Sotto sotto… l’Acquario

Apertura imminente al Laghetto dell’EUR. Vasche con i pesci, ma anche tecnologia e spazi espositivi e commerciali

Niente pesci. Per ora. E non c’è neanche l’acqua. Adesso. Sotto. Sopra, una decina di metri, c’è quella del Laghetto. Ha diverse tonalità, almeno un paio ben visibili, a causa dei lavori, che hanno portato a delimitare un’area con la conseguenza dell’effetto-stagno. Una volta liberata e rimescolata l’acqua dovrebbe tornare di un colore omogeneo, alla vista. Almeno questo hanno assicurato Marco Staderini e Domenico Ricciardi, rispettivamente presidente della società Acquario di Roma e di Mare Nostrum Romae, ma anche ex responsabile dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, che dopo quasi vent’anni potrebbe veder completato finalmente l’iniziale e ambizioso progetto.
La realizzazione di un Acquario originale, miscela di tradizione e modernità, rappresentata dalla presenza del mondo ittico e dai filmati, giochi e spettacoli di immagini, luci e colori nelle varie versioni tecnologiche e pluridimensionali. 120 milioni di euro di investimento esclusivamente privato con rilascio di una percentuale all’EUR SpA del 5% sugli introiti annuali, oltre a agli arretrati irrobustiti dal 2,5% di interessi per la mancata apertura fissata per il 2012. Intanto nell’area è già operativo e funzionale il parcheggio a pagamento da 700 posti-auto proprio nei pressi della stazione ‘EUR Palasport’, che potrebbe essere denominata ‘EUR Acquario’.
18 mila metri/quadrati ricavati sotto il Laghetto per ospitare le vasche gestite dalla Sea Life-Merlin Entertainments, in collaborazione del Comitato Scientifico Expomed, con innumerevoli esemplari di una cinquantina di specie del Mediterraneo che, poi, alcuni potrebbero ritornare nelle acque del Bacino; l’Acquario tecnologico; la galleria commerciale; l’area convegni; l’auditorium e il museo didattico.
Una cinquantina di gradoni di un percorso a mezzaluna da un ancora anonimo ingresso portano al futuro Acquario, che dovrebbe essere completato entro il giugno del 2019, ma l’apertura parziale potrebbe avvenire entro l’anno visto il proseguimento regolare dei lavori dopo l’aggiustamento del cronoprogramma dovuto essenzialmente alle modifiche per le nuove norme antisismiche. Nei prossimi giorni la Merlin sarà chiamata alle ultime verifiche e, poi, inizierà l’acclimatamento dei pesci, lungo un paio di mesi. Ricciardi e Staderini, comunque, hanno definito tappe e iniziative di avvicinamento, pronti ad accogliere, fra l’altro, incontri, serate e convegni. Il costo dei biglietti d’ingresso sarà contenuto e al di sotto della concorrenza extraregionale, intorno ai 10 euro.
“L’idea dell’Acquario è del professor Mario Pavan”, ha ammesso Ricciardi, mosso dall’infelice stato del Mediterraneo invaso da sostanze altamente inquinanti e dalla plastica. Ambiente e cultura con i valori “dell’ex Culla della Civiltà” in crisi, “storia, arte, relazioni, commercio, economia, religioni, etica, umanità”, ha rilevato Ricciardi. Una inversione di tendenza potrebbe essere alimentata dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica da parte delle università e dei vari enti e dalle associazioni animaliste e ambientaliste.
L’iniziativa ha avuto un cammino accidentato. Rallentato una decina d’anni per completare la progettazione e ottenere gli oltre cento, fra permessi, licenze e autorizzazioni necessarie e quasi altrettanti per i lavori più volte sospesi per le modifiche all’iniziale progetto.
Nelle vasche dell’Acquario saranno presenti anche pesci nati in cattività e altri bisognosi di cure da restituire al mare e lo spazio tecnologico offrirà possibilità didattiche e divulgative con robot costruiti dalla Facoltà d’Ingegneria del Campus Biomedico, ologrammi, giochi e cascate d’acqua senza bagnare, documentari anche sulla Riserva Marina di Tor Paterno e iniziative del CNR e dell’ENEA, anche per scoprire le misteriose realtà dei fondali marini.
Staterini e Ricciardi hanno ricordato la concessione trentennale da parte di EUR SpA, la capacità attrattiva contemporanea fino a un massimo di 2.500 persone e l’ipotesi di una frequentazione annuale, anche turistica, di almeno 3 milioni di visitatori.

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