Una cinquantina di opere arrivate dal prestigioso Museo olandese di Kroller-Muller di Otterlo sono esposte nella capitale, a Palazzo Bonaparte, proprio in prossimità dei 170 anni dalla nascita. Vincent Willem Van Gogh, infatti, era nato il 30 marzo del 1853 in Olanda, a Zundert. La mostra romana ripercorre la storia del grande artista, probabilmente un po’ incompreso, largamente riabilitato, ma esclusivamente dopo la scomparsa del 29 luglio del 1870, a soli 37 anni, nel villaggio francese di Auvers-sur-Oise. Intensa e concentrata, quindi, l’attività, anche se aveva iniziato fin da bambino, in grado di esprimere oltre novecento dipinti, un migliaio di disegni e numerosi schizzi, comunque non tutti completati e appunti, che sono parte del materiale di un personaggio riuscito a influenzare l’arte del Ventesimo secolo. Nonostante un’esistenza tormentata e turbolenta e la tragica fine caratterizzata dall’estremo e fatale gesto, Van Gogh è riuscito ad esprimere nell’arte il talento costellato di opere assolute, indimenticabili, compresse in tematiche precise, dagli autoritratti ai paesaggi fino alle nature morte con i fiori in primo piano. La mostra, prodotta da Arthemisia, è stata curata da Maria Teresa Benedetti e da Francesca Villanti e sostenuta dall’Ambasciata olandese, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma attraverso l’Assessorato alla Cultura. L’iniziativa è accompagnata dal catalogo pubblicato da Skira, nel quale è possibile trovare gli scritti, fra gli altri, di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti. La carrellata espositiva del Palazzo con ingresso a piazza Venezia è suddivisa in cinque sezioni, che riguardano ‘Helen Kroller-Muller’, ‘Il periodo olandese’, ‘Parigi’, ‘Arles (febbraio 1888-maggio 1890)’ e ‘Saint-Remy-de-Provence e Auvers-sur-Oise (maggio 1889-luglio 1890)’. Gli organizzatori nell’allestimento hanno seguito cronologicamente l’impegno di Van Gogh per lo più raccolto e custodito nella straordinaria collezione del Museo olandese diretto da Lisette Pelsers. Era stato il mercante d’arte, ma anche pedagogo, critico e insegnante Hendrigus Petrus Bremmer a consigliare di acquistare le opere di Van Gogh ai coniugi Anton ed Helen Kroller-Muller fra il 1907 e il 1939. Attualmente il Museo Statale in Houtkamplueg, al centro del Parco nazionale De Hoge Veluwe, fondato il 13 luglio del 1938 e disegnato dagli architetti Kim Quist ed Henry Van de Velde, visitato da almeno 380 mila interessati e appassionati, vanta un centinaio di dipinti e centottanta disegni, che negli anni sono stati ammirati nei musei e nelle gallerie d’arte di città europee e degli Stati Uniti. La mostra, ‘Van Gogh. Capolavori dal Kroller-Muller Museum’, può essere visitata fino al 26 marzo del 2023. Porte aperte di Palazzo Bonaparte dal lunedì al venerdì fra le ore 9 e le 19. Nel week-end chiusura posticipata alle 21. Previste una serie di aperture straordinarie del Palazzo all’angolo fra piazza Venezia e via del Corso nei giorni tipicamente festivi, come il 1° novembre; l’8, il 24, il 25, il 26 e il 31 dicembre; a Capodanno e il 6 gennaio del 2023. Palazzo Bonaparte, in passato D’Aste Rinuccini e realizzato fra il 1657 e il 1677 con la progettazione firmata dall’architetto Giovanni Antonio De Rossi su richiesta dei marchesi Giuseppe e Benedetto D’Aste. Nel 1760 l’immobile è passato al nobile fiorentino Folco Rinuccini. Nel 1818 è stato acquistato da Maria Letizia Ramolino, madre dell’imperatore Napoleone Bonaparte. La nobile ha abitato in quel Palazzo fino alla fine dei suoi giorni, che risale al 1836. Nel 1972 è finito nelle proprietà di INA-Assitalia, poi acquisita nel 2013 da Assicurazioni Generali. Lavori di ammodernamento e adeguamento fra il 2017 e il 2019 per diventare la base operativa di Arthemisia impegnata a promuovere e a organizzare iniziative culturali.
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