Il re dei paparazzi

Esposizione al MAXXI degli scatti più rappresentativi di Rino Barillari, fra scoop e cronaca

“Paparazzi è la terza parola italiana più conosciuta al mondo dopo pizza e Ferrari”, la casa motoristica del Cavallino di Maranello. L’informazione campeggia su uno dei pannelli della mostra allestita nello Spazio Extra del MAXXI, il Museo delle Arti del XXI secolo. Oltre cento scatti di ogni dimensione, rigidamente in bianco e nero; un filmato di approfondimento sul protagonista e un paio di macchine fotografiche d’annata abbelliscono e arricchiscono l’esposizione, ‘Rino Barillari. The King of Paparazzi’, prodotta dall’Istituto Luce dall’Istituto Luce-Cinecittà con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso la Direzione Generale Cinema da un’idea di Giancarlo Scarchilli e Massimo Spano e curata da Martino Crespi.
Rino Barillari, all’anagrafe calabrese di Limbadi da oltre 73 anni Severino, è arrivato giovanissimo nella capitale. Con i primi ricavi ha acquistato una macchina fotografica e nel corso della lunga attività ha scattato per agenzie di informazione come l’ANSA e l’AP, l’Associated Press e quotidiani a diffusione nazionale, fra cui Il Messaggero e Il Tempo. Barillari ha testimoniato con le immagini ogni settore dell’informazione, dal sempre bramosamente ricercato gossip alla politica fino alla cronaca pluricolorata. Non sono mancati gli imprevisti, che l’hanno costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso in ben 163 occasioni, quasi tre volte l’anno, per un bilancio, fra l’altro, di undici costole danneggiate e una ferita d’arma da taglio. Al consuntivo vanno sommate 76 macchine fotografiche rovinate per l’uso. Barillari è docente ‘honoris causa in fotografica’ alla Xi’an International University e ha ottenuto il riconoscimento di Commendatore dell’Ordine della Repubblica Italiana. Il noto professionista calabrese ricorda ancora la prima macchina, che ha ‘aperto’ il mestiere, una Comet Bencini.
La mostra del MAXXI è suddivisa, per quanto possibile vista l’intensa e variegata attività, in una decina di sezioni: dall’immancabile ‘Rino e la Dolce Vita’ agli ‘Scatti potenti’; da ‘Tutti volevano esserci e tutti volevano stare in via Veneto’ all”Hollywood sul Tevere’; da ‘Rino e la vita oltre la Dolce Vita’ a ‘Donne e motori’; da ‘Risse e ricoveri’ alle manifestazioni fino a ‘I giorni che sconvolsero l’Italia’ e a ‘La morte di due amici’, a piazza Nicosia, dov’era la sede della Democrazia Cristiana. Un paio di uomini della Polizia di Stato, che poco prima avevano consumato insieme la prima colazione. Era il 3 maggio del 1979.
Uomini e donne dello spettacolo, che hanno attraversato e impregnato la Città Eterna, ma anche statisti e personaggi della politica, fra cui Barack Obama, Mikhail Gorbaciov, Muhammar Gheddafi, il Papa Giovanni Paolo II, Giulio Andreotti sono stati colti dai flash di Barillari. ‘Paparazzo’, denominazione assegnata da Federico Fellini dal cognome di un personaggio della ‘Dolce Vita’, immortale film per descrivere la Roma degli anni Sessanta, poi diventata identità per la categoria dei fotografi alla continua ricerca di scoop. Barillari, però, ha fermato anche altri momenti, fra cui l’arresto, poi risultato ingiustificato, di Enzo Tortora; Totò Riina al maxi-processo in un’aula bunker della capitale; la strage del 1973 all’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ di Fiumicino; la rivolta nei primi anni Settanta al carcere romano di Regina Coeli; l’attentato al Papa polacco Carol Wojtyla e le manette al mancato killer, il turco Alì Agca; la liberazione del sequestrato di lusso multimiliardario Paul Getty III; il blitz e poi il ritrovamento del corpo senza vita nella Renault 4 rossa del presidente della DC Aldo Moro; le proteste per la casa a Roma; l’autobomba al Velabro, ai piedi del Campidoglio; i funerali del magistrato siciliano assassinato nel 1992 Paolo Borsellino e i brigatisti ‘rosso’ e ‘nero’, Renato Curcio della BR e Pierluigi Concutelli di Ordine Nuovo.
La mostra, ‘Rino Barillari. The King of Paparazzi’, può essere visitata gratuitamente fino al prossimo 28 ottobre dal martedì alla domenica nella fascia oraria 11-19. Il sabato chiusura posticipata alle 22.

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