Carrellata di prelibatezze all’hotel Westin Excelsior nella centralissima via Vittorio Veneto per l’originale iniziativa ‘Lazio Prezioso’ promossa dal periodico specializzato Cucina&Vini. Una selezione delle eccellenze agroalimentari della regione guidate dalla produzione vitivinicola. Il settore ha toccato il 3% dell’intera economia regionale, con un annuale fatturato, secondo i dati di Lazio Innova-Agrifood, di 6 miliardi di euro. Il Lazio vanta complessivamente 409 prodotti agroalimentari tradizionali; 29 marchi di Indicazione Geografica per il food e 36 per il vino, che nel 2017 ha registrato un export di 62 milioni di euro, praticamente il doppio rispetto a una decina di anni fa. L’incremento, rispetto al 2016, è stato del 15%. Una quarantina le aziende presenti negli ampi e accoglienti spazi dell’hotel sulla strada della Dolce Vita felliniana degli anni Sessanta pronte all’esposizione delle rispettive produzioni rappresentanti di tutte le cinque province del Lazio. Degustazioni delle migliori etichette di vini posati ed effervescenti, secchi, asciutti e amabili, bianchi, leggeri e corposi e rossi strutturati fino ai rosati sempre più apprezzati e richiesti, che, infatti, sono guardati con particolare attenzione sia dai produttori che dai consumatori. Luci dei riflettori puntati sui vini di Frascati, il cui presidente del Consorzio di Tutela della Denominazione Paolo Stramacci ha ricordato “l’impegno per un lavoro di rilancio consolidato da una produzione di alta qualità”. Sui vari corner bottiglie, fra l’altro, di Fontana Candida, Gotto d’Oro, Poggio delle Volpi, Tenuta di Pietra Porzia, della provincia di Roma; di Pileum e Poggio alla Meta, di quella di Frosinone; del Casale del Giglio, produzione pontina; della Cantina Le Macchie, della terra sabina e della Dama del Lago, di Falesco, di Muscari Tomajoli, di Paolo e Noemia D’Amico, della Tenuta La Pazzaglia e delle Vigne del Patrimonio, della zona del viterbese. Vini, vini, vini, ma non solo. Il paniere delle bontà del Lazio hanno riguardato anche i formaggi pontini del Caseificio Perseo e quelli viterbesi dell’azienda Pira; gli alimenti conservati e offerti immersi nell’olio e le confetture della romana Tre Colli; l’extravergine della Società Agricola Olivicoltori di Farnese, Viterbo e la birra artigianale di Alta Quota di Rieti. A Roma, Trastevere, vicolo del Cedro, prossimamente dovrebbe essere inaugurato ‘Il Maritozzo Rosso’ per la produzione e la vendita di preparati da forno. Fiore all’occhiello, specialità della casa proprio il maritozzo, per l’occasione rosso, con pasta a doppia lievitazione, ma senza uvetta e pinoli, come quello prepasquale e non, tipicamente romano e trasformato nella farcitura. Al bando la dolce panna e via libera al fantasioso riempimento. Salato. Una novità. Originale e variegato l’insert, fra cui il pollo biologico sfilacciato al curry e cipolla, scarola alla partenopea e ricotta di pecora utilizzata come arricchimento in altri gustosi abbinamenti. Il periodico Cucina&Vini, diretto da Francesco D’Agostino, annualmente pubblica Sparkle, la Guida ai migliori spumanti secchi d’Italia e organizza una giornata completamente dedicata alla produzione dei rosati, ‘Bererosa’.
|