400 milioni di euro da investire inizialmente nella cultura fra il 2017 e il 2026 da parte della Regione Puglia. Il Piano Strategico della Cultura è stato illustrato a Roma, negli spazi di Palazzo Massimo, nella giornata di apertura della seconda edizione della manifestazione, ‘All Routes Lead to Rome’, riferimento per l’Anno Mondiale del Turismo presso le Nazioni Unite. La Puglia, fra l’altro, è la prima regione del nostro Paese ad aver definito un Piano decennale della Cultura. La presentazione è stata anche l’occasione per organizzare un workshop sul tema, Verso l’Economia della Felicità-PIIIL Cultura in Puglia’. Cinque i capitoli del Piano, ‘Identità’, ‘Impresa’, ‘Innovazione’, ‘Lavoro’ e ‘Prodotto’. L’obiettivo, come rilevato dall’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone, è di “rigenerare il sistema del settore culturale” con lo sviluppo e la valorizzazione dell’identità dei territori, anche attraverso un’impresa che utilizza l’innovazione e di rivolgere lo sguardo all’internazionalizzazione e alla formazione per creare posti di lavoro, occupazione. Alle varie iniziative che saranno promosse nel prossimo decennio non poteva mancare il coinvolgimento della comunità e delle imprese produttive e la collaborazione attiva e operativa fra pubblico e privato. Intesa confermata da Loredana Capone, che sottolineato come l’esperienza nel turismo sarà utile anche per la cultura con “operatori, imprese, associazioni di categoria, istituzioni e cittadini”. La Puglia è alla ricerca anche di destagionalizzare l’offerta turistica, non solo, quindi, la balneazione estiva con l’invidiabile acqua marina e i litorali, isole comprese. Regione impegnata a catalogare, esaltare e proporre le bellezze naturali, le antiche strade della storia e del pellegrinaggio e i luoghi d’arte. Il Piano, in particolare, è ispirato da cinque ‘M’, quelle iniziali di Madre, Mare, Mediterraneo, Mezzogiorno e Mondo. Cultura che riguarda ogni aspetto, dai beni e gli istituti delle arti visive all’audiovisivo, dall’editoria agli spettacoli di cinema, danza, musica è teatro. 35 le iniziative prioritarie già individuate, che riguardano soprattutto la creatività e la cooperazione con altri paesi, fra cui Albania, Croazia, Grecia e Montenegro, tutti affacciati dall’altra parte del mare pugliese. Attivato un progetto di mostre internazionali e la nascita di una Agenzia Regionale della Cultura. Inevitabile la formazione, anche sulle nuove professioni. Corsi per guide specializzate e specialistiche di musei, chiese, masserie e cammini. Scuole per lo spettacolo, il cinema e l’audiovisivo. Prevista anche la creazione di un Centro Sperimentale di Cinematografia con sede regionale. La completa ristrutturazione del settore comprende anche un Osservatorio della Cultura, il Coordinamento delle fondazioni partecipate, un Polo biblio-museale regionale e uno delle Arti e della Cultura all’interno dell’importante e ben nota Fiera del Levante di Bari.
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