Un lago, grande, il massimo per il nostro Paese e tante sponde. Da valorizzare e sostenere per le frequentazioni turistiche. ‘Land of Garda. Identità, Organizzazione, Governance’ è il tema di un incontro promosso il prossimo 18 giugno alla Dogana Veneta Lazise dalla Camera di Commercio di Verona dove sono attesi amministratori pubblici, tour operator, imprenditori ed esperti del settore anche stranieri, fra cui di Austria, Germania e Svizzera. Il filo conduttore sarà la sponda veneta, veronese, del Lago, soprattutto in seguito alla realizzazione di un unico riferimento per il settore del turismo sia di coordinamento che di organizzazione e di gestione. DMO Lago di Garda è chiamato a programmare l’offerta turistica. Il protocollo d’intesa per l’istituzione della Destination Management Organization è stato sottoscritto da 21 sindaci della zona veronese del Lago e da quasi duemila responsabili di attività commerciali, fra ristoranti, bar, alberghi, strutture di alloggi, tour operator e agenzie di viaggio, campeggi, parchi di divertimento e stabilimenti termali. Intorno a un tavolo anche le istituzioni e i rappresentanti della Provincia di Verona, della Fondazione Arena, di VeronaFiere, dell’aeroporto ‘Valerio Catullo’ e del Consorzio Lago di Garda. “Aggregate le componenti interessate per un progetto comune”, avevano rilevato negli uffici della locale Camera di Commercio. “Una potenzialità ancora non completamente espressa. Nel 2017 sono stati ospitati 14 milioni di turisti, molti stranieri e Verona è salita al quinto posto fra le città italiane visitate”, ha reso noto Paolo Artielo, presidente del Consorzio Lago di Garda nel corso della presentazione dell’incontro nella sede romana dell’ENIT di via Marghera. Le previsioni per il 2018 sono positive, in quanto sono attesi il 4,5% in più di arrivi e un aumento del numero degli stranieri del 4%. Stranieri soprattutto tedeschi, ma anche olandesi, inglesi, austriaci e danesi. Il soggiorno sul Lago di Garda è prevalentemente balneare ed è in concentrato nel periodo oscillante fra giugno e settembre. L’economia delle imprese operative sul Lago annualmente vale quasi un/terzo dell’intero territorio provinciale ed è per questo motivo che gli esperti vedono ancora margini di ulteriore crescita delle cifre percentuali in tutti i settori. Il Lago di Garda coinvolge le realtà di tre regioni: Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Nelle dovute e rispettose proporzioni gli organizzatori del convegno intendono raccogliere le esperienze della gestione e dell’organizzazione di un altro specchio d’acqua dolce, il Lago di Costanza, che tocca, però, tre nazioni: Austria, Germania e Svizzera.
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