Edgar Moreau inizia a studiare violoncello all’età di quattro anni e il pianoforte a sei. Compie gli studi al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi e li prosegue con diversi corsi di perfezionamento. All’età di appena undici anni si esibisce come solista con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e compie una tournée in Russia e Giappone. Premiato giovanissimo al Concorso “Ciajkovskij” di Mosca e al “Rostropovich” di Parigi, può vantare collaborazioni con illustri artisti quali Valery Gergiev, Gidon Kremer, András Schiff, Yuri Bashmet, Krzysztof Penderecki e Gustavo Dudamel e ha suonato con l’Orchestre de Paris, l’Orchestre National de France, la Filarmonica di Mosca, l’Orchestra “Simon Bolivar” del Venezuela, la Sinfonica di Honk Kong e altre importanti orchestre internazionali. Il suo primo disco è stato pubblicato nel 2014 e due anni dopo è uscito il Cd GiovinCello, florilegio di concerti barocchi, con cui ha vinto l’ECHO Classik nel 2016, il più importante premio discografico tedesco e uno dei più importanti al mondo. Accanto a Moreau suona Il Pomo d’Oro, un ensemble formato da giovani musicisti selezionati da ogni parte del mondo, specializzato nell’interpretazione della musica dei Sei e Settecento con strumenti dell’epoca. Incide per Decca e Deutsche Grammophon ed è regolarmente ospite di prestigiose istituzioni musicali, tra cui Wigmore Hall di Londra, Theater an der Wien di Vienna, Théâtre des Champs Elysées di Parigi, Berlin Philharmonie, Carnegie Hall di New York. A partire dal 2018 sarà in residenza presso il Barbican Center di Londra. Dal 2016 Il Pomo d’Oro è ambasciatore de “El Sistema Greece”, un progetto umanitario nato per portare la musica e l’educazione musicale all’ interno dei campi profughi greci, dove organizza regolarmente sia concerti che workshop. È candidato ai Grammy 2017. Nel suo primo concerto romano Moreau presenta una scelta del suo cd GiovinCello, in cui esegue alcuni autori del XVIII secolo. Di Giovanni Benedetto Platti, raffinato ed eclettico compositore nonché grande violoncellista, suonerà il Concerto in re maggiore per violoncello e archi WD 650. Di Francesco Durante, il maestro dei principali compositori della grande scuola napoletana del Settecento, il Concerto n. 2 in sol minore. Di Antonio Vivaldi il Concerto in la minore per violoncello e archi RV 41, uno tra le centinaia di concerti del compositore veneziano che si ascoltano troppo raramente e sono quindi molto meno noti delle Stagioni, ma non meno belli. E per finire il Concerto in re maggiore per violoncello, archi e b.c. G 479 di un compositore di un paio di generazioni più giovane dei precedenti, Luigi Boccherini, uno dei più grandi violoncellisti di ogni tempo. Inoltre Il Pomo d’Oro eseguirà, accanto a questi quattro compositori italiani, alcuni brani per sola orchestra di due loro illustri contemporanei tedeschi: Adagio e Fuga e Sinfonia in sol minore op. 5 n. 6 di Adolf Hasse, che studiò a Napoli, lavorò a lungo a Milano e Roma, si sposò e morì a Venezia, e Divertimento in si bemolle maggiore TWV 50:23 di Georg Philipp Telemann, di cui nel 2017 ricorrono i 250 anni dalla morte e che alla sua epoca era considerato il più grande compositore tedesco e preferito perfino a Bach. Aula Magna dell’Università La Sapienza – Piazzale Aldo Moro 5, Roma. Biglietti: Interi: da 15 a 25 €, più prevendita; Giovani: under 30: 8 e; under 18: 5 €. Info: 06 3610051/52 – www.concertiiuc.it – botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
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