L’anteprima il 13 ottobre nel suggestivo scenario del Teatro ‘Flavio Vespasiano’ nell’ambito del ‘Reate Festival’ organizzato nel capoluogo sabino, poi l’atteso spettacolo sarà di scena a Roma. Al Teatro ‘Olimpico’, dal 15 al 27 ottobre. Protagonista di ‘Te siento… Tango’ uno degli interpreti più brillanti dell’attuale panorama, l’argentino di origine lucana Miguel Angel Zotto. L’esibizione sarà arricchita e abbellita dalla delicata figura di Daiana Guspero e dai ballerini della Compagnia Tango X 2 chiamati a seguire le note della Tango X 2 Orchestra. La serata dell”Olimpico’ aprirà anche il cartellone delle Giornate della Danza dell’Accademia Filarmonica Romana. Sul palcoscenico, oltre al duo Miguel Angel Zotto-Daiana Guspero, saranno protagoniste altre tre coppie: Pablo Moyano-Roberta Beccarini, Gabriel Salvi-Carolina Leonardelli e Leandro Palou-Maria Tsiatsiani. Le musiche saranno assicurate da Nicolas Maceratesi e Juan Pablo De Lucca e la voce da Federico Pierro. “Lo spettacolo teatrale è caratterizzato da ballo, musica e parole” e segue il tracciato della pubblicazione autobiografica per la De Agostini ‘Te siento’ firmata da Miguel Angel Zotto. Una storia, un’ispirazione, un po’ racconto e riassunto degli anni, dal pericolo scampato quand’era giovanissimo al regime militare del paese sudamericano alle ispirazioni rappresentate soprattutto da Carlos Alberto Petroleo fino alla formazione di una propria Compagnia e nel 2012 della Zotto Tango Academy con base a Milano. L’offerta prevede l’insegnamento dei tre ritmi musicali: tango, milonga e vals e delle danze folkloristiche del paese sudamericano. Daiana Guspero, fra l’altro, è anche responsabile artistico di Entremujeres, la rassegna al femminile di tango. Un modo per spostare il punto della visuale sulle tecniche, sulle movenze e sul rapporto della coppia in pista applicata a rispettare il ritmo argentino e alcune volte rivendicato anche da un altro paese dell’America Latina, l’Uruguay. Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero nel 2018 hanno preso parte alla 26^ edizione del Concerto di Natale in Vaticano e all’incontro con il Santo Padre e al relativo fuori-programma dell’abbraccio fra la ballerina e Papa Francesco. Il tango, un caratteristico ballo di coppia, generalmente a giuda maschile, ma rispettando il profilo e l’essenziale presenza della donna. Non servono parole, sono sufficienti i gesti, i movimenti, gli sguardi. Da un po’ tutti indicato come sensuale, fisicamente e psicologicamente attrattivo, il tango ha ancora un’origine semisconosciuta sia nel tempo che nel territorio. E anche per le motivazioni e il volto e il nome dell’invenzione. Il tango del 2009 è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Zotto in ogni performance segue direttamente la coreografia, l’andamento delle luci e la regia. Zotto, fra l’altro, non ritiene credibili le innovazioni periodiche e continua a ribadire l’intramontabilità della tradizione dell’espressione popolare e artisticamente musicale. Le derivazioni, comunque, favoriscono l’attrattiva e il coinvolgimento di altri appassionati. Una dozzina i capitoli animati nello spettacolo, in cui saranno ricordati frammenti privati, come, fra l’altro, il genitore, attore-ballerino e altri familiari. “Il pensiero triste che si balla”, ha rivelato Zotto, che, dopo Roma, sarà di scena il 3 novembre al Teatro ‘Team’ di Bari, il 9 e il 10 novembre al Politeama Genovese del capoluogo ligure e il 16 e il 17 novembre al ‘Nuovo’ di Verona.
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