I Giardini della musica

Dal 19 giugno al 10 luglio la rassegna ormai internazionale dell’Accademia Filarmonica Romana, ‘Il canto delle culture’. Spettacoli anche nella sala ‘Alfredo Casella’ e un’esposizione in quella degli ‘Affreschi’

Maggiore internazionalità e suoni in grado di interessare un pubblico giovane e ancora disattento alla periodica programmazione dell’Accademia Filarmonica Romana. Era stato lo stesso presidente Paolo Baratta, nell’iniziativa del 2024, ad anticipare e ad annunciare di voler superare in modo evidente i confini culturali nazionali per raccogliere l’attenzione e la conseguente adesione di altri spettatori, al di là dei cosiddetti ‘soliti noti’. Su questi importanti obiettivi ruota il cartellone del festival estivo ‘I Giardini della Filarmonica’, illustrato dal direttore artistico Domenico Turi, in scena dal 19 giugno al 10 luglio.
‘Il canto delle culture’ è il riferimento, il comun denominatore della rassegna del 2025, che amplia gli orizzonti con la pluralità delle indicazioni e delle proposte. La musica nella sala ‘Alfredo Casella’ e ai Giardini con un paio di appuntamenti quotidiani e un’esposizione nella sala degli ‘Affreschi’, dal 26 giugno in occasione della Giornata della Cultura Iraniana, ‘Whispering Inic’, con l’artista Ghazaleh Monshizadeh, caratterizzano l’ormai imminente stagione. Le tonalità, i ritmi e anche gli strumenti, sono l’originalità di numerosi paesi in rappresentanza di un tris di continenti: America del Nord e del Sud, Asia ed Europa. I vari appuntamenti sono allestiti in collaborazione con le rispettive ambasciate e i consolati e gli istituti di cultura a dimostrazione di una sempre più vasta intesa, continuamente rafforzata, con l’Accademia Filarmonica Romana. Per l’occasione i suoni sono caratteristici, fra l’altro, dell’Argentina, dell’Armenia, dell’Austria, della Colombia, della Georgia, della Germania, del Giappone, dell’Iran, del Messico, della Polonia, degli Stati Uniti e, naturalmente, dell’Italia.
Lo start alle fantasie di note e alle tavolozze di colori, che richiamano alcune regioni del pianeta, sarà dato alle ore 21 del 19 giugno con le percussioni dell’Artico, ‘Inuksuit’, a cui seguiranno una serie di doppie vivacità serali: ‘Bachbjork’, un mix fra le sinfonie di Johann Sebastian Bach e i suoni dell’islandese Bjork (Guomundsdottir) e lo spettacolo nippo-tedesco, ‘Sange. Malika Kishino’. Il 21 giugno protagonista è l’Austria con il pianoforte di Mitra Kotte e, poi, ‘Dialoghi mediterranei’. La prima domenica della rassegna è riservata alla Polonia con Piotr Salajczyk e, quindi, alla fisarmonica di Germano Mazzocchetti e al gruppo di chitarre, clarinetti, contrabbassi, percussioni, sax e viole.
Il 24 giugno spazio alla Francia con il pianista Luca Ciammarughi, ‘Erik Satie’ e alla musica italo-argentina composta dal Premio Oscar Ennio Morricone e da Astor Piazzolla. La chitarra della romana Aurora Orsini, giovane interprete che si è perfezionata all’Universidad spagnola de Alicante, sarà in scena il 25 giugno per ‘Voci dall’Europa’ e, dopo, ‘Swing Opera’ con la collaborazione del trio Accordi Disaccordi e la cantante lirica Chiara Osella. Giovedì 26 giugno la Giornata è dedicata alla Cultura Iraniana. Previsti canti, percussioni e una mostra.
‘Intorno a un disco’ con il settantenne compositore romano Matteo D’Amico, ‘Le creature di Ade’, abbellirà la serata del 27 giugno arricchita, per la chiusura, dai colombiani Ancestros. Il 28 giugno sul palcoscenico salirà l’Orchestra Classica della Scuola Popolare di Musica di Testaccio coordinata da Massimo Munari e da quella Arios diretta da Antonio Vira. Il 30 giugno è prevista la prima collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Armenia con ‘Tra Occidente e Oriente’ e, poco dopo, le musiche tradizionali giapponesi con i tamburi ei Munedaiko.
‘Richard Wagner, il cane e il pappagallo’ è il richiamo tedesco e ‘Prima della tempesta’, è un omaggio a Giorgio Strehler e a Luciano Damiani e anche all’inglese William Shakespeare. Il 1° luglio.
‘USA-Italia’ e ‘Italia-USA’ saranno al centro della serata-specchio del 2 luglio ‘Essentia. Concerto multimediale’ e ‘EM, ovvero Emanuel Carnevali 3va in America’. Le ultime due giornate de’I Giardini della Filarmonica’ vivranno un’unica apparizione. Il 3 luglio con il folklore messicano dei Tabasco Shot e il 10 luglio con il sudamericano ‘Colombian Latin Jazz’, fra l’altro inserito nel programma ufficiale delle iniziative per la Festa Nazionale.

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