Nell’Albo d’Oro del riconoscimento ‘Giancarlo Dosi per la divulgazione scientifica’ segue l’astronauta Samantha Cristoforetti la cinquantaduenne romana Ilaria Capua. Ricercatrice, biologa, virologa Ilaria Capua è stata la prima ad aver caratterizzato il ceppo africano dell’H5N1 dell’influenza aviaria. Lo scorso anno ha dato alle stampe un volume, ‘Io trafficante di virus’, pubblicato da Rizzoli. Il libro ricostruisce anche il coinvolgimento nella vicenda giudiziaria sul traffico di virus e vaccini, dalla quale, dopo qualche anno, è completamente uscita senza alcuna macchia ed essere ammaccata nella reputazione internazionale. La rivista ‘Seed’ l’ha indicata come “mente rivoluzionaria” per lo sviluppo della cosiddetta ‘scienza open-source’. La segnalazione ha favorito l’inserimento da parte della Scientific American fra i cinquanta migliori scienziati attivi e operativi sul pianeta. Dal 2013 ha anche frequentato per quasi tre anni l’aula di Montecitorio come parlamentare eletta nella lista di Scelta Civica finquando è andata negli Stati Uniti per dirigere il prestigioso ‘One Health’, centro di ricerca dell’Università della Florida. La sesta edizione del premio nazionale di divulgazione scientifica ‘Giancarlo Dosi’ ha riguardato cinque aree specifiche di approfondimento nella sezione ‘Libri’ e anche per la categoria ‘Video’ e ‘Articoli’. Premiato Franco Bagnoli con ‘Un esempio di teoria dei giochi: i venditori di gelato’ nella categoria ‘Articoli’, pubblicato nel 2018 da Sapere. Il vincitore assoluto è stato Leonardo Luccone con ‘Questione di virgole. Punteggiare rapido e accorto’, che aveva partecipato nelll’Area ‘D’, dedicata alle ‘Scienze dell’uomo, storiche e letterarie’. Il volume è stato stampato da Laterza e riguarda il corretto utilizzo della virgola e del punto e virgola. In particolare “la virgola ha portato al ridimensionamento anche dei due punti”, mentre “il punto e virgola è considerato nella punteggiatura in via di estinzione”. Nella prima Area riservata alle ‘Scienze matematiche, fisiche e naturali’ l’ha spuntata il divulgatore e docente all’Università di Padova Piero Martin con ‘Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti’ per la Codice Edizione, catalogo del 2017. ‘Scienze della vita e della salute’ è stato il filo conduttore dell’Area ‘B’, che ha visto trionfare l’ordinario di Igiene all’Università di Pisa Pierluigi Lopalco con ‘Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quando sono sicuri i vaccini’, edito nel 2018 da Carocci. La terza sezione ha riguardato le ‘Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura’. La scelta è caduta su Armando Martin per il libro dell’Editoriale Delfino ‘Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy’. Nella categoria delle ‘Scienze giuridiche, economiche e sociali’ il successo è andato al ricercatore del CNR Roberto Defez con la ‘Scoperta. Come la ricerca scientifica può aiutare a cambiare l’Italia’. Edizioni Codice. Riconoscimenti speciali assegnati alle Edizioni Centro Studi Eriksson per la divulgazione scientifica dedicata ai ragazzi, in particolare per il video ‘Da dove veniamo?’, ispirato dal libro ‘Mia nonna era un pesce’, di Jonathan Tweet e Karen Lewis, che rivela la teoria di Charles Darwin; a Stefano Dalla Casa per l’articolo ‘Bufale e riscaldamento globale, che è rimasto del climagate?’ e a Paolo Barucca, Sandro Iannaccone e Letizia Scacchi per il volume ‘La scienza coatta’. L’annuale premio è promosso dall’Associazione Italiana del Libro con il sostegno del Consiglio Nazionale delle Ricerche; dell’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale; della BPER Banca e dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno e la collaborazione dei canali della Rai Cultura e Schola e dell’Almanacco della Scienza. L’assegnazione e la consegna dei premi è stata organizzata a Roma nell’aula Convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche di piazzale Aldo Moro. Nel corso della giornata è stata ricordata Eugenia Ferragina, la ricercatrice del CNR prematuramente scomparsa.
|