizioni multimediali e performance, formazioni e dimostrazioni dei progetti, testimonianze di arte e business e nuove tecnologie. Una delle novità del 2019 riguarda l’ampliamento dell’organizzazione a un secondo appuntamento, oltre a quello di maggio, itinerante, da inserire in calendario nella stagione invernale e da allestire via-via in diverse città della nostra penisola. Allargato e ampliato il Comitato Scientifico, di cui fanno parte Claudio Bocci di Federculture, Francesco Cascino di Anteprima, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico di Art is Open Source e di Human Ecosystems Relazioni, Fabio Renzi di Symbola, Caterina Seia del Giornale dell’Arte e Luca Sossella rappresentante della stessa casa editrice. Un ‘Nuovo Rinascimento’ dove l’arte dialoga con settori ed esperienze apparentemente lontani e l’eventuale imprevisto diventa fonte di scoperta.
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