Carriera da Leone d’Oro

Riconoscimento al Lido di Venezia per il toscano Roberto Benigni, Premio Oscar nel 1999 con ‘La vita è bella’ 

 

Roberto Benigni protagonista anche alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la settantottesima della serie, in programma al Lido dal 1° all’11 settembre del 2021. L’annuncio ufficiale è arrivato direttamente da Alberto Barbera, direttore della manifestazione, riconosciuta, fra l’altro, dalla FIAPF, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici. A Roberto Benigni sarà consegnato il Leone d’Oro ‘alla Carriera’. Un prestigioso riconoscimento per un esponente che è riuscito a rappresentare ogni faccia dello spettacolo e in grado di spaziare fra cinema, teatro e televisione con abilità, maestria e apparentemente semplicità per ricoprire ogni ruolo, da attore a sceneggiatore, da regista a cantante fino a narratore, funzionale nel leggere, illustrare e commentare grandi scritti del passato, soprattutto remoto.
Roberto Benigni, 68 anni, toscano, originario di una frazione di Castiglion Fiorentino, Manciano, in provincia di Arezzo, nel 1999 è stato premiato con l’Oscar come ‘Migliore attore’ per ‘La vita è bella’, a cui sono andati i massimi riconoscimenti anche come ‘Miglior film straniero’ e per l’originalità del tema musicale composto da Nicola Piovani. È stato il terzo Italiano a ricevere la prestigiosa ‘statuetta’ dopo Anna Magnani nel 1956 e Sophia Loren nel 1962, che proprio nel 1999 ha annunciato sul palco californiano l’assoluta preferenza per il poliedrico e vulcanico esponente toscano dello spettacolo. ‘La vita è bella’ offre un riflettore originale, posto in altra posizione per raccontare da una diversa prospettiva la tragedia dell’Olocausto e dei quotidiani espedienti dei prigionieri nei lager nazitedeschi per la sopravvivenza fino allo storico epilogo.
Roberto Benigni, nella sua ormai estesa attività nel variegato e sconfinato panorama dello spettacolo iniziata nel 1971 al Teatro Metastasio di Prato con il ‘Re nudo’ del russo Evgenij L’vovic Svarc diretto da Paolo Magelli, ha ricevuto successi da parte del pubblico e per lo più apprezzamenti dalla critica e riconoscimenti da appesantire e abbellire le mensole domestiche sfruttando una particolare comicità, originalmente ironica e dissacrante. Sui ripiani, nel corso degli anni, sono stati posti in bellamostra, fra gli altri, David di Donatello, Nastri d’Argento e il Premio César, oltre al già ricordato Oscar. Non è mancato il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di Merito della Repubblica Italiana assegnato nel maggio del 2005 e una sfilza di lauree honoris causa in Filosofia, Lettere, Psicologia, Arti della Comunicazione, Filologia Moderna, Lingua e Letteratura Italiana consegnate via-via da università nazionali e straniere, fra cui ‘Ben Gurion’ del Negey in Israele; di Bologna; di Firenze; di Malta; della Calabria; ‘Aristotele’ di Salonicco; della Touro, la prima ebraica sulla nostra penisola; di Toronto, in Canada e quella Katholieke Leuven.
È stato presente in una trentina di pellicole e diretto da alcuni dei più importanti registi dell’universo cinematografico, fra cui Bernardo e Giovanni Bertolucci, Woody Allen, Blake Edwards, Costa Gravas, Jim Jarmusch, Marco Ferreri, Paolo Pietrangeli e Luigi Zampa. Intriganti e spassose le collaborative unioni con Renzo Arbore e Massimo Troisi, rispettivamente nel 1980 per ‘Il pap’occhio’ e nel 1984 per ‘Non ci resta che paiangere’. Caratterizzano il curriculum di Benigni, fra gli altri, anche ‘Il piccolo diavolo’, :’Johnny Stecchino’ e ‘Pinocchio’ per la regia di Matteo Garrone.
Indimenticabili alcune letture commentate televisivo-teatrali della ‘Divina Commedia’ di Dante Alighieri, dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e de’I dieci comandamenti’. Inimitabili le apparizioni sul palco per il Festival della Canzone Italiana di Sanremo, gli scherzosi blitz anche fuori programma con l’allora segretario del Partito Comunista Enrico Berlinguer e gli show con Raffaella Carrà e Pippo Baudo. La prima apparizione televisiva è stata coordinata da Ugo Gregoretti. Oltre venti gli spettacoli teatrali e una quindicina le incisioni discografiche fra singoli, album e raccolte.

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