Le auto del futuro

Approfondimento all’ACI fra gli operatori della telematica promosso da Fleet&Mobility

Le auto del futuro, che, però, sono già nel presente. Le tecnologie più avanzate e appropriate sono state installate e offerte agli acquirenti, anche se la maggioranza degli automobilisti non sfrutta l’opportunità sia per l’insufficiente conoscenza che per la mancanza di pratica. Il maggior interesse, comunque, è collegato al miglioramento della sicurezze e a quelle funzioni attivabili e visibili sul personale smartphone e utilizzabile anche sul display dell’auto.
Al sesto summit degli operatori della telematica e del post-vendita, promosso a Roma negli spazi dell’ACI di via Marsala da Fleet&Mobility nell’ambito del più ampio programma ‘La Capitale Automobile’, hanno preso parte i rappresentanti di importanti case costruttrici, delle riparazioni, del noleggio, delle assicurazioni, della produzione di altre componenti delle quattroruote e esperti, operatori e osservatori del settore. A coordinare il traffico degli interventi ha pensato Pier Luigi Del Viscovo del Centro Studi Fleet&Mobility.
Nel 2017 le immatricolazioni sono state quasi 2 milioni, tante quante nel 2010, ma la spesa è stata ben superiore, 38 miliardi e 561 milioni di euro, rispetto all’anno precedente di quasi 2 miliardi di euro. Per trovare questo livello di esborso è necessario risalire al 2008. In pratica, se nel 2010 la spesa media per l’acquisto di auto oscillava al di sotto dei 17 mila euro, lo scorso anno era stabilizzata sui 19 mila e 400 euro. Il primo dato è stato condizionato dall’onda lunga del contributo statale previsto per rilanciare il settore e svecchiare il parco circolante.
Gli italiani nel 2017 hanno preferito acquistare soprattutto le berline e poi i suv. In flessione l’andamento dell’usato, 70 mila transazioni in meno rispetto al 2016. Le cosiddette auto a ‘chilometri zero’, per lo più immatricolate dai concessionari, valgono una ragguardevole fetta del mercato, oltre il 16%. Aumentano gli acquisti da parte delle società e dei noleggiatori; meno, molto meno quelli dei privati.
Le novità, comunque, arrivano dagli optional e dagli arricchimenti innovativi sulle auto, che nel prossimo futuro potrebbero portare ad una guida assistita sempre più avanzata prima di quella completamente autonoma. Previsioni poco omogenee e dai diversi motivi fra i rappresentanti dei marchi automobilistici, in quanto molto è condizionato dalle infrastrutture e dalle richieste del mercato. Prima scadenza di riferimento sarà il 2020, quando le auto sempre più ‘intelligenti’ dovrebbero essere il 30% di quelle circolanti, ma, soprattutto, rappresentare il 90% dei contratti. Auto connesse e dialoganti con altre e in grado di risolvere pagamenti, informare e gestire le manutenzioni e le riparazioni. I benefici della telematica è confermata, fra l’altro, da Francesco Del Pizzo, di Telepass. Strasuperato il solo servizio del pedaggio autostradale. I quasi dieci milioni di apparecchi installati possono essere utilizzati anche per gli ingressi nelle ZTL cittadine, per il pagamento dei parcheggi e dei traghetti operativi nello Stretto di Messina. Obiettivi futuri anche per usufruire del car sharing, per il rifornimento di carburante e per saldare i conti di taxi e mezzi pubblici di trasporto. Telepass Pay è vigilata dalla Banca d’Italia.
Coperture e pagamenti. Le compagnie assicurative scontano le polizze se l’automobilista è dotato di scatola nera, che raccoglie i dati anche del comportamento e gli stili di guida e di dispositivi antifurto moderni e innovativi. I congegni telematici viaggianti con le auto attualmente sarebbero 8 milioni.
Tecnologia preferita soprattutto dagli uomini della fascia di età compresa fra i 35 e i 54 anni per l’acquisto di un’auto. I possibilisti sono ancor di più come quelli che chiedono servizi aggiuntivi e prenotano interventi post-vendita on-line. La ricerca dell’IPSOS, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, ha coinvolto clienti, esperti e studenti.
Lo studio di Kantar, invece, ha rilevato che gli acquisti con sistemi telematici riguardano, in particolare, il miglioramento della sicurezza e dell’economicità, ma anche l’immagine della casa costruttrice e del design. Confermata la sensazione che molti non utilizzano completamente le tecnologie, che, in alcuni casi, non pensano di avere a bordo. Sofisticate ed evolute. Le black box, comunque, hanno drasticamente abbattuto il numero delle frodi. Particolare attenzione all’intero rinnovamento, anche legislativo, è stata segnalata dal presidente dell’Automobil Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani. Inevitabile l’interesse anche dei dati personali, sensibili, in merito al trattamento, all’utilizzo, alla condivisione, alla trattabilità e alla portabilità.

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