È la prima volta che sarà rappresentato a Roma e, naturalmente, anche a Rieti, ‘Il ritorno di Ulisse in patria’ di Claudio Monteverdi. Aprirà il prossimo 5 ottobre nel suggestivo scenario romano del Teatro di Villa Torlonia, da poco riaperto al pubblico, la decima edizione del ‘ReateFestival’, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e sostenuto, fra gli altri, dalla Regione Lazio e dalla Fondazione ‘Alberto Sordi per i giovani’, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana; il Teatro di Roma e quello dell’Opera di Roma; Europa InCanto; il Museo Civico di Rieti, la Fondazione ‘Flavio Vespasiano’ del capoluogo sabino e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La direzione musicale è affidata ad Alessandro Quarta e la regia a Cesare Scarton. ‘Il ritorno di Ulisse in patria’, musica di Claudio Monteverdi e libretto di Giacomo Badoaro, è andato in scena per la prima volta a Venezia nel 1640 al Teatro dei Santi Giovanni e Paolo, sarà replicato sul palcoscenico della capitale nel primo week-end del mese e al ‘Vespasiano’ il 10 ottobre. L’età della compagnia di canto e degli strumentisti oscilla fra i 18 e i 36 anni con gli interpreti più professionalmente esperti per rappresentare Ulisse e Penelope, rispettivamente Mauro Borgioni e Lucia Napoli. “È una manifestazione dedicata e riservata ai giovani per allargare gli orizzonti e gli interessi sul bel canto”, ha sottolineato Lucia Bonifaci, coordinatrice e responsabile della definizione del cartellone. A questo proposito è rinnovata l’iniziativa che vede coinvolti gli istituti scolastici di mezza penisola e, in questa occasione, una quindicina soprattutto della provincia sabina e interventi anche da Terni e da L’Aquila. Da Roma a Rieti. Non solo per ‘Il ritorno di Ulisse in patria’, ma anche per trasferire l’interesse, la curiosità e la partecipazione nel capoluogo sabino carico di bellezze naturalistiche, storiche, architettoniche e culturali, fra cui l’ottocentesco Teatro ‘Vespasiano’ completamente restaurato una ventina di anni fa, che ha conservato la straordinaria acustica e il grande organo pontificio Dom Bedos-Roubo, un 14 metri risultato dell’arte del settore della strumentistica musicale, d’impostazione classica alla francese con cinque tastiere e pedaliera con una trentina di alternative, 57 registri e 4.054 canne. Ammirazione per la sola visione, elettrizzante al momento delle varie esecuzioni previste nella Basilica di San Domenico il 21 ottobre e l’11 novembre. L’introduzione alla serata è affidata alla professoressa Ileana Tozzi e all’armonia delle note rispettivamente interpretate da Alessandro Alonzi e da Daniele Rossi. Rieti nota anche per l’enogastronomia e la rassegna per il Progetto Scuole. All’Auditorium ‘Varrone’ della Chiesa di Santa Scolastica il 25 ottobre il ‘Concerto di Giovani Talenti del Liceo Musicale di Rieti’ e al ‘Vespasiano’ il 6 e il 7 novembre il ‘Don Giovanni di Mozart secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio’. Auditorium ‘Varrone’ teatro anche del Concetto del 9 novembre; di ‘Hello Mr. Gershwin’ del 16 novembre e del ‘Concerto di Giovani Talenti del Liceo Musicale di Rieti’ il 17 novembre. Al ‘Flavio Vespasiano’, invece, dal 19 al 22 novembre l”Aida’ di Giuseppe Verdi e il 25 novembre, alle ore 11 ‘Pierino e il lupo’ di Sergej Prokof’ev e, alle ore 17, ‘Il primo concerto dell’Orso Paddington’, con musiche di Herbert Chappell, testo di Michael Bond e voce narrante e orchestra diretta da Germano Neri dell’Orchestra Europa InCanto. Ticket d’ingresso per assistere agli spettacoli, con orari variabili per soddisfare ogni necessità, oscillanti fra i 10 e i 20 euro.
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