Bollicine tricolori

Sulla guida le migliori produzioni di spumanti secchi. Cresce la quantità e la qualità del rosè

In questi ultimi anni la richiesta interna aveva mostrato una perdurante e sorprendente flessione. I produttori avevano salvato i bilanci con le esportazioni, in grado di registrare continue escalation positive.
L’Italia delle bollicine inverte il cammino anche nazionale risalendo i dati alla voce del consumo. Un milione e centomila ettolitri di spumante bevuto nell’ultimo anno nel nostro Paese, ma, soprattutto, un export che nel 2016 ha toccato un giro d’affari da un miliardo e duecento milioni di euro con 450 milioni di bottiglie in viaggio oltre il confine. Gli osservatori prevedono che l’anno potrebbe tracciare un nuovo innalzamento sia del fatturato, un miliardo e 350 milioni di euro, che dei contenitori, 500 milioni destinati agli scaffali commerciali di tutto il mondo. Un vero e proprio blitz dell’intero settore nell’ultimo decennio. Nel 2016, infatti, le bottiglie destinate al mercato estero sono state 145 milioni e il tourbillon economico ha superato, di poco, i 309 milioni di euro. Una salita notevole, ben più incoraggiante del vino fermo, che nello stesso periodo è aumentato del 4%.
Tradizionale passerella del campionario a Roma, nel centralissimo Hotel Westin Excelsior di via Veneto, l’indimenticabile area della Dolce Vita felliniana degli anni Sessanta,
per la presentazione della nuova Guida dedicata e riservata ai migliori spumanti secchi e la premiazione di chi ha ottenuto le pregiate 5 Sfere dagli esperti.
L’appuntamento, promosso dalla rivista Cucina&Vini che cura anche la pubblicazione Sparkle con le migliori etichette, ha visto una settantina di aziende presentare le migliori produzioni. “Una imperdibile occasione per conoscere e approfondire il fantastico mondo delle bollicine italiane cresciuto nella qualità e nella quantità. Il sistema-Prosecco, ad esemplo, viaggia verso il mezzo miliardo di bottiglie, mentre la Garda Spumante DOC prevede di arrivare prossimamente a certificare oltre 20 milioni di bottiglie, così come la DOCG Asti con la versione Dry, meglio nota come Asti secco”, ha sottolineato Francesco D’Agostino, direttore di Cucina&Vini e curatore della Guida. “Spumanti prodotti con il metodo Martinotti, che rappresentano tre espressioni territoriali completamente diverse. Immancabili le denominazioni del metodo classico, come Franciacorta, Trento, O
ltrepò Pavese e Alta Langa, che iniziano a conquistare spazi anche all’estero”.
Settanta le etichette riconosciute con le 5 Sfere, massimo punteggio di valutazione, di dieci regioni con il Trentino-Alto Adige separato dagli organizzatori. Lombardia leader a livello locale con 28 segnalazioni. Quattro le aziende, che hanno ottenuto il top con il maggior numero di produzioni, le lombarde Ca’ del Bosco e Villa Franciacorta e le trentine Ferrari e Maso Martis. Il riconoscimento ‘Vino dell’Emozione’ per il 2018 è andato al ‘Garda Mattia Vezzola Crémant Brut’ della lombarda Costaripa.
Nelle 200 pagine della Guida Sparkle, la sedicesima della serie, sono raccolte le migliori produzioni del nostro Paese, suddivise per aree regionali. Assenti solo il Molise, la Basilicata e la Sardegna. Oltre 350 le aziende produttrici con tutti i riferimenti utili al consumatore, agli operatori del settore e agli interessati. Per ogni produzione, oltre il giudizio ottenuto, è riportata l’immagine dell’etichetta e le informazioni sulle caratteristiche del vino, compreso quantitativo e prezzo e l’eventuale abbinamento culinario.
Cinque i livelli di giudizio, dal ‘discreto’, una Sfera, a ‘da non perdere’, 5
Sfere.
[È ormai confermata la tendenza che è minore
la quantità di alcol consumata, ma di migliore qualità.
 Non è più una sorpresa l’avanzata produttiva del rosato presente nei listini di quasi tutte le aziende e la media della qualità, in grado di accompagnare anche antipasti e primi piatti pico impegnativi.
A SparkleDay sono state allestite anche quattro postazioni food, dalle freschezze di Angela Fiorini di Zagarolo, ‘Meraviglie in pasta’ ai preparati di pesce, ‘Meglio fresco’; dalla cucina di ‘Orlando Sapori di Sicilia’ ai salumi e formaggi di ‘Optymum’. Angoli riservati anche alle specialità gastronomiche modenesi di Maletti; all’udinese ‘Oro Caffè’; all’acqua Filette di Guarcino, Frosinone; al sughero reinventato di DIAM e all’alcoltest monouso, con una precisione riconosciuta e garantita di oltre il 98%.

 

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