Tesori di tradizioni

Salvaguardare e valorizzare il patrimonio dei quasi seimila piccoli comuni italiani a rischio spopolamento

Nel nostro Paese sono quasi seimila i piccoli comuni. Ad essere pignolamente precisi, l’ultimo conteggio indicava 5.868 i centri al di sotto dei cinquemila abitanti. Aree da conservare e valorizzare; casseforti di tradizioni, di storie ed esperienze; testimoni di attività e produzioni artigianali ed enogastronomiche; memorie di vicende quasi immortali, portate e riportate per generazioni, di impegno, sudore e fatica, di allevamenti e coltivazioni.
L’allarme-spopolamento di queste realtà di inesauribili ‘tesori’ territoriali da salvaguardare e, semmai, da valorizzare, è scattato ormai da tempo, soprattutto nelle vallate e nelle zone dei monti alpini e appennini. L’aspetto residenziale viaggia parallelamente a una desertificazione commerciale, che costringe i ‘superstiti’ a spostamenti chilometrici anche per soddisfare le prime e essenziali necessità. Le immancabili stime hanno rilevato una saldatura delle serrande del 40% in Piemonte, del 15% in Lombardia, del 6% in Liguria e del 5% in Abruzzo. Agli amministratori pubblici da tempo è stata chiesta una fiscalità agevolata per favorire una ricrescita anagrafica ed economica e bloccare la terribile e generale moria.
Lo scorso novembre una particolare e specifica intesa ha coinvolto PosteItaliane in una serie di iniziative per cercare l’attesa inversione di tendenza, che prevede, come ha annunciato l’amministratore delegato Matteo Del Fante, 1.304 spot Wi-Fi in 1.211 comuni; 1.817 cassette postali in 1.278 centri; 102 punti automatici per il Postamat in altrettanti comunità; l’installazione di 938 impianti di videosorveglianza in 477 piccole realtà e l’eliminazione di 157 barriere architettoniche in 151 aree sopravvissute agli abbandoni. L’ufficiale operatività di un ATM, Automated Teller Machine, è diventata una solennità nella bergamasca Piazzolo, 88 abitanti nella Val Brembana, con un solo negozio, che per l’occasione ha sospeso l’attività nelle ore del fatidico taglio del nastro. Postamat utile, se non utilissimo, anche per i pagamenti delle scadenze dei servizi e per il graduale prelevamento delle somme delle rispettive pensioni.
Nel podio dei comuni meno popolosi e popolati figurano la torinese Moncenisio con 29 abitanti e poi le lombarde Monterone e Pedesina, rispettivamente con 33 e 39 residenti. Una quindicina i cosiddetti ‘comuni polvere’ con meno di sessanta presenze, la maggior parte del Piemonte.
Intanto dal nord al meridione è ampliata l’organizzazione di iniziative per la resurrezione di alcuni territori, anche originali, come l’offerta di vecchi immobili da riqualificare a patto di una frequentazione costante. Festival, sagre, spettacoli, appuntamenti culturali e visite guidate alle eventuali attrattive e bellezze storico-archeologiche per sollecitare l’arrivo di interessati visitatori e turisti, ma anche semplici curiosi. Nel Lazio, promossa dall’amministrazione regionale e da Legambiente con la presenza anche di altre associazioni, fra cui Slow Food, una ventina di ‘Piccoli Comuni’ hanno mostrato le rispettive risorse a Roma, nella centralissima via dei Fori Imperiali. Stand allestiti dalle amministrazioni pubbliche locali in collaborazione con le realtà produttive e culturali delle varie zone delle cinque province. Affascinante e curiosa carrellata. Saracinesco è il comune meno abitato del Lazio.
Anticoli Corrado con il Museo d’Arte Moderna da visitare.
Arcinazzo Romano e la Villa di Traiano.
Arsoli ha presentato la Fagiolina, Presidio Slow Food, che ha la particolarità di un rivestimento leggerissimo tanto da essere straordinario e sorprendente ingrediente anche in alcuni dolci.
Una riscoperta a Bellegra: la Grotta dell’Arco, visitabile
nei week-end dalle 8 alle 18 nel periodico maggio-ottobre. A Bellegra da apprezzare anche il Fico Fallacciano e le successive lavorazioni, fra cui confetture, dolci e la caratteristica grappa, l’olio extravergine e i biscotti. Sagra delle Tacchie ai Funghi Porcini nelle prime settimane di ottobre.
Il panorama, il tipico pane e il Palio delle Contrade a fine agosto arricchiscono il programma delle attività di Canale Monterano.
Palazzo Barberini di Capranica ospita il Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini.
Castel San Pietro Romano, “il paese di ‘Pane, Amore e Fantasia’”, il film con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, ma anche del Museo Diffuso, delle Mura Poligonali del VI secolo avanti Cristo e del Giglietto, la gustosa riproposizione riconosciuta da Slow Food e sfornata anche dal Biscottificio Fiasco.
Parchi, chiese e il Museo ‘Lorenzo Ferri’ sono i riferimenti di Cave.
Cineto Romano presenta le Cascate del torrente Rioscuro, la Fonte Coleman, l’Antiquarium Comunale, la Torre dell’Orologio e il Castello Orsini.
Collanto Sabino è ‘Un borgo senza tempo’ a un migliaio di metri di altezza dal livello marino, ma anche arricchito e abbellito da boschi di castagno e da secolari faggi. La Pro Loco ha ricordato il riconoscimento fra i ‘Borghi più belli d’Italia’ e le scadenze del 21 luglio con la Sagra delle Cordicelle e delle festività di fine anno con la sesta edizione dell’iniziativa ‘Il Paese di Babbo Natale’.
Collepardo, ‘Bandiera Arancione’ del Touring Club Italiano, ‘il Paese delle erbe dei Monti Erici’. A Collepardo è prodotta dalla ultracentenaria liquoreria ed erboristeria Sarandrea, fra l’altro, la Sambuca. Un distillato di fiori di Sambucus Nigra.
Filacciano con l’Infiorata del Corpus Domini, le sagre e la Festa patronale di Sant’Egidio del prossimo settembre.
Fumone esalta il Castello, fortezza militare Pontificia, santuario e dimora obbligata di Papa Celestino V e della visione monumentale dei Giardini Pensili.
Nella pontina Norma è dolcemente invitante visitare il Museo del Cioccolato.
Risale al 29 giugno del 1625, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, la prima Infiorata ad opera di Benedetto Drei, in Vaticano. Avvenimento riproposto a Pisoniano: 120 metri di lunghezza e 3 metri di ampiezza per colorare quasi t
utta via Roma e il Borgo.
La Sagra della Castagna, nella terza domenica di ottobre; la Madonna della Neve, il 5 agosto e la mostra del Coltello d’Arte sono in calendario a Roccagiovine.
La Sagra dei Vertuti, piatto tipico della cucina contadina di legumi e cereali, caratterizza Rocca Sinibalda.
Vignanello e Vivaro Romano con le chiese e l’enogastronomia.
Ai Fori Imperiali spazio anche agli stand di Castel Sant’Elia, Castro dei Volsci, Gavignano, Pescosolido e Vallinfreda.

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