Tesori di Primavera

Oltre mille luoghi aperti al pubblico in tutta la nostra penisola il 23 e 24 marzo per le Giornate del FAI

Oltre mille aree solitamente chiuse al pubblico potranno essere ammirate straordinariamente in occasione delle due Giornate FAI di Primavera previste per l’ultimo week-end di marzo. Il lungo elenco delle bellezze naturalistiche, storiche, architettoniche e archeologiche riguardano e coinvolgono praticamente l’intera penisola.
Quasi 400 le località di grandi e contenute dimensioni geografiche dove è incastonata una gemma caratteristica fra luoghi di culto, chiese, cappelle, conventi, monasteri, eremi, abbazie e angoli per la preghiera e il raccoglimento; palazzi e ville; castelli e forti; musei e archivi; biblioteche e borghi; parchi e giardini; boschi e teatri; ferrovie ed ex ospedali psichiatrici; teatri e anfiteatri e anche isole. Uno spettacolo per la vista e la conoscenza. Assicurato e garantito dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano.
Nella 26^ edizione di sabato 24 e domenica 25 marzo saranno anche promosse e organizzate una quarantina di biciclettate in collaborazione con la FIAB, la
Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
Visite speciali riservate agli iscritti del FAI, che scenderà in campo con quasi cinquantamila volontari, fra cui un gran numero di Apprendisti Ciceroni: studenti pronti a guidare e illustrare i vari luoghi agli appassionati visitatori.
Il week-end sarà anche l’occasione per sostenere il FAI con l’iscrizione, ma anche con un contributo facoltativo all’ingresso o con l’invio di un sms al numero 45592 attivo e operativo fino al prossimo primo giorno di aprile.
“In 25 anni le Giornate di Primavera hanno fatto amare oltre centomila luoghi a una decina di milioni di italiani restituendo momenti di serenità, salute, godimento, speranza”, ha sottolineato Andrea Carandini, presidente del FAI.
L’edizione 2018 ha trovato il sostegno, fra gli altri, della RAI, pronta alla messa in onda radiotelevisiva di alcuni speciali; dell’ENEL; della Banca Generali; di Ferrarelle; di Perfetti Van Melle con la ben nota Golia; della DHL e della Marina Militare, che, come annunciato dall’ammiraglio, sottocapo
di Stato Maggiore Paolo Treu, spalanca le porte a Roma del suggestivo Palazzo Marina, conosciuto anche come Palazzo delle Ancore e inaugurato nel 1928, per ammirare la Corte e lo Scalone d’Onore, il Salone dei Marmi, gli affreschi e la biblioteca con migliaia di antichi, preziosi e ricercati volumi e, a Livorno, l’Accademia Navale.
Non mancano fra le offerte le curiosità e le assolute bellezze nazionali. In Calabria sguardo da rivolgere al Platano di Vrisi, millenario, alto una ventina di metri e con una circonferenza di 18 metri, forse piantato dai religiosi basillani, che nei pressi hanno costruito il Monastero di Sant’Elia Vecchio.
Nel Lazio, nella viterbese Capodimonte, solo gli iscritti al FAI potranno visitare l’Isola Bisentina, proprietà privata nel lago di Bolsena.
A Portovenere, in Liguria, porte aperte al Forte Umberto I costruito fra il 1887 e il 1890.
A Milano visitabili l’Ippodromo SNAI di San Siro progettato dall’architetto Paolo Vietti Violi e aperto nel 1920; lo stadio ‘Giuseppe Meazza’, palcoscenico casalingo del Milan e dell’Inter e anche scenario di spettacoli soprattutto musicali; il Grattacielo Pirelli e le Vetrate Artistiche Grassi, laboratorio artigianale in attività dall’Ottocento.
Ad Ascoli, valicabile dopo una chiusura quarantennale e il restauro da parte della Soprintendenza, l’Eremo di San Marco del XIII secolo con la spettacolare chiesa rupestre appoggiata alla roccia.
Caratteristica, diventata attrazione turistica, la Ferrovia Metaurense. 48 chilometri e 700 metri per collegare Fano a Urbino lungo la Valle del Metauro. Il primo tratto, Fermignano-Urbino, risale al 1898.
A Ravello, provincia di Cuneo, da vedere i dormitori dei monaci dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, fondata nel 1135.
Nel cagliaritano, in Sardegna, porte spalancate all’aeroporto militare di Elmas disegnato dall’ingegnere ferrarese Giorgio Gandini nel 1937.
Da
una grande isola all’altra per attirare l’attenzione in Sicilia, a Lentini, la Chiesa rupestre del Crocifisso posta fra i parchi archeologici del Castellaccio e di Leontinoi.
A Firenze fra chiostri e cappelle, con tanto di dipinti, è da segnalare l’ex carcere del’Le Murate’ nel centro di Santa Croce, in passato convento ottocentesco
e riqualificato con ispirazione griffata dall’architetto Renzo Piano. Attualmente ospita abitazioni, negozi, il Caffè Letterario e il PAC, Progetti Arte Contemporanea. A Lucca da vedere l’ex ospedale psichiatrica, che risale al XVIII secolo. Era un Monastero dei Canonici Lateranensi di Santa Maria di Fregionaia. La struttura, Spedale de’ Pazzi, di Maggiano è stato chiuso nel 1999.
Chiesa e borgo in Trentino-Alto Adige. A Tenno la Chiesa dedicata a San Lorenzo Martire, costruzione romanica posta fra i cipressi con vista mozzafiato sul lago di Garda e il Borgo Medievale di Frapporta con tanto di Castello, dimora vescovile dal 1211.
Da Castello a Castello. In Valle d’Aosta, a Aymavilles.
A Schio, in Veneto, da visitare la Fabbrica Alta progettata dall’architetto belga Auguste Vivroux nel 1862 per la lavorazione della materia prima. Testimonianza dell’ingegneria e del design industriale nel nostro Paese.

L’elenco delle offerte è in grado di soddisfare ogni curiosità e interesse, che è possibile scoprire completamente digitando www.giornatefai.it,
ma anche contattando il numero telefonico 02/467615366.
Il Fondo Ambiente Italiano è stato fondato nel 1975 ed è affiliato all’INTO, l’International National Trusts Organization. Gli iscritti donatori sono oltre 160 mila, fra cui 500 le aziende. Rappresentate praticamente tutte le regioni. 57 i beni del Fondo Ambiente Italiano, di cui 35 regolarmente aperti al pubblico. 6 quelli in fase di restauro e 16 sono tutelati dalla Fondazione. 2 i beni patrocinati e 4 promossi dai volontari del FAI. Nell’edizione del 2017 il numero dei visitatori delle Giornate FAI di Primavera ha superato quota 750 mila.

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