Luce su un secolo di storia. Dell’Italia

L’Archivio di Cinecittà conserva un patrimonio inestimabile fra foto e filmati dei costumi e delle vicende politiche del nostro Paese fin dal 1924. Molteplici le iniziative in programma per celebrare l’avvenimento

L’intuizione, datata 1924, è stata dell’allora giovane avvocato e giornalista Luciano De Feo, esperto di politica economica internazionale. LUCE, che stava per L’Unione Cinematografica Educativa, è diventata l’anno successivo Istituto Nazionale con Regio decreto per raccogliere e comunicare le vicende e la situazione italiana, di un Paese con un’alta quota di analfabetismo, che, secondo gli osservatori, era intorno al 30%. Lo schermo cinematografico era uno strumento formidabile che, in alcuni casi, era installato anche nelle piazze e, durante il Ventennio, trasformato in un vero e proprio amplificatore per l’immagine e per raccogliere consenso da parte del regime fascista. Ampia la produzione di documentari, inizialmente a scopo esclusivamente didattico, poi diventati utili alla propaganda e adesso cassaforte di uno straordinario e stupefacente patrimonio di testimonianze storico-culturali della realtà italiana. Dal 2013, fra l’altro, il prezioso archivio è stato inserito nel Registro ‘Memory of the World’ dell’UNESCO.
Nel 2024 festeggia il secolo di attività, arricchito nel tempo, salvaguardato anche nei periodi di mutamenti di instabilità politica e valorizzato con un campionario strepitoso di 5 milioni di immagini fotografiche e da 77 mila filmati, quasi 8 mila ore di girato, che raccontano gli avvenimenti, i paesaggi, i cambiamenti politici, sociali, economici e culturali dell’intero paese. Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, ha confermato “i progetti di acquisizione di altri archivi e il completamento del restauro e della digitalizzazione per evitare la dispersione, la scomparsa e la cancellazione anche in caso di usura e di disastri naturali come alluvioni, incendi e terremoti”.
Nel 2024 festeggia il secolo di attività, arricchito nel tempo, salvaguardato anche nei periodi di mutamenti di instabilità politica e valorizzato con un campionario strepitoso di 5 milioni di immagini fotografiche e da 77 mila filmati, quasi 8 mila ore di girato, che raccontano gli avvenimenti, i paesaggi, i cambiamenti politici, sociali, economici e culturali dell’intero paese. Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura, ha confermato “i progetti di acquisizione di altri archivi e il completamento del restauro e della digitalizzazione per evitare la dispersione, la scomparsa e la cancellazione anche in caso di usura e di disastri naturali come alluvioni, incendi e terremoti”.
Otto cortometraggi saranno realizzati da altrettanti protagonisti del cinema nazionale, che poi dovrebbero essere assemblati per un film, Cento anni di Luce’. Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni; Susanna Nicchiarelli, Rocco Papaleo e Sydney Sibilia sono stati invitati a utilizzare le immagini di repertorio dell’Archivio.
Al Teatro ’18’ di Cinecittà sarà proposta un’installazione di (Davide) Quayola e nelle sale saranno ripresentate per 30 settimane una quindicina di pellicole che hanno caratterizzato la storia del cinema non solo in Italia. Altri flash per rammendare e ricordare l’attività del Luce, che riguardano, fra l’altro, l’inaugurazione del riferimento al Planetario di Roma, la diffusione degli indimenticabili cinegiornali che anticipavano la proiezione del film, la costruzione della nuova sede a Cinecittà, la partecipazione a Venezia, la riorganizzazione nel dopoguerra e dell’Istituto, ma anche le scene, gli usi e i costumi di vita quotidiana, le vicende politico-istituzionali.
In una sala dell’Istituto della Grafica, Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà con interesse per l’Archivio Luce e il direttore Enrico Bufalini, hanno rivelato anche alcuni convegni inseriti nel cartellone delle proposte. Uno, all’Archivio Storico, sarà dedicato, in particolare, ai documentari con le presenze dei maggiori studiosi e protagonisti italiani e, un altro, sarà promosso nel 2025 a Reggio Emilia in concomitanza con il Festival della Fotografia Europea. Sarà pubblicato anche un volume sulla storia e le vicissitudini dell’Istituto, che sarà distribuito nelle università, nelle biblioteche, negli archivi, nelle cineteche e nelle strutture culturali sia in Italia che all’estero. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso l’emissione, entro il 2024, di un francobollo nell’ambito della serie, ‘Le eccellenze del sapere’. Stampato dal Poligrafico e Zecca dello Stato sarà distribuito da PosteItaliane.

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