Anziani da coinvolgere nelle varie iniziative, in quanto risorsa assoluta, memoria storica dei territori, esperienze e saggezza da mettere a disposizione della città e dei giovani frequentatori. Strutture da rivitalizzare e trasformare per essere non solo punto di riferimento di incontri, che alcune volte sono dei posti di sosta indecifrabilmente anonimi solo ed esclusivamente per far trascorrere il tempo delle giornate. E, invece, Virginia Raggi, sindaco di Roma Capitale, ha intenzione di dare il “via a un nuovo modello” di “centri sociali anziani” con la “partecipazione e l’apertura ai territori”. Quattro le proposte pronte ad essere concretizzate, definite, varate e illustrate nella Piccola Protomoteca del Campidoglio in compagnia di Laura Baldassarre e Flavia Marzano, rispettivamente responsabili degli assessorati alla Persona, alla Scuola e Comunità Sociale e a Roma Semplice; Maria Agnese Catini, presidente della Commissione delle Politiche Sociali e della Salute e Giovanni Addari, coordinatore cittadino dei Centri Sociali Anziani. Intanto, la garanzia di una copertura assicurativa annuale anche a favore delle persone non iscritte al Centro. In questo modo è incentivata la partecipazione alle attività organizzate di tutte le persone della zona e, soprattutto, familiari e conoscenti più giovani. L’amministrazione comunale monocolore pentastellata ha pensato di far diventare i centri ritrovi intergenerazionali per una contaminazione generalizzata fra le varie fasce d’età. Prevista una programmazione anche esterna per la partecipazione a spettacoli cinematografici e teatrali, visite alle mostre allestite nei musei e presenza ad avvenimenti sportivi. Un altro progetto riguarda l’alfabetizzazione digitale anche con il concreto sostegno dei giovani studenti di una sessantina di studenti accompagnati e supervisionati da alcuni docenti. Al termine sarà possibile attivare 15 punti di Roma Facile in altrettanti centri sociali anziani. L’iniziativa sarà coordinata dalla Fondazione Mondo Digitale; quella di Roma Solidale, invece, avrà il compito di completare l’orientamento e la formazione di quindici referenti dei centri sulle normative in materia associativa, soprattutto sugli aspetti costituitivi di un ente e le tipologie statutarie adeguate rispetto alle esigenze programmatiche e organizzative e sulla gestione e rendicontazione per una regolare tenuta dei conti in rispetto delle attuali disposizioni legislative. I quindici, poi, allargheranno la conoscenza dell’apprendimento agli altri iscritti. Il quarto piano prevede la distribuzione di una speciale card, che consente interessi scontati a teatri e musei. Un paio le iniziative in programma, al ‘Brancaccio’ e al ‘Sistina’ per ‘Pamalot’ e ‘Il conte Tacchia’. Complessivamente 1.500 gli iscritti ai centri che potranno assistere alle rappresentazioni teatrali. Il Campidoglio, inoltre, gestisce quattro strutture residenziali, ‘Parco di Vejo’, ‘RomaTre’, ‘Bruno Buozzi’ e Casa ‘Vittoria’ e una Convivenza per Anziani ‘Settecamini’ e l’altra ‘Ponte di Nona’. In queste strutture è praticamente pronto un sistema di acquisto e consegna di medicinali in collaborazione con Farmacap. Le novità saranno sostenute, fra l’altro, con i 162 mila euro risparmiati dal ridisegno delle assegnazioni dei vari servizi per gli anziani come i settori della ristorazione e della lavanderia. Altre risorse per ogni Centro sono state assicurate dalla Regione Lazio, che, però, dovrebbero transitare sul bilancio del Campidoglio. A Roma sono operativi 149 centri sociali anziani. Quasi 90 mila gli iscritti in tutti i municipi cittadini con una maggioranza di over 70. Le iniziative partiranno contemporaneamente in tutte le strutture, dove sono promosse attività ricreative culturali e sociali. Altra novità: la possibile apertura di asili nido all’interno dei centri per un rapporto affettivo ed educativo come fra nonni e nipoti. Le giornate, naturalmente, saranno visionate e controllate dal qualificato e professionale personale. Un modo anche per garantire l’attiva partecipazione del mondo della Terza Età alla quotidianità cittadina. Attesa anche per il varo del nuovo regolamento anche con la collaborazione dei rappresentanti dei centri sociali anziani della capitale.
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