Connessioni stradali

Convegno sulla mobilità, sulle novità tecnologiche nelle auto e sulle offerte post-vendita e delle assicurazioni

È in flessione il mercato della vendita di auto nuove nonostante il livello di anzianità di quelle in circolazione nel nostro Paese sia piuttosto elevato. Gli osservatori e gli operatori del settore, dopo il calo registrato lo scorso anno, ipotizzano una conferma del negativo trend anche nel 2019. In discesa le compravendite in ogni settore e categoria, fra nuovo, usato, chilometro zero e anche nel noleggio a lungo termine. Nel 2017 le immatricolazioni sono state quasi 1.990.000, lo scorso anno intorno a quota 1.924.000. Per quest’anno non sono previste impennate con la cosiddetta ‘forbice’ allargata fra 1.800.000 e 1.900.000 condizionata dalle normative e dalle più o meno iniziative e dichiarazioni espresse dalle varie amministrazioni pubbliche locali. “In alcuni casi, fra l’altro, senza motivazioni sostenute dai ricercatori e dagli esperti del settore”, hanno rilevato alcuni degli intervenuti al settimo summit della mobilità dedicato agli operatori della telematica e del post-vendita, promosso a Roma da Fleet&Mobility nell’ambito del programma ‘La Capitale Automobile’.
Le continue demonizzazioni verso le auto alimentate a gasolio, anche di ultima e penultima generazione, creano incertezze fra i consumatori, che sono in attesa di ulteriori chiarimenti, soprattutto sulla possibilità di circolare nelle giornate di blocco del traffico decise dalle rispettive amministrazioni pubbliche locali a causa del superamento dei limiti inquinanti previsti dall’attuale normativa. La situazione, inoltre, porta ad un anomalo mercato parallelo con i paesi esteri, in particolare nordeuropei.
Avanza la mobilità integrata più o meno organizzata con tutti i sistemi e le opportunità offerte dal settore, fra cui aereo, auto, bus, car sharing, pullman, taxi e treno. Sulla nostra penisola sono molteplici i centri non sempre opportunamente collegati, che porta al quasi inevitabile utilizzo del mezzo privato prima di usufruire del servizio pubblico.
Confermata dai rappresentanti di alcune case costruttrici la continua e costante crescita delle opportunità tecnologiche installate e attivate nelle auto, che, però, in alcuni casi, causano distrazione di chi è alla guida facendo lievitare i rischi di incidenti. L’uso del telefonino al volante è una delle prime cause degli autoscontro, in molti casi fatali.
Il pericoloso aspetto è stato ricordato anche dai rappresentanti delle compagnie di assicurazione, che hanno rilevato come un alto numero di automobilisti sfruttano la possibilità di veder scontato il costo della polizza acconsentendo all’installazione sulla quattroruote del dispositivo di controllo, la comunemente detta ‘scatola nera’. Un’altra quota approfitta dell’on-line per abbassare le spese. Il mondo assicurativo, comunque, è impegnato ad aggiornare le proposte, anche perché potrebbero entrare sul particolare mercato le case costruttrici.
L’Italia vanta un’alta quantità di auto che possono essere connesse fra loro e con le infrastrutture, anche se il Paese appare un po’ deficitario rispetto al resto dell’Europa. Ai dispositivi di ultima generazione, è stato ricordato nel corso del convegno coordinato da Pier Luigi Del Viscovo del Centro Studi di Fleet&Mobility, è chiesta l’integrazione con gli ADAS, l’Advance Driver Assistance System. Intelligenza artificiale per una guida sempre più assistita, complicata nelle trafficate città, nonostante i ripetuti test organizzati e affrontati dalle varie case automobilistiche. Frenata assistita e sostegno nel parcheggiare potrebbero essere le applicazioni più facilmente applicabili concretamente. Sette su dieci, fra l’altro, utilizza nell’auto comandi manuali e non vocali, che eviterebbero i rischi di una distrazione alla guida da risultare anche estremamente dannosa.
Rimarcata la trasformazione, che sembra consolidata, delle ultime generazioni nel rapporto con l’auto. Nell’ultimo decennio è stato registrato un calo del 25% dei patentati e una contrazione anche nell’acquisto di auto nuove da parte dei giovani. L’attenzione, infatti, è spostata sul trasporto condiviso e sul car sharing attraverso la tecnologia. Inevitabile il lento, ma necessario adeguamento da parte dei marchi motoristici, che nelle officine cercano di alimentare le offerte per l’assistenza post-vendita e per la manutenzione anche ordinaria, la vendita e il montaggio a prezzi concorrenziali dei ricambi e per finanziamenti, revisioni periodiche e polizze assicurative.

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