Assegnato l’annuale Trofeo ‘Caronte’ da parte di Legambiente, che premia le peggiori linee ferroviarie del Lazio. Un riconoscimento, per così dire, al contrario. Ben definito l’inqualificabile podio, che vede sul gradino più alto “la Roma-Lido per i viaggi maggiormente infernali”. Un collegamento, “che potrebbe diventare una nuova metro per Roma, ma, invece, continua ad essere solo una grande vergogna per la capitale” d’Italia. Milioni di persone sono condizionate negli spostamenti quotidiani dall’inefficienza del trasporto pubblico. ‘Pendolaria’ è l’iniziativa promossa e organizzata dall’associazione ambientalista in collaborazione con l’Osservatorio Regionale Trasporti. Nella non gratificante classifica, dopo il collegamento fra la Città Eterna e il litorale, appare quello della Roma Nord, fra le stazioni di piazzale Flaminio e di Viterbo e la FL1 di Trenitalia, Orte-Fiumicino Aeroporto. “La Roma-Lido è ancora il peggior treno, sul quale i pendolari sono costretti ai viaggi più” spinosi, ha rilevato il presidente regionale di Legambiente Roberto Scacchi, che ha rilanciato e sottolineato le potenzialità soprattutto “se diventasse una metropolitana in modo da favorire una formidabile ricucitura urbana”. Opere incompiute, necessarie per la cosiddetta ‘cura del ferro’, fondamentali per la chiusura dell’anello ferroviario romano, come “i prolungamenti delle metro al di là del Raccordo Anulare, i raddoppi dei binari, la riapertura o il ritorno dei tracciati sciaguratamente chiusi in passato”. Sul collegamento fra la città e il mare di Roma non sono stati disposti “investimenti per i treni e il numero è addirittura calato, dai 24 del 2015 agli attuali 17 e mai in servizio contemporaneamente a causa di vari problemi”. In questa situazione è sceso in modo evidente l’afflusso dei viaggiatori, quasi la metà degli oltre centomila di qualche anno fa. Il quasi inevitabile ricorso all’auto privata, dovuto all’esasperante insoddisfazione, porta, inevitabilmente, ad appesantire il traffico sulle strade e a far lievitare la quantità di emissioni inquinanti. L’inefficacia del servizio, secondo i dati forniti da Legambiente, sarebbe confermata dal 5,5% di cancellazioni di corse programmate nel 2017 e dalle biglietterie operative solo su un/quarto delle stazioni, dove, fra l’altro, sono assoluti protagonisti “incuria e degrado”. Ritardi e corse annullate hanno portato la Roma Nord al secondo posto del Trofeo ‘Caronte’. Ha praticamente la funzione di metropolitana la Orte-Fiumicino Aeroporto, che dovrebbe essere migliorata. Legambiente ha aperto un nuovo capitolo nel dossier 2018 di ‘Pendolaria’ in merito alle opere incompiute e necessarie per il positivo sviluppo del trasporto ferroviario. L’associazione ambientalista del Lazio ha proposto la chiusura dell’anulare ferroviario; il raddoppio dei binari delle linee FL, in particolare della ‘4’ per i Castelli Romani, la tratta più lenta della regione con medie di 30 chilometri/orari; i prolungamenti delle metro ‘A’, ‘B’, ‘B1’ e ‘C’; la conversione della Roma-Lido e della parte cittadina del collegamento per Viterbo e della Laziali-Giardinetti, da tempo ancora più compressa, fino alla stazione di ‘Centocelle’, mancando anche l’utile scambio a ‘Parco di Centocelle’. Non solo. Nel Lazio sono ancora 348 i chilometri a binario semplice o unico e ben 103 chilometri non sono elettrificati. Lavori interminabili fra Lunghezza e Guidonia e sulla Orte-Capranica-Civitavecchia, fra l’altro previsti dal Piano Regionale dei Trasporti.
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