Il quotidiano La Repubblica abbellisce e arricchisce il catalogo delLe Guide a indirizzo enogastronomico con spruzzi e sprazzi di riferimenti e bellezze turistiche, laboratori artigianali e punti vendita di specialità tipiche. Nell’occasione il team diretto da Giuseppe Cerasa va oltre la carta. Di un volume da sfogliare, leggere e consultare. La nuova tecnologia racchiusa nello smartphone, da tempo protesi e complemento umano. Accompagnatore praticamente fisso, ormai irrinunciabile e insostituibile della realtà quotidiana. Dieci le città della nostra penisola protagoniste nella App per scoprire luoghi d’arte, ristoranti, botteghe del gusto, centri benessere, negozi e artigiani selezionati dagli esperti delLe Guide del quotidiano con base a Roma e ramificazioni ovunque. Bari, Bologna, Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia e Verona le città inserite nell’applicazione TrovItalia, che è in grado di offrire anche gli appuntamenti culturali e le mostre, fra l’altro in promozione viaggiando con una qualunque tonalità delle Frecce di Trenitalia. La App è disponibile gratuitamente per sistemi Android e iOS. Il tour di ogni città parte dalle rispettive stazioni ferroviarie: Bari Centrale, Bologna, Firenze Santa Maria Novella, Lecce, Milano Centrale, Napoli Afragola e Napoli Centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova, Venezia Santa Lucia e Verona. Oltre duecento gli itinerari costruiti nell’applicazione delLa Repubblica. All’interno di ogni itinerario, inoltre, più di tremila aree di interesse per i viaggiatori, turisti e curiosi di ogni età e nazionalità suddivisi in un poker di categorie: ‘Cosa Vedere’, ‘Dove Mangiare’, ‘Dove Rilassarsi’ e Dove Comprare’. La novità è stata illustrata in uno dei riferimenti della Stazione Termini, il Mercato Centrale, iniziativa creata nel 2014 a Firenze su sollecitazione di Umberto Montano e realizzato con il gruppo Human Company guidato dalla famiglia di Claudio Cardini e inaugurato a Roma nel 2016 con grandi e forse inaspettati risultati positivi, se non addirittura esaltanti. La Cappa Mazzoniana, realizzata negli anni Trenta dall’architetto Angiolo Mazzoni, è il fulcro della innovativa struttura della capitale, ex Dopolavoro Ferroviario. Ad animare al primo piano il menu del ristorante, ‘La Tavola, il Vino, la Dispensa’, lo chef tedesco con caratteristiche italiane, anche per la ricercata materia essenziale da utilizzare, Oliver Glowing con un passato di prestigio, risplendente da ‘2 Stelle’ Michelin.
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